Monumento ai Caduti: anche dopo il consiglio comunale i nostri dubbi sono rimasti
Come riportato sul sito del Comune e dagli organi di stampa, il Consiglio comunale ha discusso la ratifica della delibera di Giunta n. 91 del 25 settembre 2025 “Variazione al Bilancio di Previsione 2025-2027 adottata in via d’urgenza (n. 5)” con la quale
l’Amministrazione ha deciso di stanziare 32.000 euro per la sistemazione del Monumento ai Caduti presso il cimitero comunale.
Prima di tutto è bene chiarire che la decisione di finanziare l’intervento non è nata in seno al Consiglio Comunale, ma è frutto di una delibera di Giunta, successivamente sottoposta al Consiglio solo per ratifica.
Va anche ricordato che, da quando il danno al basamento del monumento è evidente (aprile 2025), l’Amministrazione ha già approvato altre due variazioni di bilancio – la n. 3 e la n. 4 – senza inserire alcun intervento per il Monumento ai Caduti.

Appurata ormai l’impossibilità di incidere sulle scelte amministrative – in assenza di commissioni consiliari, totale assenza di coinvolgimento da parte della maggioranza, con convocazioni del Consiglio, Ordine del Giorno e documenti trasmessi nei termini
minimi consentiti – il nostro gruppo consigliare ha scelto di astenersi sulla ratifica della delibera.
Una scelta che non significa contrarietà al restauro, tutt’altro: siamo pienamente favorevoli al recupero e alla valorizzazione del monumento, che rappresenta un punto identitario della nostra comunità.
L’astensione è stata dettata anche dalla mancanza di informazioni fondamentali su aspetti chiave dell’intervento, tra cui:
● i dettagli tecnici, in particolare i materiali che verranno impiegati per garantire durata e resistenza del basamento alle intemperie, assicurando anche una continuità estetica con il cimitero
● i tempi di esecuzione, che restano tuttora incerti, senza garanzie di completamento entro la commemorazione del 4 novembre;
● quale azienda sarà incaricata dei lavori.
Non ultimo, il fatto che durante il Consiglio Comunale il Sindaco e gli assessori non abbiano chiarito chi – presumibilmente per verificare l’entità dei lavori di rifacimento – abbia smantellato numerose lastre del rivestimento e le abbia abbandonate sul posto,
lasciando il monumento per mesi in una condizione disordinata e indecorosa, come se fosse stato oggetto di un atto vandalico.
Né il Sindaco né la Giunta hanno ritenuto di dover porgere scuse alla cittadinanza per aver consentito che un luogo così simbolico restasse in queste condizioni per tanto tempo.
Il monumento e l’area circostante si sono così presentati in pessime condizioni sia in occasione del 25 Aprile, sia durante la visita pastorale dell’arcivescovo Mario Delpini del 15 giugno.
A proposito, in quell’occasione, presso il cimitero comunale non erano presenti né il sindaco, né la Giunta, né alcun consigliere di maggioranza, mentre era invece presente il sindaco di Garbagnate Monastero.
Una assenza quantomeno singolare, che lascia pensare – con una certa amarezza – che non ci si sia voluti esporre all’imbarazzo di accogliere l’arcivescovo davanti a un Monumento ai Caduti ridotto in simili condizioni.
Questa situazione è rimasta immutata per mesi, fino a lunedì, quando finalmente le macerie sono state rimosse. Va sottolineato, inoltre, che l’impulso alla pulizia è arrivato proprio dal nostro gruppo: senza le parole pronunciate in Consiglio — quando abbiamo parlato di un monumento “vandalizzato” nell’aspetto — probabilmente tutto sarebbe rimasto così ancora a lungo, in attesa dei lavori. È evidente che quel termine ha scosso le coscienze della Giunta, tanto che solo dopo si è pensato di procedere quantomeno alla rimozione dei detriti e alla pulizia dell’area.
Resta il fatto che sono stati necessari oltre sei mesi per rimuovere il materiale e restituire un minimo di decoro all’area.

Un semplice intervento provvisorio di pulizia e sistemazione temporanea avrebbe richiesto poco tempo e risorse, ma avrebbe consentito di preservare il decoro di un luogo così simbolico. Invece, per oltre sei mesi il monumento è rimasto in uno stato di
abbandono e disordine, visibile a tutti e indegno del rispetto dovuto ai Caduti.
Relativamente alle dichiarazioni del sindaco durante il Consiglio Comunale, dove ha affermato “Questa delibera è per un’opera che riteniamo significativa, tacciando (forse voleva dire “tappando”) così la bocca a chi si era permesso di dire che questa
amministrazione non cura il passato, non si preoccupa del monumento dei caduti o quant’altro”, riteniamo tali parole inappropriate e divisive. Il ruolo di un’amministrazione comunale non è “chiudere la bocca” a chi segnala problemi, ma ascoltare, riconoscere e risolvere le criticità con senso di responsabilità e trasparenza.

Restituire dignità e decoro a un luogo della memoria è un dovere, non un pretesto di contrapposizione politica.
La buona amministrazione si misura nei fatti concreti, non nei comunicati autocelebrativi.
l’Amministrazione ha deciso di stanziare 32.000 euro per la sistemazione del Monumento ai Caduti presso il cimitero comunale.
Prima di tutto è bene chiarire che la decisione di finanziare l’intervento non è nata in seno al Consiglio Comunale, ma è frutto di una delibera di Giunta, successivamente sottoposta al Consiglio solo per ratifica.
Va anche ricordato che, da quando il danno al basamento del monumento è evidente (aprile 2025), l’Amministrazione ha già approvato altre due variazioni di bilancio – la n. 3 e la n. 4 – senza inserire alcun intervento per il Monumento ai Caduti.

Appurata ormai l’impossibilità di incidere sulle scelte amministrative – in assenza di commissioni consiliari, totale assenza di coinvolgimento da parte della maggioranza, con convocazioni del Consiglio, Ordine del Giorno e documenti trasmessi nei termini
minimi consentiti – il nostro gruppo consigliare ha scelto di astenersi sulla ratifica della delibera.
Una scelta che non significa contrarietà al restauro, tutt’altro: siamo pienamente favorevoli al recupero e alla valorizzazione del monumento, che rappresenta un punto identitario della nostra comunità.
L’astensione è stata dettata anche dalla mancanza di informazioni fondamentali su aspetti chiave dell’intervento, tra cui:
● i dettagli tecnici, in particolare i materiali che verranno impiegati per garantire durata e resistenza del basamento alle intemperie, assicurando anche una continuità estetica con il cimitero
● i tempi di esecuzione, che restano tuttora incerti, senza garanzie di completamento entro la commemorazione del 4 novembre;
● quale azienda sarà incaricata dei lavori.
Non ultimo, il fatto che durante il Consiglio Comunale il Sindaco e gli assessori non abbiano chiarito chi – presumibilmente per verificare l’entità dei lavori di rifacimento – abbia smantellato numerose lastre del rivestimento e le abbia abbandonate sul posto,
lasciando il monumento per mesi in una condizione disordinata e indecorosa, come se fosse stato oggetto di un atto vandalico.
Né il Sindaco né la Giunta hanno ritenuto di dover porgere scuse alla cittadinanza per aver consentito che un luogo così simbolico restasse in queste condizioni per tanto tempo.
Il monumento e l’area circostante si sono così presentati in pessime condizioni sia in occasione del 25 Aprile, sia durante la visita pastorale dell’arcivescovo Mario Delpini del 15 giugno.
A proposito, in quell’occasione, presso il cimitero comunale non erano presenti né il sindaco, né la Giunta, né alcun consigliere di maggioranza, mentre era invece presente il sindaco di Garbagnate Monastero.
Una assenza quantomeno singolare, che lascia pensare – con una certa amarezza – che non ci si sia voluti esporre all’imbarazzo di accogliere l’arcivescovo davanti a un Monumento ai Caduti ridotto in simili condizioni.
Questa situazione è rimasta immutata per mesi, fino a lunedì, quando finalmente le macerie sono state rimosse. Va sottolineato, inoltre, che l’impulso alla pulizia è arrivato proprio dal nostro gruppo: senza le parole pronunciate in Consiglio — quando abbiamo parlato di un monumento “vandalizzato” nell’aspetto — probabilmente tutto sarebbe rimasto così ancora a lungo, in attesa dei lavori. È evidente che quel termine ha scosso le coscienze della Giunta, tanto che solo dopo si è pensato di procedere quantomeno alla rimozione dei detriti e alla pulizia dell’area.
Resta il fatto che sono stati necessari oltre sei mesi per rimuovere il materiale e restituire un minimo di decoro all’area.

Un semplice intervento provvisorio di pulizia e sistemazione temporanea avrebbe richiesto poco tempo e risorse, ma avrebbe consentito di preservare il decoro di un luogo così simbolico. Invece, per oltre sei mesi il monumento è rimasto in uno stato di
abbandono e disordine, visibile a tutti e indegno del rispetto dovuto ai Caduti.
Relativamente alle dichiarazioni del sindaco durante il Consiglio Comunale, dove ha affermato “Questa delibera è per un’opera che riteniamo significativa, tacciando (forse voleva dire “tappando”) così la bocca a chi si era permesso di dire che questa
amministrazione non cura il passato, non si preoccupa del monumento dei caduti o quant’altro”, riteniamo tali parole inappropriate e divisive. Il ruolo di un’amministrazione comunale non è “chiudere la bocca” a chi segnala problemi, ma ascoltare, riconoscere e risolvere le criticità con senso di responsabilità e trasparenza.

Restituire dignità e decoro a un luogo della memoria è un dovere, non un pretesto di contrapposizione politica.
La buona amministrazione si misura nei fatti concreti, non nei comunicati autocelebrativi.
I consiglieri comunali di Molteno Bene Comune