Casatenovo: incontro sull'UE con il professor Dino Gavinelli
Proseguono le proposte di UTE – Università per Tutte le Età – con un appuntamento di grande interesse dedicato al ruolo dell’Europa nello scenario geopolitico contemporaneo. Ospite dell’evento di venerdì 17 ottobre è stato il professor Dino Gavinelli, professore ordinario di geografia e presidente della Scuola di Scienze all’università degli studi di Milano.
Da sinistra Giovanni Cogliati, Dino Gavinelli e Alfio Sironi
Ad aprire l’incontro è stato Giovanni Cogliati, presidente dell’ UTE, che ha salutato i presenti e ringraziato l’amministrazione comunale per l’ospitalità nelle sede del consiglio comunale. Nel suo intervento introduttivo, Cogliati ha sottolineato l’importanza del tema scelto: ''Abbiamo voluto dedicare questo seminario all’Europa, chiamata oggi più che mai a dare risposte concrete e a rilanciare una prospettiva di cooperazione, democrazia e sviluppo, riscoprendo i valori di civiltà, libertà, dignità, pace ed equità''.

Il professor Gavinelli ha quindi preso la parola, offrendo una panoramica densa e appassionante sulla storia e le sfide attuali dell’Unione Europea. Il relatore ha ricordato le origini dell’attuale UE, nata nel 1957 con sei paesi fondatori – Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania occidentale – e le successiva espansione verso nord negli anni 70, sud negli anni 80 ed est fino agli attuali 27 stati membri. Ha quindi ripercorso le tappe principali dell’integrazione europea, dalla CECA e dalla CEE fino all’Unione Europea di oggi, evidenziando come, accanto al mercato comune e la moneta unica, l’UE abbia via via esteso la propria azione a campi come la politica estera e di difesa, la sanità, l’ambiente, la cooperazione internazionale e la gestione dei flussi migratori.

Il docente ha poi riflettuto sulle difficoltà odierne: ''Oggi è molto più complesso far vivere l’Unione rispetto a dieci anni fa – ha spiegato – tra crisi economiche, spinte nazionaliste, euroscetticismo e disaffezione verso le istituzioni comuni''.
Ha ricordato come nel 1979, il 95% degli italiani si dichiarasse favorevole al progetto europeo, mentre oggi il sentimento è ben più tiepido. Tra i fattori di crisi, Gavinelli ha citato anche la crescente frammentazione geopolitica, la competizione economica globale e la necessità di ridefinire il ruolo dell’Europa nel mondo, dopo la lunga fase di globalizzazione e la stagione delle delocalizzazioni industriali.

L’intervento si è poi concentrato sulle sfide del futuro: il rilancio della competitività, la rappresentatività delle istituzioni, il tema del riarmo europeo e la complessa relazione con la NATO. “Il dilemma dell’Unione Europea del terzo millennio – ha osservato Gavinelli – è se cercare di superare le divisioni interne o pensare a un’Europa a più velocità, capace di adattarsi alle diverse realtà sociali, culturali ed economiche dei suoi paesi membri”. Tra i temi toccati anche le migrazioni, i cambiamenti climatici, il ruolo strategico dei paesi mediterranei e gli equilibri geopolitici in evoluzione nei vari continenti.

A conclusione dell’incontro, Giovanni Cogliati ha ringraziato il relatore per la chiarezza e la profondità con cui sono stati affrontati temi complessi, donandogli un volume dedicato a Casatenovo, alla sua storia e alle sue bellezze, realizzato dalla Pro Loco. Un ringraziamento è andato anche al professor Alfio Sironi, docente che terrà i prossimi due incontri – il 12 e 19 gennaio 2026 – dal titolo ''Geografie in un mondo che cambia''.

Il pubblico ha seguito con grande attenzione l’intervento, apprezzandone la chiarezza e la capacità divulgativa.
In conclusione Cogliati ha ricordato i prossimi appuntamenti dell’UTE dedicati alla musica: il 10 e il 17 novembre incontro “Musica e immagini” con il musicista Oscar Marino e il 24 novembre il Maestro Massimo Mazza presenterà la Messa in Si Minore di JS Bach.

Ad aprire l’incontro è stato Giovanni Cogliati, presidente dell’ UTE, che ha salutato i presenti e ringraziato l’amministrazione comunale per l’ospitalità nelle sede del consiglio comunale. Nel suo intervento introduttivo, Cogliati ha sottolineato l’importanza del tema scelto: ''Abbiamo voluto dedicare questo seminario all’Europa, chiamata oggi più che mai a dare risposte concrete e a rilanciare una prospettiva di cooperazione, democrazia e sviluppo, riscoprendo i valori di civiltà, libertà, dignità, pace ed equità''.

Il professor Gavinelli ha quindi preso la parola, offrendo una panoramica densa e appassionante sulla storia e le sfide attuali dell’Unione Europea. Il relatore ha ricordato le origini dell’attuale UE, nata nel 1957 con sei paesi fondatori – Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania occidentale – e le successiva espansione verso nord negli anni 70, sud negli anni 80 ed est fino agli attuali 27 stati membri. Ha quindi ripercorso le tappe principali dell’integrazione europea, dalla CECA e dalla CEE fino all’Unione Europea di oggi, evidenziando come, accanto al mercato comune e la moneta unica, l’UE abbia via via esteso la propria azione a campi come la politica estera e di difesa, la sanità, l’ambiente, la cooperazione internazionale e la gestione dei flussi migratori.

Il docente ha poi riflettuto sulle difficoltà odierne: ''Oggi è molto più complesso far vivere l’Unione rispetto a dieci anni fa – ha spiegato – tra crisi economiche, spinte nazionaliste, euroscetticismo e disaffezione verso le istituzioni comuni''.
Ha ricordato come nel 1979, il 95% degli italiani si dichiarasse favorevole al progetto europeo, mentre oggi il sentimento è ben più tiepido. Tra i fattori di crisi, Gavinelli ha citato anche la crescente frammentazione geopolitica, la competizione economica globale e la necessità di ridefinire il ruolo dell’Europa nel mondo, dopo la lunga fase di globalizzazione e la stagione delle delocalizzazioni industriali.

L’intervento si è poi concentrato sulle sfide del futuro: il rilancio della competitività, la rappresentatività delle istituzioni, il tema del riarmo europeo e la complessa relazione con la NATO. “Il dilemma dell’Unione Europea del terzo millennio – ha osservato Gavinelli – è se cercare di superare le divisioni interne o pensare a un’Europa a più velocità, capace di adattarsi alle diverse realtà sociali, culturali ed economiche dei suoi paesi membri”. Tra i temi toccati anche le migrazioni, i cambiamenti climatici, il ruolo strategico dei paesi mediterranei e gli equilibri geopolitici in evoluzione nei vari continenti.

A conclusione dell’incontro, Giovanni Cogliati ha ringraziato il relatore per la chiarezza e la profondità con cui sono stati affrontati temi complessi, donandogli un volume dedicato a Casatenovo, alla sua storia e alle sue bellezze, realizzato dalla Pro Loco. Un ringraziamento è andato anche al professor Alfio Sironi, docente che terrà i prossimi due incontri – il 12 e 19 gennaio 2026 – dal titolo ''Geografie in un mondo che cambia''.

Il pubblico ha seguito con grande attenzione l’intervento, apprezzandone la chiarezza e la capacità divulgativa.
In conclusione Cogliati ha ricordato i prossimi appuntamenti dell’UTE dedicati alla musica: il 10 e il 17 novembre incontro “Musica e immagini” con il musicista Oscar Marino e il 24 novembre il Maestro Massimo Mazza presenterà la Messa in Si Minore di JS Bach.
G.S.