Oggiono, la mostra ''Radici'': memoria dell’Arma che si fa impegno per il futuro

''Radici'' è il titolo scelto per la mostra che pone al centro la storia dell'Arma dei Carabinieri, dagli albori fino alla metà del secolo scorso. Sotto lo sguardo delle istituzioni locali – tra cui i sindaci e gli amministratori di Oggiono, Ello, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Garbagnate Monastero e Annone – e delle Forze dell’Ordine, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri – sezione di Oggiono – ha inaugurato l'esposizione sabato 18 ottobre in Villa Sironi.  
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Il taglio del nastro dell'esposizione ospitata in Villa Sironi

''Sono particolarmente onorata che anche il nuovo prefetto di Lecco, il dottor Giuseppe Ponta, abbia accolto l’invito a celebrare la lunga storia dell’ANC di Oggiono'' ha dichiarato il sindaco Chiara Narciso in apertura di cerimonia. ''Per questo devo ringraziare il presidente, maresciallo Gaetano Lodato, che ha fortemente desiderato questo evento, perfettamente in linea con l’operato di questa associazione: far conoscere le nostre radici, su cui costruire il futuro insieme. Credo con fermezza che noi tutti – rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni – abbiamo il dovere e la responsabilità di agire in sinergia. Solo attraverso una collaborazione aperta potremo realizzare l’obiettivo comune di costruire e rafforzare la comunità, inclusi bisogni più fragili. L’ANC sezione Oggiono si è sempre impegnata in questi anni in questa direzione, nei confronti delle istituzioni locali, alla Parrocchia e alle diverse realtà associative. Per questo vi ringraziamo''.
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Anche il presidente dell’ANC oggionese, maresciallo Gaetano Lodato ha voluto esprimere un pensiero in merito ad un'iniziativa fortemente voluta dai soci e volontari del sodalizio e portata avanti grazie al contributo di molti. ''Desidero ringraziare le numerose associazioni d'arma presenti quest'oggi, il Nucleo Uniformi Storiche e l’Ispettorato Lombardia, sempre disponibili nel supportare queste manifestazioni. Vorrei includere anche le Forze dell’Ordine presenti, tra cui la Polizia locale di Oggiono e i sindaci del territorio. Il vostro sostegno rappresenta una grande soddisfazione, nonché una cornice bellissima. Questo evento è un contributo ulteriore al nostro impegno, che ci siamo assunti volontariamente e con passione, grazie all'impegno di questi ragazzi che sposano le nostre stesse cause. Un pensiero va anche ai volontari di Oggiono e al Circolo Culturale Angelo Tenchio, rappresentato da Dario Ripamonti. In ultimo, al consigliere Alessandro Negri in rappresentanza della Provincia di Lecco''.

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Questa solida coesione interna all'ANC è stata messa in luce dallo stesso Negri, attraverso un richiamo al titolo stesso della mostra. ''Come ha ricordato anche il presidente, si respira un forte senso di appartenenza al gruppo. C’è un DNA che caratterizza le persone che fanno parte di questo corpo e, una volta concluso il servizio, decidono di proseguire la loro missione a disposizione della comunità. Non è un caso che il titolo scelto per la mostra derivi da un termine che rievoca la terra, che dà nutrimento alla pianta. Un lavoro che, spesso, non viene percepito dall’esterno, tuttavia è la dimostrazione della celebre frase di Tolkien: Le radici più profonde non gelano. Quindi, per me è un onore essere qui oggi come ospite e vi ringrazio per la vostra attività''.
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Un'impronta incisiva che viene colta non solo nel territorio di competenza, ma anche sul suolo estero, come ha ricordato anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Lecco, colonnello Nicola Melidonis: ''Ogni membro dell’associazione - ha detto riferendosi all'ANC - svolge il servizio più intensamente di quanto si sia portati a credere, perché si offre spontaneamente e volontariamente alla comunità. Questo valore non è scontato e rappresenta un filo conduttore tra l’Arma in servizio e quella a riposo. Questa volontà richiama alla mia memoria un caro amico, già ufficiale dei Carabinieri al mio arrivo a Lecco, che affermava: ho iniziato a lavorare quando mi sono congedato, perché prima ero in servizio. Questa frase mi colpì perché descriveva perfettamente lo spirito di servizio, che oggi celebriamo. Anche nell’esperienza estera ho notato che si è cominciato ad adottare, a livello internazionale, un sistema di identificazione del servizio, chiamato Carabinieri Style''.
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Proprio questo stile è emerso dall’esposizione, distribuita su cinque sale della villa, presentata dal presidente dell’ANC sezione Brugherio e dal collega Fabrizio Bava. ''Questa mostra racconta la storia d’Italia, attraverso uniformi, dipinti e oggettistica, a partire dalla nascita del corpo dei carabinieri reali nel 1814 fino all’avvento del Referendum del 2 giugno 1946'' ha spiegato Vincenzo Panza, presidente della sezione di Brugherio dell'ANC. ''Nel percorso sono esposti cimeli rari che hanno scritto la storia. Per questo, hanno un’anima. Collezionare non significa solo raccogliere pezzo dopo pezzo, bensì sottrarli all’incuria del tempo, per valorizzarli e metterli a disposizione della collettività''.
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Al microfono il maresciallo Gaetano Lodato, presidente dell'ANC di Oggiono

In un’epoca in cui il legame tra passato e futuro può sembrare fragile, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Oggiono rinnova con forza il proprio impegno, intrecciando memoria e servizio in un’unica missione condivisa. È questo spirito, fatto di radici profonde e sguardo proiettato avanti, che ci ricorda quanto sia prezioso custodire la storia per costruire insieme un domani più solido e coeso.
V.I.
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