Casatenovo, 4 novembre: un omaggio alle Forze Armate che difendono libertà e pace
Seppur all'apparenza così lontana, la guerra incombe anche nella nostra quotidianità, con le cronache che nel recente periodo si sono spesso riempite di immagini orribili che hanno certamente indignato ciascuno di noi. Insomma, costruire la Pace è un lavoro duro che deve impegnare tutti, giorno dopo giorno.

E' questo il messaggio che la cerimonia svoltasi stamani a Casatenovo, in occasione del 4 Novembre - festa dell'unità nazionale e delle Forze Armate - ha voluto lanciare ai presenti: agli adulti, ma soprattutto alle giovani generazioni.


Nella sala consiliare intitolata a Giovanni Maldini, poco dopo le 9 si sono accomodati gli studenti di classe terza della scuola media Maria Gaetana Agnesi, accompagnati dalle loro insegnanti e dalla dirigente Simonetta Baldari. Ad accoglierli il sindaco Filippo Galbiati con la giunta quasi al completo e con alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione.


''In un periodo in cui si parla ancora molto di guerra, secondo voi siamo qui a festeggiare le Forze Armate?'' ha chiesto il primo cittadino ai ragazzi. ''No, non vogliamo celebrare i nostri morti o l'esercito. Lo spirito è esattamente il contrario e lo dice anche la nostra Costituzione all'articolo 11: l'Italia la guerra la ripudia. Noi festeggiamo quindi le Forze Armate perchè devono seguirci nella difesa dei nostri valori di libertà e di democrazia, quelli di cui godete anche voi oggi''.


Galbiati ha voluto condividere con gli alunni un aneddoto storico legato alla guerra in Vietnam: in quell'occasione (correva l'anno 1970 ndr) l'Italia si impegnò in prima persona, fornendo ausilio a centinaia di persone, perlopiù famiglie. ''Siamo andati in mezzo al mare per salvarli. Anche l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini evidenziò il grande valore di cui il nostro Paese aveva dato prova. Ed è proprio questo lo spirito della ricorrenza odierna e i nostri Alpini lo sanno bene: il 4 Novembre l'Italia non difese i confini ma la dignità dell'uomo''.


Alla cerimonia svoltasi questa mattina in sala consiliare erano presenti anche il comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, il luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Croce Rossa e - come già detto - degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.


Da segnalare anche il momento affidato a Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani. Attraverso un alfabeto insolito e coinvolgente, presentato come fosse una sorta di quiz, l'attore ha infatti snocciolato – dalla A alla Z - alcuni aneddoti e spunti di riflessione relativi alla Grande Guerra.


La cerimonia in sala consiliare è proseguita con l'intervento della preside Simonetta Baldari che nel salutare i presenti ha espresso un pensiero rivolto ai caduti nei conflitti e ai soldati vittime delle missioni di pace, rivolgendo altresì un sentito grazie alle Forze Armate che operano ogni giorno a difesa della sicurezza e della libertà di tutti noi.


''Noi ci sentiamo parte di questa comunità'' ha invece affermato il luogotenente Christian Cucciniello. ''Questa festa mi coinvolge da vicino: nella nostra quotidianità noi come Arma dei Carabinieri cerchiamo di difendere i valori del rispetto e della pace, che sappiamo non essere più una certezza o una garanzia totale per il futuro purtroppo. A voi ragazzi chiedo di pensare alle guerre non solo come ad un ricordo lontano, ma a un qualcosa che deve essere evitato con l'impegno di ciascuno''.


L'ultima parola è spettata al parroco don Massimo Santambrogio che prendendo spunto da un romanzo che sta leggendo proprio in questo periodo ha evidenziato il valore di chi spende la propria vita nella tutela di un interesse che non è soltanto il proprio, ma quello collettivo. ''Oggi omaggiamo chi si dà da fare per la patria ed il bene comune'' ha detto, riferendosi appunto alle Forze Armate.


Conclusa la prima parte della cerimonia, tutti sul piazzale del municipio per la fotografia di rito, non prima di spostarsi in corteo - alla presenza anche degli alunni della scuola primaria Giovenzana - al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente dal sindaco Galbiati e dagli esponenti del consiglio comunale dei ragazzi.

Sulle note dell'Inno di Mameli, cantato dagli Alpini, la cerimonia si è chiusa, con l'auspicio di aver fatto memoria del passato lanciando un breve ma sentito messaggio di speranza e di responsabilità alle giovani generazioni.

Al microfono il sindaco Filippo Galbiati
E' questo il messaggio che la cerimonia svoltasi stamani a Casatenovo, in occasione del 4 Novembre - festa dell'unità nazionale e delle Forze Armate - ha voluto lanciare ai presenti: agli adulti, ma soprattutto alle giovani generazioni.


Nella sala consiliare intitolata a Giovanni Maldini, poco dopo le 9 si sono accomodati gli studenti di classe terza della scuola media Maria Gaetana Agnesi, accompagnati dalle loro insegnanti e dalla dirigente Simonetta Baldari. Ad accoglierli il sindaco Filippo Galbiati con la giunta quasi al completo e con alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione.


''In un periodo in cui si parla ancora molto di guerra, secondo voi siamo qui a festeggiare le Forze Armate?'' ha chiesto il primo cittadino ai ragazzi. ''No, non vogliamo celebrare i nostri morti o l'esercito. Lo spirito è esattamente il contrario e lo dice anche la nostra Costituzione all'articolo 11: l'Italia la guerra la ripudia. Noi festeggiamo quindi le Forze Armate perchè devono seguirci nella difesa dei nostri valori di libertà e di democrazia, quelli di cui godete anche voi oggi''.


Galbiati ha voluto condividere con gli alunni un aneddoto storico legato alla guerra in Vietnam: in quell'occasione (correva l'anno 1970 ndr) l'Italia si impegnò in prima persona, fornendo ausilio a centinaia di persone, perlopiù famiglie. ''Siamo andati in mezzo al mare per salvarli. Anche l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini evidenziò il grande valore di cui il nostro Paese aveva dato prova. Ed è proprio questo lo spirito della ricorrenza odierna e i nostri Alpini lo sanno bene: il 4 Novembre l'Italia non difese i confini ma la dignità dell'uomo''.


Alla cerimonia svoltasi questa mattina in sala consiliare erano presenti anche il comandante della polizia locale, Matteo Tocchetto, il luogotenente Christian Cucciniello a capo della stazione CC di Casatenovo. E poi ancora dei volontari di Aido, Avis, Croce Rossa e - come già detto - degli Alpini; tutte figure che, ciascuno a proprio modo, si spendono per gli altri e per la comunità.


Al centro Filippo Ughi
Da segnalare anche il momento affidato a Filippo Ughi di Piccoli Idilli, la compagnia teatrale che gestisce l'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani. Attraverso un alfabeto insolito e coinvolgente, presentato come fosse una sorta di quiz, l'attore ha infatti snocciolato – dalla A alla Z - alcuni aneddoti e spunti di riflessione relativi alla Grande Guerra.


La dirigente Simonetta Baldari
La cerimonia in sala consiliare è proseguita con l'intervento della preside Simonetta Baldari che nel salutare i presenti ha espresso un pensiero rivolto ai caduti nei conflitti e ai soldati vittime delle missioni di pace, rivolgendo altresì un sentito grazie alle Forze Armate che operano ogni giorno a difesa della sicurezza e della libertà di tutti noi.


Il luogotenente Christian Cucciniello
''Noi ci sentiamo parte di questa comunità'' ha invece affermato il luogotenente Christian Cucciniello. ''Questa festa mi coinvolge da vicino: nella nostra quotidianità noi come Arma dei Carabinieri cerchiamo di difendere i valori del rispetto e della pace, che sappiamo non essere più una certezza o una garanzia totale per il futuro purtroppo. A voi ragazzi chiedo di pensare alle guerre non solo come ad un ricordo lontano, ma a un qualcosa che deve essere evitato con l'impegno di ciascuno''.


Il parroco don Massimo Santambrogio
L'ultima parola è spettata al parroco don Massimo Santambrogio che prendendo spunto da un romanzo che sta leggendo proprio in questo periodo ha evidenziato il valore di chi spende la propria vita nella tutela di un interesse che non è soltanto il proprio, ma quello collettivo. ''Oggi omaggiamo chi si dà da fare per la patria ed il bene comune'' ha detto, riferendosi appunto alle Forze Armate.


Conclusa la prima parte della cerimonia, tutti sul piazzale del municipio per la fotografia di rito, non prima di spostarsi in corteo - alla presenza anche degli alunni della scuola primaria Giovenzana - al vicino monumento ai caduti, dinnanzi al quale è stata posata una corona d'alloro, toccata simbolicamente dal sindaco Galbiati e dagli esponenti del consiglio comunale dei ragazzi.

Sulle note dell'Inno di Mameli, cantato dagli Alpini, la cerimonia si è chiusa, con l'auspicio di aver fatto memoria del passato lanciando un breve ma sentito messaggio di speranza e di responsabilità alle giovani generazioni.
G.C.














