Casatenovo: una mostra nel ricordo di Graziella a 30 anni dalla sua tragica scomparsa

Il 22 ottobre del 1995 veniva uccisa in Somalia, mentre svolgeva il suo lavoro di medico nel centro antitubercolare che dirigeva, Graziella Fumagalli, originaria di Casatenovo, a cui è stata dedicata la scuola superiore sita in Via della Misericordia. Gli studenti dei tre indirizzi di studio dell’Istituto – Sanità e assistenza sociale, Servizi per l’agricoltura, Servizi per l’enogastronomia – preparati dai loro docenti, hanno animato il pomeriggio di sabato che ha aperto due giorni dedicati al ricordo della missionaria nel trentesimo anniversario della sua morte.
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La scuola ha ospitato una mostra su Graziella che solitamente arricchisce i corridoi dell’Istituto, allestita all’ingresso grazie all’aiuto del gruppo degli Alpini ringraziati dall’assessore Gaia Riva per la collaborazione, insieme ad altre realtà come la Pro Loco di Casatenovo, la Comunità Pastorale, Brianza Classica, Piccoli Idilli. L’assessore Riva ha accolto il pubblico presente sottolineando l’importanza che la scuola sia aperta alla cittadinanza e spiegando come gli studenti e le studentesse abbiano dato il loro personale contributo alla realizzazione di questa giornata. Il pubblico ha potuto assistere a un video, fornito dalle teche Rai, dove veniva annunciata la scomparsa di Graziella Fumagalli: toccante il ricordo di don Franco Annoni, parroco di Casatenovo, che descriveva la dottoressa come “discreta e coscienziosa”.
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L'assessore Gaia Riva

L’esempio di vita lasciato da Graziella vive negli occhi e nei sogni degli studenti e delle studentesse dell’Istituto a lei intitolato che, insieme ai loro docenti, hanno avuto modo di approfondire la sua storia e di riflettere su ciò che ci ha lasciato come valori e insegnamenti da custodire come eredità e da fare propri oggi, come ha ricordato la preside Emanuela Marino che ha sottolineato come “i valori di Graziella, l’impegno, il coraggio, la solidarietà sono per noi testimonianza viva e guida nelle nostre azioni quotidiane”. Citando la biografia di Paolo Brivio dal titolo “Ho nascosto il mio volto”, la dirigente ha letto la definizione della vita di Graziella come “una storia luminosa” che lascia ancora la sua scia e si vede nella giornata di oggi, in cui scuola e territorio si sono uniti in un momento di rispetto, gratitudine e commemorazione.
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Le professoresse Ricucci e Stati hanno aiutato alcune studentesse dell’indirizzo Sociosanitario, delle classi 4H, 4F, 5F, 5E, a riflettere non solo sull’eredità di Graziella ma anche sulla responsabilità e il compito che spetta a noi. Dalle parole delle studentesse è emersa l’importanza di riconoscere la bellezza, dare voce a chi non ce l’ha, rispettare l’ambiente perché il cambiamento che desideriamo può partire solo da noi, dalla mossa di ciascuno. Ancora le ragazze hanno espresso la volontà di prendersi cura degli altri come ci prenderemmo cura di noi stessi, di portare luce e sorriso dove è spento, di agire con empatia e solidarietà per lasciare un segno personale. Per fare ciò bisogna impegnarsi con dedizione e entusiasmo alla cura del prossimo, per fornire supporto, promuovere il benessere degli altri e assistere i più fragili.
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Il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati e la consigliera di Lomagna, Stefania Casturà

Ha preso poi la parola il sindaco Filippo Galbiati che ha salutato e ringraziato Stefania Casturà, consigliera comunale intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione di Lomagna, come tutte le associazioni che hanno collaborato alla costruzione di questi due giorni di memoria della figura di Graziella Fumagalli. “Intorno alla sua figura ci sono molte realtà come la Caritas, l’associazione Mani Tese, il Mato Grosso, Angolo Giro, il Comitato Pace e Cooperazione per i Popoli della Provincia di Lecco, tutte realtà che hanno a cuore la riduzione degli squilibri nella società e nel mondo” ha sottolineato il sindaco che ha continuato precisando come sia necessario anche “sperimentare il silenzio, la riflessione che le studentesse ci hanno stimolato”. Ha inoltre ricordato una frase di Madre Teresa che diceva che solo insieme si può cambiare davvero il mondo.

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Importante anche la presenza di altre figure istituzionali come Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale, che ha sottolineato come la piantumazione del tiglio realizzata dai ragazzi dell’indirizzo agrario, sia un segno evidente di memoria della figura di Graziella. È intervenuto anche il consigliere provinciale Antonio Pasquini che ha invitato gli studenti e le studentesse a guardare l’esempio di una vita donata come quella di Graziella. Infine, è toccato al parroco don Massimo Santambrogio benedire i presenti e sottolineare che domenica è anche la giornata missionaria che ha come imperativo “Andate”; a questo invito don Massimo ha invitato a rispondere “Tocca a me”, cioè a sentire ciascuno la responsabilità di una vita spesa per gli altri.
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Successivamente, nel giardino dell’Istituto è stato piantato un tiglio che, quando fiorirà, porterà nelle menti di chi lo vedrà il ricordo di una donna generosa e unica. La pianta è stata donata dai docenti Tamara Pistis, Maria Paola Galbusera e Valentina Ucci e piantumata dai ragazzi della 3° dell’indirizzo agrario, preparati dal docente Lorenzo Pensa.
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Al termine i ragazzi delle classi 5C, 4C, 4D preparati dal prof. Giuseppe Villa hanno organizzato un rinfresco per i presenti, accompagnati dagli studenti della 5B guidati dalla prof.ssa Valentina Miceli; fondamentale anche il contributo dei ragazzi di 4G e 5G guidati dal prof. Giordano Zizzo.
Mentre si gustava la merenda, presso gli schermi delle LIM scorrevano alcuni testi di poesie scritte da studenti e studentesse di 2B e 2F, con l’aiuto delle prof.sse Francesca Taioli, Maria Rosa Giustra e Giulia Cairoli; le poesie sono state poi donate ai famigliari di Graziella presenti durante il pomeriggio.
C.F.
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