Casatenovo: con ''Le fate del Merletto'' un corso per imparare l'arte del tombolo
In un’epoca in cui tutto è digitale e rapido, riscoprire il valore delle arti manuali diventa più che un semplice passatempo: è un richiamo alla cultura e alle tradizioni del territorio. Lo sa molto bene Marinella Parma, cittadina monzese con la passione per il merletto a fuselli e a tombolo, un entusiasmo nato più di 30 anni fa e che ancora oggi coltiva con grande ardore e dedizione. In questi ultimi mesi è cresciuto sempre più forte in lei il desiderio di trasmettere questa sua abilità, tanto da fondare all’inizio del 2025 Le fate del Merletto, un’associazione che offre lezioni apposite il lunedì e il martedì pomeriggio a Casatenovo (in Via Dante 30/6, località Cassina de' Bracchi) e il giovedì pomeriggio a Caponago, nella vicina provincia di Monza e Brianza.
''Circa 25 anni fa, durante una fiera a Milano, ho scoperto alcuni corsi che si svolgevano a Cantù e, dopo essermi formata a Carate per 2 anni, ho frequentato ogni sabato per 20 anni delle lezioni nel comune comasco. Qui ho conosciuto Flavia Tagliabue, storica merlettaia e presidente dell’Accademia merletti De Amicis di Cantù, una donna fondamentale per il mio percorso con cui ancora oggi sono in stretta collaborazione. Grazie a lei ho approfondito la mia conoscenza a proposito del pizzo canturino e ho appreso nuove tecniche, anche se non si smette mai di imparare'' ha spiegato Marinella.
Nonostante abbia frequentato dei corsi in diverse città e nonostante abbia sperimentato quest’arte in molteplici regioni italiane, Marinella ha sempre preferito il pizzo canturino, sostenendo come si tratti di una tradizione legata al suo territorio che vorrebbe portare avanti evitandone l’estinzione. ''Mi piace molto confrontarmi con diverse realtà, notare le differenze tra le varie tecniche e provare a creare qualcosa di nuovo, magari mescolando procedure diverse. Resto sempre legata al merletto di Cantù e tengo molto alla cultura del paese lombardo, ma mi piace molto ampliare le mie conoscenze su quest’arte in generale anche tramite libri e abbonamenti a riviste specializzate. Negli ultimi anni il pizzo ha subito un’evoluzione, non si parla più solo dei classici centrini, ma anche di vestiti, gioielli, sottopiatti, tovaglie. Il campo sacro resta comunque l’ambito con più richieste grazie alla possibilità di creare parti di abiti per i preti, trittici e anche dei rosarietti che quest’anno sono stati utilizzati per il Giubileo'' ha continuato l’artigiana.
Nata per amicizia, ma poi trasformatosi in un sogno divenuto realtà, l’associazione Le fate del Merletto non rappresenta solo un luogo formativo, ma è anche un’occasione per condividere le proprie abilità e per intessere nuove amicizie. Il gruppo, attualmente formato da 5 associate e da una decina di allieve, è pronto ad ampliarsi con l’integrazione di nuovi apprendisti, accoglienza possibile anche grazie all’opportunità di prova iniziale senza obbligo di iscrizione. La dura fatica è ricompensata inoltre attraverso l’importante esposizione di alcuni lavori realizzati durante le lezioni, tra cui la Biennale di Cantù e una mostra a Bergamo.

''Grazie a Flavia ho adottato un valido metodo di didattica utile durante i corsi. Fare e insegnare sono due mondi completamente diversi e senza una strategia diventa impossibile riuscire a trasmettere una tua passione. Mi piace prepararmi prima che vengano le allieve, così da ripassare bene i punti da mostrare a lezione e così che io possa dare il meglio di me – ha aggiunto Marinella – Avrei un altro sogno nel cassetto, quello di organizzare dei corsi per bambini e adolescenti per far si che quest’arte non scompaia e per riaffermare l’importanza del lavoro manuale, speriamo di riuscirci in futuro''.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare Marinella all’indirizzo e-mail marinellaparma64@gmail.com oppure tramite il numero 3407772478.

Marinella Parma
''Circa 25 anni fa, durante una fiera a Milano, ho scoperto alcuni corsi che si svolgevano a Cantù e, dopo essermi formata a Carate per 2 anni, ho frequentato ogni sabato per 20 anni delle lezioni nel comune comasco. Qui ho conosciuto Flavia Tagliabue, storica merlettaia e presidente dell’Accademia merletti De Amicis di Cantù, una donna fondamentale per il mio percorso con cui ancora oggi sono in stretta collaborazione. Grazie a lei ho approfondito la mia conoscenza a proposito del pizzo canturino e ho appreso nuove tecniche, anche se non si smette mai di imparare'' ha spiegato Marinella.
Nonostante abbia frequentato dei corsi in diverse città e nonostante abbia sperimentato quest’arte in molteplici regioni italiane, Marinella ha sempre preferito il pizzo canturino, sostenendo come si tratti di una tradizione legata al suo territorio che vorrebbe portare avanti evitandone l’estinzione. ''Mi piace molto confrontarmi con diverse realtà, notare le differenze tra le varie tecniche e provare a creare qualcosa di nuovo, magari mescolando procedure diverse. Resto sempre legata al merletto di Cantù e tengo molto alla cultura del paese lombardo, ma mi piace molto ampliare le mie conoscenze su quest’arte in generale anche tramite libri e abbonamenti a riviste specializzate. Negli ultimi anni il pizzo ha subito un’evoluzione, non si parla più solo dei classici centrini, ma anche di vestiti, gioielli, sottopiatti, tovaglie. Il campo sacro resta comunque l’ambito con più richieste grazie alla possibilità di creare parti di abiti per i preti, trittici e anche dei rosarietti che quest’anno sono stati utilizzati per il Giubileo'' ha continuato l’artigiana.


''Grazie a Flavia ho adottato un valido metodo di didattica utile durante i corsi. Fare e insegnare sono due mondi completamente diversi e senza una strategia diventa impossibile riuscire a trasmettere una tua passione. Mi piace prepararmi prima che vengano le allieve, così da ripassare bene i punti da mostrare a lezione e così che io possa dare il meglio di me – ha aggiunto Marinella – Avrei un altro sogno nel cassetto, quello di organizzare dei corsi per bambini e adolescenti per far si che quest’arte non scompaia e per riaffermare l’importanza del lavoro manuale, speriamo di riuscirci in futuro''.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare Marinella all’indirizzo e-mail marinellaparma64@gmail.com oppure tramite il numero 3407772478.
C.Fu.