Oggiono: gli studenti dell'Ist. Bachelet… in fiore alla Fiera di Sant'Andrea
Non solo bancarelle e tradizione: anche gli studenti dell’Istituto Superiore Vittorio Bachelet hanno animato la Fiera di Sant’Andrea a Oggiono con un gazebo, dimostrando concretamente l’impegno della scuola nella comunità. Domenica 26 ottobre, giovani di diverse classi e indirizzi hanno accolto i visitatori presentando uno dei progetti a cui hanno lavorato lo scorso anno, guidati dalla professoressa di scienza Fisogni.

“L’insegnante ci ha chiesto di raccogliere dieci tipologie diverse di fiori, tra il periodo di marzo e aprile, in un campo di ricerca ristretto" ci ha raccontato Anna Appiani, studentessa della 3^C dell’indirizzo LSA. "Ognuno nel proprio territorio si è quindi impegnato a osservarli e a coglierli. Successivamente, ci siamo dedicati all’essicazione, durata circa un mese, per poi catalogare e approfondire il campione scelto. Al termine del lavoro, abbiamo presentato il nostro elaborato alla classe”.

Dalle parole dei giovani è emersa la descrizione di un’attività didattica alternativa che li ha messi alla prova. Allo stesso tempo, questa nuova modalità di apprendimento ha donato a ognuno un’esperienza arricchente anche dal punto di vista personale.

“Ripensando all’anno scorso - ha proseguito la studentessa - questo compito mi ha spinto a entrare maggiormente a contatto con la natura e a ritagliarmi un momento esclusivamente per quello. La ricerca è nata da una passeggiata, che mi ha permesso di raccogliere ciò su cui avrei lavorato. Per questo motivo, la richiesta della prof. si è rivelata un’occasione per goderci la natura e notare le piccole cose”.

L’attività, quindi, non si è limitata a un compito scolastico, ma ha trasformato la teoria in pratica, permettendo agli studenti di osservare, scoprire e approfondire direttamente ciò di cui parlavano in classe. “Questo spunto di partenza - ha concluso la giovane - ci ha dato la possibilità di scoprire questi fiori, che vediamo quotidianamente, e di andare a fondo nella scoperta della loro storia, della loro conformazione, del loro utilizzo e di altre informazioni a noi sconosciute. Nonostante sia una ricerca scolastica che ha richiesto anche diverso tempo, ha rappresentato una bella occasione per alleggerire il carico di studio e imparare nozioni importanti”.

Grazie a iniziative come questa, insomma, la Fiera di Sant’Andrea non si limita a essere un momento di incontro e tradizione, ma diventa anche un’occasione di crescita e scoperta per le nuove generazioni, dove curiosità, impegno e creatività si intrecciano con il rispetto per la natura e il territorio.

“L’insegnante ci ha chiesto di raccogliere dieci tipologie diverse di fiori, tra il periodo di marzo e aprile, in un campo di ricerca ristretto" ci ha raccontato Anna Appiani, studentessa della 3^C dell’indirizzo LSA. "Ognuno nel proprio territorio si è quindi impegnato a osservarli e a coglierli. Successivamente, ci siamo dedicati all’essicazione, durata circa un mese, per poi catalogare e approfondire il campione scelto. Al termine del lavoro, abbiamo presentato il nostro elaborato alla classe”.

Dalle parole dei giovani è emersa la descrizione di un’attività didattica alternativa che li ha messi alla prova. Allo stesso tempo, questa nuova modalità di apprendimento ha donato a ognuno un’esperienza arricchente anche dal punto di vista personale.

“Ripensando all’anno scorso - ha proseguito la studentessa - questo compito mi ha spinto a entrare maggiormente a contatto con la natura e a ritagliarmi un momento esclusivamente per quello. La ricerca è nata da una passeggiata, che mi ha permesso di raccogliere ciò su cui avrei lavorato. Per questo motivo, la richiesta della prof. si è rivelata un’occasione per goderci la natura e notare le piccole cose”.

L’attività, quindi, non si è limitata a un compito scolastico, ma ha trasformato la teoria in pratica, permettendo agli studenti di osservare, scoprire e approfondire direttamente ciò di cui parlavano in classe. “Questo spunto di partenza - ha concluso la giovane - ci ha dato la possibilità di scoprire questi fiori, che vediamo quotidianamente, e di andare a fondo nella scoperta della loro storia, della loro conformazione, del loro utilizzo e di altre informazioni a noi sconosciute. Nonostante sia una ricerca scolastica che ha richiesto anche diverso tempo, ha rappresentato una bella occasione per alleggerire il carico di studio e imparare nozioni importanti”.

Grazie a iniziative come questa, insomma, la Fiera di Sant’Andrea non si limita a essere un momento di incontro e tradizione, ma diventa anche un’occasione di crescita e scoperta per le nuove generazioni, dove curiosità, impegno e creatività si intrecciano con il rispetto per la natura e il territorio.
V.I.














