Oggiono: la comunità si unisce nel nome della Pace
A centosette anni dalla fine del primo conflitto mondiale, la comunità oggionese si è ritrovata per rinnovare un messaggio di pace e speranza. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale e dal Gruppo Alpini di Oggiono con la collaborazione delle penne nere di Ello, si è aperta con il solenne rito dell’alzabandiera e ha unito cittadini e istituzioni nella celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.


“Rivolgo un caro saluto a tutti i presenti: alle autorità civili e militari, al nostro gruppo alpini, al Corpo Musicale Marco d’Oggiono e al nostro sindaco dei ragazzi, Matteo Montanelli, e a tutti voi cittadini presenti oggi” ha esordito il sindaco Chiara Narciso “Siamo qui riuniti, come ogni anno, per celebrare il 4 novembre, la Giornata dell’Unità e delle Forze Armate. Una data fondamentale che, con la fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918, rappresentò il completamento del processo di unificazione e il pieno raggiungimento della piena unità della nostra Nazione. Oggi onoriamo e ricordiamo gli uomini e le donne che indossano l’uniforme, hanno difeso e difendono i valori della libertà, della democrazia e della giustizia.”


Gli stessi valori sono stati raccontati alla comunità attraverso la mostra in onore dell’Arma dei Carabinieri, allestita in Villa Sironi nel mese di ottobre. Le uniformi, i documenti storici e le opere artistiche presenti nelle stanze sono la dimostrazione della longevità di questi principi fondamentali, come ha ricordato anche il sindaco: “abbiamo avuto modo di pensare a questi ragazzi anche nel corso dell’esposizione dedicata all’Arma dei Carabinieri, svoltasi in Villa Sironi, poco più di una settimana fa. Guardando le divise, le barelle, le cassette del pronto soccorso e l’altare davanti a cui i soldati si affidavano alla Madonna del buon ritorno, abbiamo potuto immaginare i loro volti, la speranza di un ritorno a casa e la paura di morire che essi hanno provato. La memoria di questa ricorrenza, quindi, ci impone di non dimenticare l’orrore, la sofferenza e il costo umano della guerra. Ci esorta a pensare, con profonda riconoscenza, allo spirito di sacrificio che animava coloro che hanno combattuto per la libertà ed unità del nostro Paese.”


Ricordando la forza morale del passato, Narciso si è addentrata nel cuore del discorso mettendo in luce l’importanza di preservare queste solide radici anche nel presente. “Oggi è anche il giorno in cui esprimiamo la nostra riconoscenza a chi, ancora adesso, sceglie di dedicare il proprio impegno quotidiano alla sicurezza di tutti noi” ha evidenziato il primo cittadino. “Quindi, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente gli agenti della locale Stazione dei Carabinieri di Oggiono, rappresentato dal maresciallo maggiore Daniele Codognotto, e del Comando di polizia locale, rappresentato dal Comandante Mauro Sala. A loro il nostro più sentito ringraziamento per il lavoro che svolgono a servizio della comunità. Un doveroso pensiero va anche a coloro che, nello svolgimento di questo prezioso servizio, hanno recentemente perso la loro vita.”
Tra le vittime sono stati commemorati i tre Carabinieri che hanno tragicamente perso la vita a Castel d’Azzano appena un mese fa, insieme agli agenti della Polizia di Stato rimasti coinvolti nel drammatico incidente stradale avvenuto ieri notte a Torre del Greco. A questo appello non sono mancati neanche uomini e donne delle Forze Armate impegnati all’estero, in missioni di pace, soccorso e operazioni internazionali. “Vorrei concludere questo momento con un messaggio di speranza, invitando tutti a non smettere mai di coltivare il desiderio di un mondo in Pace” ha concluso “Questa speranza così profonda e diffusa l’ho sentita in modo particolare quando ho preso parte alla marcia Perugia-Assisi, lo scorso 12 ottobre insieme a più 200.000 persone. In questo senso, è bello accogliere questa giornata come occasione di unità e di memoria collettiva, per ribadire con forza che la Pace è l’unica via possibile per la convivenza, il progresso e il rispetto della dignità umana. La Pace non è responsabilità esclusiva dei leader mondiali, ma un obiettivo raggiungibile attraverso le azioni quotidiane di ogni individuo. Mi piacerebbe che l’impegno partisse proprio da noi e dalla nostra comunità. Solo così potremo dire che la memoria del passato sarà stata in grado di generare un futuro migliore.”


La cerimonia, animata dal Corpo Musicale Marco d’Oggiono, si è conclusa con la lettura de la “Preghiera del milite ignoto”, scritta da Renzo Pezzani, affidata al sindaco dei ragazzi, Matteo Montanelli.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Un colpo aveva distrutto il tuo piastrino.
Eri soltanto un fante della guerra,
muto perchè t'imbavagliò la terra.
Ora dormi in un'urna di granito
sempre di lauro fresco rinverdito.
E le madri che più non han veduto
tornare il figlio come te caduto,
nè sanno dove l'abbiano sepolto,
ti chiamano e rimangono in ascolto
se mai la voce ti donasse Iddio
O mamma il figlio tuo son io!


“Rivolgo un caro saluto a tutti i presenti: alle autorità civili e militari, al nostro gruppo alpini, al Corpo Musicale Marco d’Oggiono e al nostro sindaco dei ragazzi, Matteo Montanelli, e a tutti voi cittadini presenti oggi” ha esordito il sindaco Chiara Narciso “Siamo qui riuniti, come ogni anno, per celebrare il 4 novembre, la Giornata dell’Unità e delle Forze Armate. Una data fondamentale che, con la fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918, rappresentò il completamento del processo di unificazione e il pieno raggiungimento della piena unità della nostra Nazione. Oggi onoriamo e ricordiamo gli uomini e le donne che indossano l’uniforme, hanno difeso e difendono i valori della libertà, della democrazia e della giustizia.”


Gli stessi valori sono stati raccontati alla comunità attraverso la mostra in onore dell’Arma dei Carabinieri, allestita in Villa Sironi nel mese di ottobre. Le uniformi, i documenti storici e le opere artistiche presenti nelle stanze sono la dimostrazione della longevità di questi principi fondamentali, come ha ricordato anche il sindaco: “abbiamo avuto modo di pensare a questi ragazzi anche nel corso dell’esposizione dedicata all’Arma dei Carabinieri, svoltasi in Villa Sironi, poco più di una settimana fa. Guardando le divise, le barelle, le cassette del pronto soccorso e l’altare davanti a cui i soldati si affidavano alla Madonna del buon ritorno, abbiamo potuto immaginare i loro volti, la speranza di un ritorno a casa e la paura di morire che essi hanno provato. La memoria di questa ricorrenza, quindi, ci impone di non dimenticare l’orrore, la sofferenza e il costo umano della guerra. Ci esorta a pensare, con profonda riconoscenza, allo spirito di sacrificio che animava coloro che hanno combattuto per la libertà ed unità del nostro Paese.”


Ricordando la forza morale del passato, Narciso si è addentrata nel cuore del discorso mettendo in luce l’importanza di preservare queste solide radici anche nel presente. “Oggi è anche il giorno in cui esprimiamo la nostra riconoscenza a chi, ancora adesso, sceglie di dedicare il proprio impegno quotidiano alla sicurezza di tutti noi” ha evidenziato il primo cittadino. “Quindi, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente gli agenti della locale Stazione dei Carabinieri di Oggiono, rappresentato dal maresciallo maggiore Daniele Codognotto, e del Comando di polizia locale, rappresentato dal Comandante Mauro Sala. A loro il nostro più sentito ringraziamento per il lavoro che svolgono a servizio della comunità. Un doveroso pensiero va anche a coloro che, nello svolgimento di questo prezioso servizio, hanno recentemente perso la loro vita.”
Tra le vittime sono stati commemorati i tre Carabinieri che hanno tragicamente perso la vita a Castel d’Azzano appena un mese fa, insieme agli agenti della Polizia di Stato rimasti coinvolti nel drammatico incidente stradale avvenuto ieri notte a Torre del Greco. A questo appello non sono mancati neanche uomini e donne delle Forze Armate impegnati all’estero, in missioni di pace, soccorso e operazioni internazionali. “Vorrei concludere questo momento con un messaggio di speranza, invitando tutti a non smettere mai di coltivare il desiderio di un mondo in Pace” ha concluso “Questa speranza così profonda e diffusa l’ho sentita in modo particolare quando ho preso parte alla marcia Perugia-Assisi, lo scorso 12 ottobre insieme a più 200.000 persone. In questo senso, è bello accogliere questa giornata come occasione di unità e di memoria collettiva, per ribadire con forza che la Pace è l’unica via possibile per la convivenza, il progresso e il rispetto della dignità umana. La Pace non è responsabilità esclusiva dei leader mondiali, ma un obiettivo raggiungibile attraverso le azioni quotidiane di ogni individuo. Mi piacerebbe che l’impegno partisse proprio da noi e dalla nostra comunità. Solo così potremo dire che la memoria del passato sarà stata in grado di generare un futuro migliore.”


La cerimonia, animata dal Corpo Musicale Marco d’Oggiono, si è conclusa con la lettura de la “Preghiera del milite ignoto”, scritta da Renzo Pezzani, affidata al sindaco dei ragazzi, Matteo Montanelli.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Fratello senza nome e senza volto,
da una verde trincea t'han dissepolto.
Dormivi un sonno quieto di bambino.
Un colpo aveva distrutto il tuo piastrino.
Eri soltanto un fante della guerra,
muto perchè t'imbavagliò la terra.
Ora dormi in un'urna di granito
sempre di lauro fresco rinverdito.
E le madri che più non han veduto
tornare il figlio come te caduto,
nè sanno dove l'abbiano sepolto,
ti chiamano e rimangono in ascolto
se mai la voce ti donasse Iddio
O mamma il figlio tuo son io!
V.I.














