Bosisio: donate alle Parrocchie le opere dei Madonnari
Un dono di bellezza e fede: i Madonnari di Bergamo hanno firmato un’opera collettiva per le parrocchie e l’Arcivescovo Delpini che è stata ufficialmente consegnata.

Domenica 28 settembre, come si ricorderà, il parco Precampel di Bosisio Parini si era trasformato in un grande laboratorio a cielo aperto grazie all’iniziativa promossa dal comitato TECA, che ha visto protagonisti gli artisti Madonnari di Bergamo, maestri dell’arte sacra su strada. Fin dal mattino, il parco si era animato con laboratori artistici per adulti e bambini: tra questi, il laboratorio del sale e soprattutto il laboratorio del gessetto, momento clou del pomeriggio, che aveva coinvolto ben 60 ragazzi.

Un clima di festa e condivisione ha avvolto l’intera giornata, culminata con la messa del Creato, officiata da Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, alla presenza di numerosi fedeli. Durante l’offertorio, cinque opere realizzate dai Madonnari sono state portate all’altare come segno concreto del legame tra arte e fede.
A distanza di poche settimane, dopo aver sottoposto i disegni a un trattamento protettivo per preservare il gesso, le opere sono state consegnate alle rispettive Parrocchie coinvolte e a Monsignor Delpini.

A spiegare il senso del gesto è il presidente del comitato TECA, Walter Stucchi: ''La giornata con i Madonnari e la messa celebrata da Monsignor Delpini sono stati momenti davvero emozionanti e noi abbiamo voluto lasciare un dono concreto per suggellare il cammino della nuova unità di parrocchie nel segno della fede. Vorremmo ringraziare Sergio Sironi della carrozzeria Sironi che ha eseguito il trattamento per evitare che il gesso si rovini''.

Ciascuna delle opere donate raffigura il santo patrono della parrocchia destinataria, scelto per il forte legame con la devozione popolare delle rispettive comunità: San Marco e san Gregorio Magno a Casletto, Sant’Ippolito e san Cassiano a Rogeno, San Giuseppe a Garbagnate Rota e Sant’Anna a Bosisio Parini. All’Arcivescovo Delpini è stato invece consegnato un toccante dipinto raffigurante Maria con Gesù, simbolo universale di amore e protezione.

L’iniziativa ha saputo fondere perfettamente la dimensione artistica con quella spirituale e comunitaria, offrendo un’occasione di valorizzazione della tradizione religiosa.

Domenica 28 settembre, come si ricorderà, il parco Precampel di Bosisio Parini si era trasformato in un grande laboratorio a cielo aperto grazie all’iniziativa promossa dal comitato TECA, che ha visto protagonisti gli artisti Madonnari di Bergamo, maestri dell’arte sacra su strada. Fin dal mattino, il parco si era animato con laboratori artistici per adulti e bambini: tra questi, il laboratorio del sale e soprattutto il laboratorio del gessetto, momento clou del pomeriggio, che aveva coinvolto ben 60 ragazzi.

Un clima di festa e condivisione ha avvolto l’intera giornata, culminata con la messa del Creato, officiata da Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, alla presenza di numerosi fedeli. Durante l’offertorio, cinque opere realizzate dai Madonnari sono state portate all’altare come segno concreto del legame tra arte e fede.


A spiegare il senso del gesto è il presidente del comitato TECA, Walter Stucchi: ''La giornata con i Madonnari e la messa celebrata da Monsignor Delpini sono stati momenti davvero emozionanti e noi abbiamo voluto lasciare un dono concreto per suggellare il cammino della nuova unità di parrocchie nel segno della fede. Vorremmo ringraziare Sergio Sironi della carrozzeria Sironi che ha eseguito il trattamento per evitare che il gesso si rovini''.

Ciascuna delle opere donate raffigura il santo patrono della parrocchia destinataria, scelto per il forte legame con la devozione popolare delle rispettive comunità: San Marco e san Gregorio Magno a Casletto, Sant’Ippolito e san Cassiano a Rogeno, San Giuseppe a Garbagnate Rota e Sant’Anna a Bosisio Parini. All’Arcivescovo Delpini è stato invece consegnato un toccante dipinto raffigurante Maria con Gesù, simbolo universale di amore e protezione.

L’iniziativa ha saputo fondere perfettamente la dimensione artistica con quella spirituale e comunitaria, offrendo un’occasione di valorizzazione della tradizione religiosa.
