Barzago, Cremella, Cassago: i donatori ricordati con una pianta di melograno

Una piantina di melograno è stata messa a dimora a Barzago, Cremella e Cassago nella giornata di sabato 18 ottobre, durante tre distinte cerimonie dedicate ai donatori di organi e organizzate dal gruppo Aido dei tre comuni.
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La presidente del gruppo Aido cassaghese, Roberta Bodega

La presidente Roberta Bodega ha spiegato che la scelta di dare vita a questa iniziativa puntava a ricordare il generoso e nobile gesto che ha dato un seme di speranza ad altre persone – la cui vita sino a quel momento era appesa ad un filo - e per sensibilizzare maggiormente i cittadini riguardo a una scelta fondamentale.
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''Oggi, dopo essere stati a Barzago e a Cremella, torniamo a Cassago dove tutto ha avuto inizio. Ringrazio per la presenza il sindaco e dl'amministrazione comunale, il nostro parroco, Enrica Motterlini e tutti i responsabili di Aido degli altri gruppi che oggi con noi vogliono rendere memoria ai donatori cassaghesi'' le parole pronunciate da Bodega nel corso della cerimonia svoltasi al cimitero.

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''Mettere a dimora un piccolo albero di melograno significa dare spazio e vita a un simbolo di generosità e rinascita: i suoi numerosi chicchi, racchiusi in una stessa scorza, sono una metafora potente per la donazione di organi''.
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Anche il parroco don Giuseppe Cotugno e il sindaco Roberta Marabese hanno preso la parola, sottolineando come un simbolo di solidarietà e dono gratuito sia fondamentale per contribuire alla diffusione dei valori di Aido.
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''Solidarietà significa porsi in una condizione di aiuto, di impegno costante per il bene comune, in una società spesso individualista. Donare gli organi significa rispondere a un'esigenza di altre persone, e mettere a disposizione se stessi per permettere che altre vite possano continuare'' ha detto la prima cittadina.
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Infine l’intervento di Enrica Motterlini – vice presidente provinciale di Aido - ha portato nuovamente alla luce il tema fondamentale della scelta consapevole della donazione di organi effettuata durante il rinnovo della carta d'identità, che permette ai familiari dei donatori di evitare - in un momento già segnato da grande sofferenza - un’ulteriore scelta e di accettare invece le volontà del proprio caro o cara, che si sono messi a disposizione anche nella morte.
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La cerimonia, partecipata da molti iscritti ad Aido, semplici cittadini e dai ragazzi dell'istituto don Guanella, si è conclusa con la consegna di una pergamena e di un frutto simbolico ai familiari dei donatori, alcuni dei quali hanno anche espresso un pensiero in memoria dei propri cari, ma anche sul significato profondo della donazione di organi, e sui benefici sociali del gesto.
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Una scelta non semplice, ma che è riuscita a donare un po' di conforto anche a loro, in un momento di estremo dolore.
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Come dicevamo, quella di Cassago ha chiuso le cerimonie organizzate da Aido sabato 18 ottobre; in mattinata il gruppo aveva messo a dimora una piantina di melograno accanto al municipio di Barzago, mentre nel pomeriggio un analogo momento si è svolto a Cremella, nei giardinetti che separano il palazzo comunale da Via Cadorna.
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Iniziative alle quali hanno preso parte anche i sindaci Melissa Cereda e Cristina Brusadelli, con i consiglieri di maggioranza, opposizione, i volontari di altre associazioni, i sacerdoti e le autorità militari.
L.F.
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