Missaglia: festa del CAI con attività per grandi e piccini
Durante la giornata di domenica 19 ottobre Piazzetta Gussoni, a pochi passi dalla basilica di San Vittore ha ospitato le attività organizzate dal CAI Missaglia, una giornata ideata per promuovere tutte le attività che il gruppo metti in atto nel corso dell’anno per diverse fasce di età.

Il programma del CAI infatti, consultabile sul loro sito, comprende diverse iniziative allo scopo di far conoscere la montagna nei suoi ambienti ambientali, sportivi e culturali: dall’escursionismo, all’alpinismo, ciaspolate, arrampicate, tutte organizzate con accompagnatori esperti.

Ogni attività è divisa per fasce di età e livelli, ci sono programmi di escursionismo giovanile rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni e un corso di alpinismo giovanile rivolto a ragazzi dagli 11 ai 17 anni.

''I soci del CAI che frequentano le nostre attività sono 330; c’è un consiglio direttivo di 13 persone, ognuna delle quali ha una mansione. La giornata di oggi vuole essere un momento di raccoglimento e divertimento per i ragazzi'' ci ha raccontato il presidente Fabio Arrizza che ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per il sostegno a questa iniziativa.

All’organizzazione della giornata hanno contribuito circa 40 volontari che si sono alternati nel turno per intrattenere il pubblico con le attività preparate e per cucinare il pranzo a base di polenta, cotechino e formaggio. I ragazzi potevano misurarsi con una palestra di arrampicata, salendo passo dopo passo sulla parete allestita in piazza fino ad arrivare a suonare la campanella in cima. In un’altra zona invece si poteva provare il crate climbing, che consisteva nell’impilare il maggior numero di cassette possibili senza farle cadere e salendo questa torre di cassette rimanendo in equilibrio. Infine, un’altra attività praticabile era lo slack line, ovvero la camminata su un nastro sospeso da terra.

I partecipanti hanno potuto inoltre ammirare le fotografie esposte, scattate dai soci del CAI durante le loro escursioni in vetta; infatti il tema del concorso fotografico era ''Montagne selvagge''.

Gli avventori potevano votare la propria fotografia preferita. In tutti gli scatti era evidente la grande passione dei soci per la montagna e la capacità di osservare e immortalare punti di vista inediti.

Il programma del CAI infatti, consultabile sul loro sito, comprende diverse iniziative allo scopo di far conoscere la montagna nei suoi ambienti ambientali, sportivi e culturali: dall’escursionismo, all’alpinismo, ciaspolate, arrampicate, tutte organizzate con accompagnatori esperti.

Ogni attività è divisa per fasce di età e livelli, ci sono programmi di escursionismo giovanile rivolto ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni e un corso di alpinismo giovanile rivolto a ragazzi dagli 11 ai 17 anni.

''I soci del CAI che frequentano le nostre attività sono 330; c’è un consiglio direttivo di 13 persone, ognuna delle quali ha una mansione. La giornata di oggi vuole essere un momento di raccoglimento e divertimento per i ragazzi'' ci ha raccontato il presidente Fabio Arrizza che ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per il sostegno a questa iniziativa.

All’organizzazione della giornata hanno contribuito circa 40 volontari che si sono alternati nel turno per intrattenere il pubblico con le attività preparate e per cucinare il pranzo a base di polenta, cotechino e formaggio. I ragazzi potevano misurarsi con una palestra di arrampicata, salendo passo dopo passo sulla parete allestita in piazza fino ad arrivare a suonare la campanella in cima. In un’altra zona invece si poteva provare il crate climbing, che consisteva nell’impilare il maggior numero di cassette possibili senza farle cadere e salendo questa torre di cassette rimanendo in equilibrio. Infine, un’altra attività praticabile era lo slack line, ovvero la camminata su un nastro sospeso da terra.

I partecipanti hanno potuto inoltre ammirare le fotografie esposte, scattate dai soci del CAI durante le loro escursioni in vetta; infatti il tema del concorso fotografico era ''Montagne selvagge''.

Gli avventori potevano votare la propria fotografia preferita. In tutti gli scatti era evidente la grande passione dei soci per la montagna e la capacità di osservare e immortalare punti di vista inediti.
C.F.