Missaglia: è partito il corso base della Protezione civile

Nella serata di martedì 14 ottobre si è svolta - presso la sala Teodolinda a Missaglia - la serata introduttiva al 29° corso base per futuri soccorritori organizzato dal Corpo Volontari Protezione Civile della Brianza. Ad accogliere i presenti un nutrito gruppo di volontari casatesi nelle loro caratteristiche uniformi giallo-blu, fra i quali il segretario dell’associazione e Ufficiale della Repubblica, Marco Pellegrini. Nel suo discorso di apertura quest'ultimo ha portato ai presenti i saluti delle amministrazioni di Casatenovo, Barzanò e Monticello, convenzionate con il gruppo ma impossibilitate ad intervenire a causa di impegni istituzionali. 
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Pellegrini ha poi lasciato poi la parola al presidente del sodalizio Angelo Redaelli che ha brevemente delineato il programma e gli obiettivi del corso. ''Al termine di questo ciclo di incontri riceverete un’attestazione riconosciuta dalla normativa regionale, che vi permetterà di entrare in contatto con i gruppi comunali e le associazioni di protezione civile'' ha aggiunto, sottolineando quanto il tema coinvolga e sia particolarmente sentito, da persone di entrambi i sessi e di tutte le età.
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Il segretario Marco Pellegrini

Nel suo discorso il presidente ha inoltre ricordato i riconoscimenti ricevuti dal Gruppo: dalla nomina di Marco Pellegrini a Ufficiale della Repubblica da parte del presidente Sergio Mattarella, al Signum Honoris Causa del Rotary conferito al compianto presidente Franco Astori e all'associazione stessa. A questo proposito Redaelli ha annunciato l'imminente realizzazione a Rogoredo di Casatenovo - accanto all'attuale sede - di un nuovo Centro di Formazione, Documentazione e Studi in Protezione Civile proprio in ricordo dell’ex presidente, con il fine di rafforzare la presenza della cultura della formazione e dell'emergenza tra i cittadini e i volontari dei quattro comuni convenzionati.
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Il presidente Angelo Redaelli

A fare gli onori di casa è stato invece il sindaco di Missaglia Paolo Redaelli, che ha dato il benvenuto ai corsisti, ringraziandoli per aver scelto di aderire a questa importante attività, oltra che all’impegno che dedicheranno alla tutela della popolazione e del territorio.
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Il corso ha poi preso ufficialmente il via con l’inizio della lezione introduttiva tenuta dall'istruttore capo Luigi Fasani che ha sottolineato quanto la resilienza rappresenti il cardine fondamentale della protezione civile; essa è intesa come la capacità di una comunità di affrontare, superare le difficoltà e rialzarsi dopo eventi disastrosi.
''Storie come l’alluvione del Polesine, il terremoto del Friuli e altre calamità ci hanno insegnato che per costruire comunità davvero resilienti sono essenziali valori come l’ottimismo, l’autostima, l’analisi critica e il supporto sociale. Solo così si può garantire una preparazione efficace e duratura di fronte alle emergenze'' ha detto il relatore, ricordando che essere volontari di protezione civile significa dedicare il proprio tempo libero e le proprie risorse a favore della collettività, spesso sacrificando momenti personali, ma ottenendo in cambio una gratificazione profonda. 
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Luigi Fasani, ospite della prima serata

Nel suo discorso Fasani ha poi toccato un altro aspetto fondamentale dell’essere volontario, ovvero la conoscenza delle procedure di autoprotezione e delle norme di comportamento in caso di emergenza, base non solo per i volontari, ma anche per ogni cittadino, a partire dalle scuole e dalle famiglie. La protezione civile italiana ha una storia importante, essendo intervenuta in numerose emergenze da decenni, dal terremoto in Friuli all’alluvione di Firenze, fino a eventi più recenti come lo tsunami del 2004, ha inoltre svolto ruoli cruciali in scenari umanitari complessi come in Kosovo. Un altro elemento imprescindibile per l’efficacia degli interventi è rappresentato dalle tecnologie e dai mezzi operativi all’avanguardia, come veicoli 4x4, elicotteri, unità cinofile e servizi di comunicazione radio sofisticati.
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Il sindaco Paolo Redaelli

''Sono strumenti che garantiscono una risposta rapida e coordinata anche in condizioni ambientali estreme, dalla montagna al mare, dagli incendi alle alluvioni'' ha proseguito il relatore, rilevando quanto sia importante la formazione. ''Conoscere le norme di comportamento in caso di incendio, terremoto o evacuazione è indispensabile per tutelare sé stessi e gli altri. L’uso corretto degli estintori, la familiarità con le uscite di sicurezza e l’addestramento periodico sono pratiche fondamentali per ridurre il rischio e salvare vite''.
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In conclusione, il volontariato di protezione civile non è solo un supporto indispensabile alle istituzioni ma una vera e propria risorsa sociale, da promuovere attivamente in ogni comunità; ogni sindaco e amministratore dovrebbe fare della protezione civile una priorità, affinché tutti possano contribuire a creare territori più sicuri.
A fine serata è giunta la soddisfazione da parte dei volontari casatesi per aver toccato quota trenta iscritti: un traguardo che dimostra come ci sia sempre grande attenzione da partedella cittadinanza verso questa attività di volontariato e preferenza per la modalità del corso in presenza che permette ai partecipanti di relazionarsi direttamente con i docenti, rendendo più coinvolgente la loro esperienza.
I.M.
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