Nibionno: l'Arma a confronto con la cittadinanza sul tema dello spaccio

C'erano preoccupazione, curiosità e tanta voglia di capire, giovedì 30 ottobre, nella sala dell’oratorio di Cibrone. Decine di cittadini di Nibionno hanno partecipato all’incontro pubblico sulla sicurezza promosso dal sindaco Laura Di Terlizzi, un momento di dialogo e ascolto dedicato a un tema che tocca tutti: la lotta allo spaccio e alla diffusione delle sostanze stupefacenti.
La prima cittadina ha aperto la serata con un discorso intenso, intriso di senso civico e vicinanza alla cittadinanza. ''La vostra presenza qui stasera è un segnale forte: dimostra che la comunità è attenta, partecipe e determinata a costruire un futuro più sicuro, più consapevole, più unito. Questo impegno non è isolato. Nibionno è orgogliosamente gemellato con il Comune di Capaci, luogo simbolo della lotta alla mafia e della difesa dei valori democratici, Questo legame ci ricorda che la legalità non è solo un principio astratto, ma una scelta quotidiana, condivisa, che attraversa territori e generazioni''.
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Il sindaco Di Terlizzi fra il capitano Casamassima (a sinistra) e il maresciallo Cefalo

Accanto a lei, seduti al tavolo dei relatori, il comandante dei Carabinieri della Compagnia di Merate capitano Giovanni Casamassima e il maresciallo Ivano Cefalo, a capo della stazione di Costa Masnaga. L’incontro è stato fortemente voluto dal sindaco Di Terlizzi per affrontare apertamente una problematica che, come ha spiegato lei stessa, ''sta dilagando non solo a Nibionno ma anche nei comuni limitrofi, con una crescita preoccupante dei mercati illegali di sostanze che distruggono lentamente la salute fisica e mentale di chi ne fa uso. È una piaga che genera assuefazione, malattie, disagio sociale, e che troppo spesso conduce chi ne è vittima verso la depressione, e talvolta purtroppo anche alla morte''.
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Con voce ferma, l'amministratrice ha ricordato che, pur non avendo competenze dirette in materia di ordine pubblico, i sindaci sono chiamati a essere sentinelle del territorio, raccogliendo le istanze dei cittadini e trasformandole in azioni concrete. ''Proprio da questo senso di abbandono che ho percepito, ascoltando le vostre voci e vivendo il territorio, ho fortemente voluto questa serata aperta. I Carabinieri ci sono. La Polizia Locale c’è, il sindaco e l'amministrazione comunale ci sono. Ma spesso lavorano dietro le quinte, in silenzio, per non compromettere il prezioso lavoro delle forze dell'ordine. La sicurezza del mio paese è la mia priorità''.
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Nel suo intervento, Di Terlizzi ha illustrato anche le azioni già messe in campo: un contratto con una ditta di vigilanza privata per aumentare il presidio sul territorio; la collaborazione con il Parco Valle Lambro per la pulizia del verde in aree segnalate come punti di spaccio; la richiesta ad alcuni privati di collaborare con impianti di videosorveglianza e la partecipazione a un bando per implementare la strumentazione nelle zone più sensibili. Inoltre, Di Terlizzi ha fatto sapere di aver scritto direttamente al Ministero dell’Interno, tramite il sottosegretario di stato Nicola Molteni, per chiedere maggiore sostegno operativo.
A ribadire la vicinanza delle istituzioni è stata la stessa amministratrice, che ha ringraziato calorosamente il colonnello Nicola Melidonis - comandante provinciale dell'Arma - per aver autorizzato la serata e il Prefetto di Lecco Paolo Ponta, per la sensibilità dimostrata e la volontà di affrontare con determinazione questa piaga sociale.
Il capitano Giovanni Casamassima ha poi tracciato un quadro preciso della situazione, spiegando come il fenomeno dello spaccio, nel territorio di Nibionno, si concentri principalmente nelle aree boschive e non in piazze o luoghi pubblici come avviene in altre zone d’Italia. ''Queste persone – ha spiegato – vivono e operano nei boschi, spesso in condizioni precarie. Quando interveniamo, troviamo bivacchi, stoviglie arrugginite, sedie di plastica. È un contesto difficile anche dal punto di vista operativo: entrare nei boschi significa affrontare rischi per il personale e occorre agire con cautela''.
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Casamassima ha ricordato che il contrasto al fenomeno richiede indagini complesse e di lunga durata, che possono svilupparsi nell’arco di parecchi mesi. Il lavoro delle forze dell’ordine non consiste solo nella repressione del fenomeno, ma anche in altre azioni: ''Il problema – ha aggiunto – è endemico: dove c’è domanda, l’offerta trova sempre terreno fertile. Per questo stiamo cercando di adottare anche un approccio di prevenzione, non solo di repressione. Effettuiamo controlli mirati per impedire al consumatore di raggiungere i luoghi di spaccio, ma il nostro intervento può limitarsi, nei casi previsti dalla legge, a sanzioni amministrative e al sequestro della sostanza. Purtroppo, spesso queste persone finiscono per rifornirsi altrove. Organizziamo servizi coordinati con più pattuglie, garantendo una presenza costante sul territorio. Il nostro contributo non manca mai: non lasciamo nulla di intentato, ma dobbiamo operare nel rispetto delle regole e dei tempi. Il nostro impegno è quotidiano e costante, anche se non sempre è immediatamente visibile ai cittadini''.
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Il maresciallo Ivano Cefalo ha invece sottolineato l’importanza della collaborazione attiva dei cittadini, invitandoli a segnalare tempestivamente al 112 qualsiasi attività sospetta: ''Spesso le chiamate non arrivano subito e questo allunga i tempi di intervento. La segnalazione immediata è fondamentale. A Nibionno c’è una caratteristica geografica che favorisce quest’attività, la presenza della statale SS36 e SS342. Stiamo cercando di lavorare sempre più per arginare il fenomeno, facendo pattugliamenti e presidiando il territorio, ma la provincia è vasta e la problematica si estende su un’ampia area''.
Nel suo intervento conclusivo, il sindaco Di Terlizzi ha richiamato tutti alla responsabilità collettiva: ''Quello che posso fare, come sindaco, è raccogliere le istanze dei cittadini e chiedere tavoli tecnici ai livelli più alti. È importante che però si usino i canali istituzionali''.
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L'amministratrice ha poi ricordato le attività di prevenzione rivolte ai giovani, l’impegno della polizia locale sulla SS342, dove vengono fermati veicoli sospetti o abbandonati, e il ruolo della neonata Associazione Nazionale Carabinieri di Nibionno, che collaborerà con le forze dell’ordine nel monitoraggio del territorio.
L’incontro non ha promesso soluzioni immediate, ma ha presentato la realtà e ha restituito ai cittadini la consapevolezza di non essere soli, di poter contare su istituzioni presenti, impegnate e unite.
M.Mau.
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