Del bovino fuggito nessuna traccia da giorni. Dall'ENPA un appello: ''non uccidetelo''

L'ultimo avvistamento risalirebbe a domenica, quando il giovane bovino (probabilmente un toro) è stato notato sul territorio di Missaglia. Da quel momento dell'animale – lo stesso, sembra, che sarebbe fuggito diversi giorni fa da un impianto di macellazione della vicina provincia di Monza e Brianza (dalla zona di Correzzana per la precisione ndr) - si sarebbero perse le tracce.
La comunicazione ufficiale è stata diffusa ieri da parte dei comuni interessati, dunque Casatenovo, Missaglia e Monticello, su indicazione di ATS Brianza - Dipartimento Veterinario - e delle forze dell'ordine, che in questi giorni hanno appunto raccolto alcune segnalazioni, circoscrivendo quindi alla Valle della Nava, la zona con la quale l'animale sarebbe entrato tangibilmente in contatto.
Nella mattinata di ieri la Polizia Provinciale, unitamente alla Polizia Locale di Casatenovo, Missaglia, ai Carabinieri – coordinati da ATS – si sono adoperati nelle ricerche dell'animale, perlustrando alcune zone. L'esito dell'attività è stato però negativo e le battute non sono riprese, perlomeno sino a questo momento.
A scopo precauzionale è stato dunque diramato un avviso alla cittadinanza, invitandola - a salvaguardia della pubblica incolumità - ad evitare la frequentazione della Valle della Nava, rinviando eventuali manifestazioni o attività programmate nella zona, perlomeno fino alla cattura dell’animale che tuttavia, per quel che si sa, potrebbe già essersi allontanato dal territorio.
Una vicenda che ricorda da vicino quanto avvenuto qualche mese fa ad Oggiono dove un toro – durante un controllo veterinario – era riuscito a fuggire da un macello, percorrrendo diverse centinaia di metri, sino alla zona scolastica del Peslago. Ad avere la peggio, una donna entrata fortuitamente in contatto con l'animale e costretta a ricorrere alle cure ospedaliere a seguito di alcune ferite riportate, per fortuna non di grave entità. L'animale - del peso di circa 4 quintali - era stato poi abbattuto dalla Polizia Provinciale.
A questo proposito, visto il clamore mediatico sollevatosi dopo la diffusione della notizia, Enpa sezione di Merate, in una lettera indirizzata alle istituzioni locali (comuni ed ATS) si è detta disponibile a farsi carico (anche economicamente) del trasporto del toro – qualora dovesse essere localizzato – in luogo sicuro, chiedendo dunque la sospensione di un eventuale ordine di abbattimento dell'animale e lanciando, a questo scopo, pure una petizione online. Un'iniziativa portata avanti in collaborazione con la Rete dei Santuari di Animali Liberi.
G.C.
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