Oggiono: il ''Feron'' celebra i suoi 410 anni di storia e cultura
Questa mattina Oggiono ha aperto le porte al suo storico Fierone: l'inaugurazione della 410^ edizione ha visto cittadini, autorità e volontari ritrovarsi in un clima di festa, tradizione e comunità. Tra discorsi emozionanti, ricordi preziosi e un simbolico manifesto che celebra il legame tra uomo e terra, il taglio del nastro ha lanciato ufficialmente un fine settimana dedicato al lavoro, alla creatività e alla condivisione, con uno sguardo particolare alle nuove generazioni. Filosofia condivisa anche dai sindaci dei Comuni limitrofi, tra cui Ello, Colle Brianza, Bosisio Parini, Annone Brianza e Cesana.

“Questo appuntamento non è solo una tradizione”: ha aperto così l’inaugurazione Nicolò Corti, volontario dell’associazione, che ha definito la fiera “anche una parte viva e pulsante di Oggiono e della sua comunità. È una grande responsabilità, che ogni anno affrontiamo con impegno, passione e rispetto per la storia che rappresentiamo. Questa manifestazione racconta la cultura di una città del “fare”, del “creare” e del “costruire”. Ma ci descrive anche come un paese in grado di resistere ai momenti difficili, compresi i conflitti mondiali che hanno segnato il ‘900, e che oggi, dopo secoli, continua a investire nelle relazioni, nella memoria e nel territorio: non è un caso che il manifesto di quest’anno rappresenti un contadino intento a lavorare la terra. È una scelta simbolica, ma profondamente significativa: un omaggio a quel legame antico tra l’uomo, la terra e gli animali. Questa immagine racchiude il senso di tutta la fiera, nel trasmettere il rispetto per il lavoro, la fatica, la natura e la tradizione che si tramanda di generazione in generazione”.

Proprio con questi principi il Fierone è giunto alla sua 410^ edizione. “In un mondo burrascoso, segnato ancora da guerre, conflitti e incertezze, eventi come questo assumono un valore di stabilità, coesione e pace” ha concluso Corti. “Una nota speciale è l’apertura della fiera ai bambini con attività educative, momenti di scoperta e di gioco. Crediamo fortemente che trasmettere il valore delle tradizioni alle nuove generazioni sia fondamentale per mantenere viva la nostra identità culturale. Vedere i più piccoli curiosi e pieni di entusiasmo sarà l’immagine più bella e promettente di tutta la manifestazione: è lì che il futuro incontrerà la storia. Con questo spirito, che raccoglie passato, presente e futuro, ci prepariamo ad aprire ufficialmente questa edizione”.


È poi intervenuto Danilo Riva, presidente della Pro Loco, che ha espresso la propria gratitudine verso i volontari: “Vorrei ringraziare tutti coloro che da questa estate senza sosta si sono dedicati alla realizzazione dell’evento. Grazie a loro e ai numerosi sponsor, che offrono sostegno economico, riusciamo in questo intento. Siamo orgogliosi del fatto che la fiera sia riconosciuta come una delle più longeve della Lombardia, quinta in Italia. In questa occasione dedico un ricordo speciale anche a Franco, nostro veterinario di fiducia, che ci ha lasciato nei primi mesi di quest’anno. Era un forte sostenitore della manifestazione e un amico sempre presente, pronto a rispondere a ogni nostro appello. Vorrei ringraziare anche l’Amministrazione comunale e Chiara Narciso che, ogni anno, ci offrono il patrocinio e un aiuto concreto, le istituzioni presenti e tutte le autorità".

Un ringraziamento ricambiato dal sindaco, che ha voluto sottolineare il lavoro tenace, capace di superare ogni difficoltà. “Anche per me questo momento racchiude tanta emozione” ha dichiarato Narciso. “Il numero di questa edizione porta a riflettere su quanto siano profonde le radici di questa fiera. Rinnovo anche io i ringraziamenti rivolti alle autorità militari e civili, che sono qui accanto a me. Per noi è l’evento più importante sul territorio, che richiede una preparazione altrettanto importante. Per questo, oltre alla Pro Loco, ringrazio gli uffici che lavorano alacremente per la realizzazione e la Polizia Locale, rappresentata dal comandante Mauro Sala. Dal mio punto di vista, siamo affezionati al Fierone perché è il veicolo principale per trasmettere le tradizioni. Questa iniziativa, infatti, ci offre l’occasione per ritrovarci, e questo è il valore più grande che, come Amministrazione, cerchiamo di mantenere. I legami familiari, amicali, di parentela e di qualsiasi natura sono il sale delle nostre comunità”.

All’invito hanno risposto attivamente anche i rappresentanti della Provincia (con Alessandro Negri) e della Regione (con i consiglieri Giacomo Zamperini e Gianmario Fragomeli). “In questa circostanza di ritrovo e condivisione - ha commentato il primo - tengo a ricordare Alfredo Pina che, per anni, è stato una colonna importante della Pro Loco, che purtroppo ci ha lasciato. Abbiamo una comunità che vive questa manifestazione in modo sentito. Da sempre il commercio, fonte viva di questa città, ha contraddistinto Oggiono e le sue vie. Per questo, vedere tante attività commerciali rifiorite grazie ai giovani è l’emblema di ciò che questo evento trasmette a tutti noi”.

“La Regione Lombardia è al vostro fianco - ha proseguito Zamperini, rivolgendosi ai cittadini - perché sappiamo cosa significa proteggere la propria terra. È davvero importante avere cura del territorio e voi ne siete un esempio impeccabile. Per questo ringraziamo la Pro Loco e il sindaco, compresi i volontari. Per questo, ci piacerebbe che il prossimo anno non ci fosse solo la presenza istituzionale, ma anche un aiuto economico da parte nostra”.
Promessa condivisa anche dal collega Fragomeli: “Io credo che tremi la voce a pronunciare “410^ edizione”. Per questo, penso sia importante ribadire l’impegno della Pro Loco, che si occupa di attività in cui si riannodano i fili di una comunità. Non si può evitare di soffermarsi su un’iniziativa come questa, in modo simile a quando ci imbattiamo in un albero plurisecolare. Da lì si nota un arbusto forte, una ramificazione intensa e un fogliame che nasconde l’orizzonte, tutto sostenuto da radici solide”.

Hanno arricchito questo scambio anche gli interventi del rappresentante dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia) e dell’associazione “Salta Ancora Nicolò”, Mario Muscari. Entrambi hanno posto l’accento sull’importanza del volontariato come dono di sé alla comunità. L’inaugurazione si è chiusa con la benedizione di don Maurizio, come segno di ringraziamento verso il Signore per i frutti della terra. E proprio questo caloroso messaggio spirituale ha accompagnato il taglio del nastro, in presenza anche del Sindaco dei Ragazzi, lasciando spazio a una fiera che continuerà a vivere fino a domani, tra incontri, scoperta e tradizione.

“Questo appuntamento non è solo una tradizione”: ha aperto così l’inaugurazione Nicolò Corti, volontario dell’associazione, che ha definito la fiera “anche una parte viva e pulsante di Oggiono e della sua comunità. È una grande responsabilità, che ogni anno affrontiamo con impegno, passione e rispetto per la storia che rappresentiamo. Questa manifestazione racconta la cultura di una città del “fare”, del “creare” e del “costruire”. Ma ci descrive anche come un paese in grado di resistere ai momenti difficili, compresi i conflitti mondiali che hanno segnato il ‘900, e che oggi, dopo secoli, continua a investire nelle relazioni, nella memoria e nel territorio: non è un caso che il manifesto di quest’anno rappresenti un contadino intento a lavorare la terra. È una scelta simbolica, ma profondamente significativa: un omaggio a quel legame antico tra l’uomo, la terra e gli animali. Questa immagine racchiude il senso di tutta la fiera, nel trasmettere il rispetto per il lavoro, la fatica, la natura e la tradizione che si tramanda di generazione in generazione”.

Proprio con questi principi il Fierone è giunto alla sua 410^ edizione. “In un mondo burrascoso, segnato ancora da guerre, conflitti e incertezze, eventi come questo assumono un valore di stabilità, coesione e pace” ha concluso Corti. “Una nota speciale è l’apertura della fiera ai bambini con attività educative, momenti di scoperta e di gioco. Crediamo fortemente che trasmettere il valore delle tradizioni alle nuove generazioni sia fondamentale per mantenere viva la nostra identità culturale. Vedere i più piccoli curiosi e pieni di entusiasmo sarà l’immagine più bella e promettente di tutta la manifestazione: è lì che il futuro incontrerà la storia. Con questo spirito, che raccoglie passato, presente e futuro, ci prepariamo ad aprire ufficialmente questa edizione”.


È poi intervenuto Danilo Riva, presidente della Pro Loco, che ha espresso la propria gratitudine verso i volontari: “Vorrei ringraziare tutti coloro che da questa estate senza sosta si sono dedicati alla realizzazione dell’evento. Grazie a loro e ai numerosi sponsor, che offrono sostegno economico, riusciamo in questo intento. Siamo orgogliosi del fatto che la fiera sia riconosciuta come una delle più longeve della Lombardia, quinta in Italia. In questa occasione dedico un ricordo speciale anche a Franco, nostro veterinario di fiducia, che ci ha lasciato nei primi mesi di quest’anno. Era un forte sostenitore della manifestazione e un amico sempre presente, pronto a rispondere a ogni nostro appello. Vorrei ringraziare anche l’Amministrazione comunale e Chiara Narciso che, ogni anno, ci offrono il patrocinio e un aiuto concreto, le istituzioni presenti e tutte le autorità".

Un ringraziamento ricambiato dal sindaco, che ha voluto sottolineare il lavoro tenace, capace di superare ogni difficoltà. “Anche per me questo momento racchiude tanta emozione” ha dichiarato Narciso. “Il numero di questa edizione porta a riflettere su quanto siano profonde le radici di questa fiera. Rinnovo anche io i ringraziamenti rivolti alle autorità militari e civili, che sono qui accanto a me. Per noi è l’evento più importante sul territorio, che richiede una preparazione altrettanto importante. Per questo, oltre alla Pro Loco, ringrazio gli uffici che lavorano alacremente per la realizzazione e la Polizia Locale, rappresentata dal comandante Mauro Sala. Dal mio punto di vista, siamo affezionati al Fierone perché è il veicolo principale per trasmettere le tradizioni. Questa iniziativa, infatti, ci offre l’occasione per ritrovarci, e questo è il valore più grande che, come Amministrazione, cerchiamo di mantenere. I legami familiari, amicali, di parentela e di qualsiasi natura sono il sale delle nostre comunità”.

All’invito hanno risposto attivamente anche i rappresentanti della Provincia (con Alessandro Negri) e della Regione (con i consiglieri Giacomo Zamperini e Gianmario Fragomeli). “In questa circostanza di ritrovo e condivisione - ha commentato il primo - tengo a ricordare Alfredo Pina che, per anni, è stato una colonna importante della Pro Loco, che purtroppo ci ha lasciato. Abbiamo una comunità che vive questa manifestazione in modo sentito. Da sempre il commercio, fonte viva di questa città, ha contraddistinto Oggiono e le sue vie. Per questo, vedere tante attività commerciali rifiorite grazie ai giovani è l’emblema di ciò che questo evento trasmette a tutti noi”.

“La Regione Lombardia è al vostro fianco - ha proseguito Zamperini, rivolgendosi ai cittadini - perché sappiamo cosa significa proteggere la propria terra. È davvero importante avere cura del territorio e voi ne siete un esempio impeccabile. Per questo ringraziamo la Pro Loco e il sindaco, compresi i volontari. Per questo, ci piacerebbe che il prossimo anno non ci fosse solo la presenza istituzionale, ma anche un aiuto economico da parte nostra”.

Hanno arricchito questo scambio anche gli interventi del rappresentante dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia) e dell’associazione “Salta Ancora Nicolò”, Mario Muscari. Entrambi hanno posto l’accento sull’importanza del volontariato come dono di sé alla comunità. L’inaugurazione si è chiusa con la benedizione di don Maurizio, come segno di ringraziamento verso il Signore per i frutti della terra. E proprio questo caloroso messaggio spirituale ha accompagnato il taglio del nastro, in presenza anche del Sindaco dei Ragazzi, lasciando spazio a una fiera che continuerà a vivere fino a domani, tra incontri, scoperta e tradizione.
V.I.














