Casatenovo: il 28 una serata concerto dedicata ai Nomadi e all'indimenticato fondatore Augusto
    			Le canzoni e il popolo dei Nomadi sono pronti ad arrivare sul nostro territorio, chiamando a gran voce persone di tutte le età per un evento veramente speciale. Venerdì 28 novembre all'Auditorium di Casatenovo andrà in scena ''Io Vagabondo'', una serata concerto in compagnia della cover band ''Ma noi no'', ma anche un’occasione unica per conoscere la figura del fondatore Augusto Daolio, attraverso le parole e i racconti della compagna Rosanna Fantuzzi. 

Da Novellara, luogo di fondazione della band emiliana, a Casatenovo sembra un viaggio lungo, ma in realtà il nostro territorio è stato sempre affezionato ai Nomadi e alla loro musica. Merito è soprattutto del monticellese Ernesto Motto che ormai da anni si impegna nell’organizzazione di manifestazioni legate ai Nomadi e al popolo che li segue. L’ultimo è stato a Verano ad inizio giugno, un evento che vi abbiamo raccontato attraverso queste pagine e che ha richiamato curiosi ed appassionati da tutta la Lombardia ed è proprio lì, che tra tanti ricordi, è nata l’idea per una nuova iniziativa.
''A Verano è stato un grande successo perché sono arrivate tante persone non solo per il concerto della sera, ma soprattutto per sentire i racconti di Rosanna dedicati al compagno Augusto Daolio. Poco prima dell’incontro che ho poi moderato, abbiamo iniziato a parlare di nuove iniziative ed è così che ho scoperto il progetto di creare una serata fatta di musica e di storie, ho colto immediatamente la palla al balzo e ho fatto di tutto per portare l’evento anche a Casatenovo. Credo che sia una grande opportunità per tutti di conoscere la vera storia dietro a questo gruppo straordinario e toccare con mano la comunità che vi gravita intorno'' ci spiega Ernesto, mostrandoci tutto il suo entusiasmo e la voglia di portar avanti la parabola dei Nomadi.

L’appuntamento di Casatenovo sarà infatti una delle tre date di questo format in cui sul palco si alternerà la cover band dei ''Ma noi no'' con i racconti di Rosanna e del cantante Paolo Montanari.
Ad unire Ernesto ai Nomadi c’è più di una semplice passione, un legame coltivato negli anni che lo ha portato da semplice ascoltatore e frequentatore di concerti a fiero membro del popolo nomade. Attorno alla band di Novellara c’è una vera e propria comunità in movimento che crea iniziative, porta avanti la tradizione di Augusto Daolio ed ogni anno puntualmente si ritrova a Novellara per ricordare il fondatore portato via troppo presto da una terribile malattia.

''E’ difficile spiegare cosa sia il popolo nomade, quando entri in questo mondo è tutto bellissimo. Mi sono appassionato ai Nomadi fin da ragazzo, mi piaceva la musica e mi sono sempre ritrovato nei loro testi, purtroppo non ho mai assistito ad un concerto con Augusto Daolio, ma la sua figura è sempre stata molto viva, era un artista a tuttotondo, un uomo con degli ideali ben precisi e sempre in grado di coinvolgere tutti. Ad un primo concerto ne è subito seguito un secondo e anno dopo anno ho iniziato a capire cosa fosse veramente questo fantomatico popolo nomade, una grande famiglia fatta di legami speciali. Anche se si abita lontani e ci si sente poco, ogni evento è l’occasione per trovarsi, per confrontarsi e condividere la propria passione anche se magari è passato molto tempo dall’ultima volta, è qualcosa di automatico e difficile da spiegare'' ha proseguito il monticellese.

''Vale lo stesso per la figura di Augusto, anche se lui non c’è più, viene continuamente tenuto in vista dalla sua compagna, dal co-fondatore dei Nomadi Beppe Carletti e da tutti coloro che l’hanno conosciuto. I Nomadi hanno segnato la storia della musica e dell’Italia intera, attraversano intere generazioni e io cerco di trasmettere agli altri non semplicemente a mia passione, ma i valori di questo gruppo straordinario in grado ancora di appassionare. Spero che la serata dell’auditorium non sia solo un modo per radunare in fan brianzoli della band, ma soprattutto l’occasione per richiamare i curiosi, offrire la possibilità di scoprire qualcosa di questo mondo di quello di Augusto'' ci spiega Ernesto ed effettivamente ascoltandolo ci troviamo anche noi in difficoltà a descrivere cosa sia quella comunità che gravita intorno ai Nomadi. Un grande gruppo, una famiglia in cui condividere ed emozionarsi.
La band di Novellara ha segnato la storia italiana così come il suo fondatore che è diventato il simbolo di una lotta fatta di valori e portata avanti con testi ricchi di significato.

La serata all’Auditorium non è infatti rivolta solo ai fan dei Nomadi, ma soprattutto a coloro che vogliono conoscere qualcosa in più della storia di questa band dei record. Il gruppo di Novellara ha infatti segnato un’epoca, ha accompagnato diverse generazioni con le sue canzoni indimenticabili e ancora oggi detengono il maggior numero di cover band in tutta l’Italia. Sono passati oltre trent’anni dalla scomparsa del suo fondatore, eppure sembra presente più che mai grazie ai ricordi e alle numerose iniziative che vengono puntualmente portate avanti dai fan e dalla sua compagna Rosanna Fantuzzi ha creato la fondazione ''Augusto per la Vita'' un’associazione che si occupa di fornire supporto di ogni tipo per le cure oncologiche. Nella sua storia trentennale ha destinato oltre un milione di euro da destinare ai malati oncologici grazie ai fondi raccolti durante le numerose iniziative. Anche il nostro territorio ha ormai un legame indissolubile con i Nomadi: nel 2014 infatti il parchetto tra Via Besozzi e Via 25 Aprile a Monticello è stato dedicato proprio ad Augusto Daolio e alla sua musica.

I ''Ma noi no'', una tra le più famose cover band della penisola, sono nati nel 2003 e il loro obiettivo è stato fin da subito quello di portare in alto la tradizione dei Nomadi facendo conoscere la loro musica anche ai più giovani. Durante l’evento del 28 novembre ospitato nell’Auditorium il pubblico potrà così ascoltare le canzoni più famose del gruppo di Novellara, ma anche conoscere il lato più intimo di Augusto Daolio dentro e fuori la musica. Un’occasione per immergersi nella storia di una delle band più famose d’Italia divertendosi, riflettendo, ma soprattutto facendo del bene. L’intero ricavato della serata sarà infatti devoluto all’associazione ''Augusto per la Vita'' per aiutare tutti coloro che continuano a combattere.
    		
Ernesto Motto sul palco di Verano Brianza
Da Novellara, luogo di fondazione della band emiliana, a Casatenovo sembra un viaggio lungo, ma in realtà il nostro territorio è stato sempre affezionato ai Nomadi e alla loro musica. Merito è soprattutto del monticellese Ernesto Motto che ormai da anni si impegna nell’organizzazione di manifestazioni legate ai Nomadi e al popolo che li segue. L’ultimo è stato a Verano ad inizio giugno, un evento che vi abbiamo raccontato attraverso queste pagine e che ha richiamato curiosi ed appassionati da tutta la Lombardia ed è proprio lì, che tra tanti ricordi, è nata l’idea per una nuova iniziativa.
''A Verano è stato un grande successo perché sono arrivate tante persone non solo per il concerto della sera, ma soprattutto per sentire i racconti di Rosanna dedicati al compagno Augusto Daolio. Poco prima dell’incontro che ho poi moderato, abbiamo iniziato a parlare di nuove iniziative ed è così che ho scoperto il progetto di creare una serata fatta di musica e di storie, ho colto immediatamente la palla al balzo e ho fatto di tutto per portare l’evento anche a Casatenovo. Credo che sia una grande opportunità per tutti di conoscere la vera storia dietro a questo gruppo straordinario e toccare con mano la comunità che vi gravita intorno'' ci spiega Ernesto, mostrandoci tutto il suo entusiasmo e la voglia di portar avanti la parabola dei Nomadi.

L’appuntamento di Casatenovo sarà infatti una delle tre date di questo format in cui sul palco si alternerà la cover band dei ''Ma noi no'' con i racconti di Rosanna e del cantante Paolo Montanari.
Ad unire Ernesto ai Nomadi c’è più di una semplice passione, un legame coltivato negli anni che lo ha portato da semplice ascoltatore e frequentatore di concerti a fiero membro del popolo nomade. Attorno alla band di Novellara c’è una vera e propria comunità in movimento che crea iniziative, porta avanti la tradizione di Augusto Daolio ed ogni anno puntualmente si ritrova a Novellara per ricordare il fondatore portato via troppo presto da una terribile malattia.

Ernesto Motto con Rosanna Fantuzzi e Paolo Montanari
''E’ difficile spiegare cosa sia il popolo nomade, quando entri in questo mondo è tutto bellissimo. Mi sono appassionato ai Nomadi fin da ragazzo, mi piaceva la musica e mi sono sempre ritrovato nei loro testi, purtroppo non ho mai assistito ad un concerto con Augusto Daolio, ma la sua figura è sempre stata molto viva, era un artista a tuttotondo, un uomo con degli ideali ben precisi e sempre in grado di coinvolgere tutti. Ad un primo concerto ne è subito seguito un secondo e anno dopo anno ho iniziato a capire cosa fosse veramente questo fantomatico popolo nomade, una grande famiglia fatta di legami speciali. Anche se si abita lontani e ci si sente poco, ogni evento è l’occasione per trovarsi, per confrontarsi e condividere la propria passione anche se magari è passato molto tempo dall’ultima volta, è qualcosa di automatico e difficile da spiegare'' ha proseguito il monticellese.

''Vale lo stesso per la figura di Augusto, anche se lui non c’è più, viene continuamente tenuto in vista dalla sua compagna, dal co-fondatore dei Nomadi Beppe Carletti e da tutti coloro che l’hanno conosciuto. I Nomadi hanno segnato la storia della musica e dell’Italia intera, attraversano intere generazioni e io cerco di trasmettere agli altri non semplicemente a mia passione, ma i valori di questo gruppo straordinario in grado ancora di appassionare. Spero che la serata dell’auditorium non sia solo un modo per radunare in fan brianzoli della band, ma soprattutto l’occasione per richiamare i curiosi, offrire la possibilità di scoprire qualcosa di questo mondo di quello di Augusto'' ci spiega Ernesto ed effettivamente ascoltandolo ci troviamo anche noi in difficoltà a descrivere cosa sia quella comunità che gravita intorno ai Nomadi. Un grande gruppo, una famiglia in cui condividere ed emozionarsi.
La band di Novellara ha segnato la storia italiana così come il suo fondatore che è diventato il simbolo di una lotta fatta di valori e portata avanti con testi ricchi di significato.

La serata all’Auditorium non è infatti rivolta solo ai fan dei Nomadi, ma soprattutto a coloro che vogliono conoscere qualcosa in più della storia di questa band dei record. Il gruppo di Novellara ha infatti segnato un’epoca, ha accompagnato diverse generazioni con le sue canzoni indimenticabili e ancora oggi detengono il maggior numero di cover band in tutta l’Italia. Sono passati oltre trent’anni dalla scomparsa del suo fondatore, eppure sembra presente più che mai grazie ai ricordi e alle numerose iniziative che vengono puntualmente portate avanti dai fan e dalla sua compagna Rosanna Fantuzzi ha creato la fondazione ''Augusto per la Vita'' un’associazione che si occupa di fornire supporto di ogni tipo per le cure oncologiche. Nella sua storia trentennale ha destinato oltre un milione di euro da destinare ai malati oncologici grazie ai fondi raccolti durante le numerose iniziative. Anche il nostro territorio ha ormai un legame indissolubile con i Nomadi: nel 2014 infatti il parchetto tra Via Besozzi e Via 25 Aprile a Monticello è stato dedicato proprio ad Augusto Daolio e alla sua musica.

I ''Ma noi no'', una tra le più famose cover band della penisola, sono nati nel 2003 e il loro obiettivo è stato fin da subito quello di portare in alto la tradizione dei Nomadi facendo conoscere la loro musica anche ai più giovani. Durante l’evento del 28 novembre ospitato nell’Auditorium il pubblico potrà così ascoltare le canzoni più famose del gruppo di Novellara, ma anche conoscere il lato più intimo di Augusto Daolio dentro e fuori la musica. Un’occasione per immergersi nella storia di una delle band più famose d’Italia divertendosi, riflettendo, ma soprattutto facendo del bene. L’intero ricavato della serata sarà infatti devoluto all’associazione ''Augusto per la Vita'' per aiutare tutti coloro che continuano a combattere.
        		G.M.   			
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            	            	venerdì, 28 novembre 2025            	            
            	                	        













