Da Barzago a...Riga: Isaco Mamputu racconta la sua esperienza di studio (e di vita) in Lettonia

Negli ultimi anni i giovani italiani hanno indubbiamente allargato lo sguardo verso un'esperienza all'estero alla ricerca di maggiore apertura mentale, della possibilità di misurarsi con situazioni in cui è necessario cavarsela con le proprie forze e della curiosità di scoprire nuove culture.
In questo contesto di crescente globalizzazione e internazionalizzazione si inserisce perfettamente la storia di Isaco Mamputu, giovane brianzolo che ha deciso di tuffarsi in un periodo di vita in Lettonia.
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Isaco Mamputu

Il contesto multiculturale in cui è nato Isaco ha sicuramente favorito una sua maggiore propensione nei confronti della volontà di conoscere diverse culture. ''Io sono cresciuto a Barzago con mamma della Repubblica Democratica del Congo, papà dell’Angola e con una sorella più piccola di tre anni'' ci ha raccontato. ''Dal punto di vista del percorso formativo ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione Interculturale con conseguente magistrale, in corso d'opera, in Teoria e Tecnologia della Comunicazione. Dal 2019 al 2024 ho avuto il piacere di mettermi al servizio della mia comunità ricoprendo il ruolo di consigliere comunale con delega alle politiche giovanili e alla comunicazione. Nel mentre ho sempre lavorato per potermi pagare gli studi e a tal proposito ho avuto il piacere ricoprire un posto di lavoro presso l'ufficio stampa del Comune di Lecco grazie al bando DoteComune di Regione Lombardia''.
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Il suddetto background culturale e di vita, decisamente orientato alla comunicazione e allo scambio di idee, ha spinto Isaco a vivere un'esperienza di più ampio respiro e nel settembre 2024 ha deciso di partire per la Lettonia.
''Ho sempre considerato la possibilità di voler vivere una lunga esperienza all’estero, che fosse lavorativa o meno. Durante i miei cinque anni da consigliere comunale a Barzago, mi sono interfacciato con diverse realtà, quali enti ed associazioni, che partecipano a diversi progetti promossi dall’Unione Europea. Grazie a questo tipo di informazioni, ho scoperto che ci sono programmi accessibili a chiunque grazie a diversi fondi europei, come quelli a cui afferisce il mio programma in Lettonia chiamato Corpo Europeo di Solidarietà. Esso permette a giovani provenienti da tutta Europa di vivere un’esperienza di volontariato all’estero, con un minimo di stipendio, vitto e alloggio coperti. A Riga ho lavorato in un centro giovanile chiamato Kaņieris (https://www.instagram.com/kaniera15/), e mi sono occupato dell’organizzazione di eventi per ragazzi principalmente tra i 13 e i 25 anni, e della promozione di opportunità giovanili, a livello locale ed europeo''.

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È tendenza comune fra tutti gli italiani che hanno deciso di trascorrere un periodo della propria vita all'estero provare una genuina nostalgia nei confronti del proprio paese e sotto questo punto di vista anche Isaco non è da meno.
''Ovviamente mi manca tanto il tipico calore italiano. In Lettonia, in base alla mia esperienza personale, le persone inizialmente tendono a essere più riservate'' ha aggiunto.
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Sono ben 2100 circa i chilometri che separano la nostra Brianza dalla città di Riga e risulta innegabile l'esistenza di differenze positive e negative fra i due paesi. ''Le differenze sono disparate e sicuramente, fra i fattori positivi posso sottolineare il rispetto del prossimo e l'attenzione nei confronti della natura. Cito con grande piacere una delle feste lettoni più importanti chiamata Jāņi, dedicata al solstizio d'estate. Un altro aspetto che mi ha stupito positivamente è la notevole attenzione nei confronti della salute mentale. Lì è normale consigliare di intraprendere un percorso psicologico, anche solo per sentirsi meglio col proprio corpo e con la propria mente. Per quanto riguarda invece gli aspetti negativi, sicuramente la tendenza climatica rispetto all'Italia è nettamente più fredda''.
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Tracciando un bilancio, sicuramente l'esperienza è stata positiva per Isaco, il quale consiglia caldamente un’esperienza all'estero a tuti i giovani italiani. ''È stata una grande opportunità per imparare una nuova cultura in modo approfondito. A tal proposito, io e il mio coinquilino macedone abbiamo creato un podcast (https://www.youtube.com/@thebralenipodcast) all’interno del quale intervistiamo persone di diverse nazionalità per capire le differenze culturali rispetto alla Lettonia''.
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La massima realizzazione di un'esperienza di questo tipo viene raggiunta nel momento in cui si va a distillare ciò che è stato appreso, con conseguente applicazione nell’ambito della vita futura. ''A fine agosto 2025 sono tornato in Italia. Sicuramente il periodo trascorso in Lettonia mi ha aiutato a schiarire le idee e a cercare di orientare il mio futuro verso una strada che possa essere di mio completo gradimento. Attualmente sto lavorando a Lubiana come tirocinante nel team comunicazione di ACER (European Union Agency for the Cooperation of Energy Regulators), che aiuta i diversi enti energetici nazionali a cooperare tra di loro a livello europeo''.
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Non ci resta che augurare ad Isaco il meglio per il proprio futuro: ''Buon viaggio che sia un’andata o un ritorno, che sia una vita o solo un giorno… l’incanto sarà godersi un po’ la strada'' (Cesare Cremonini, ''Buon viaggio'').
Mattia Giovenzana
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