Ciao Renza e grazie per tutto quello che sei stata per noi
Ciao Renza, non ce la faccio a chiamarti Lorenza, mi sembra di parlare con un’altra persona.
Eccoci qui, non credevo di volerti scrivere un ricordo, non mi sembra possibile. Ho capito che ci hai veramente lasciati quando ho visto Giovanni piangere. Giovanni che non mai ha pianto.
Ed allora ho cercato momenti trascorsi assieme, da quando appena in prima media sono entrato in oratorio ed eri lì, fino a settimana scorsa quando son passato dal bar dell’oratorio ed eri ancora lì. Come sempre. Sempre disponibile e solare mai imbronciata anche se le cose non stavano andando per il verso giusto o come volevi andassero.
Col tuo carattere forte ci hai sempre seguiti e se qualcosa non andava intervenivi per il bene dell’oratorio e mai per il tuo tornaconto; ti sei impegnata fino all’ultimo senza mai lamentarti: ho saputo oggi del male che ti ha colpita e di cui non hai mai fatto cenno.
Se penso ad un ricordo significativo non lo trovo: ce ne sono tanti, troppi che non riesco ad isolarne uno. Ci conosciamo da oltre 40 anni e individuare un ricordo sarebbe come scordare gli altri e non me la sento.
Ti auguro di fare buon viaggio nella vita che ti attende: anche là con Peppo e tutti gli altri che ti hanno preceduto avrai da impegnarti e lo farai senza lamentarti.
Grazie Renza per tutto quello che sei stata per noi.
Eccoci qui, non credevo di volerti scrivere un ricordo, non mi sembra possibile. Ho capito che ci hai veramente lasciati quando ho visto Giovanni piangere. Giovanni che non mai ha pianto.
Ed allora ho cercato momenti trascorsi assieme, da quando appena in prima media sono entrato in oratorio ed eri lì, fino a settimana scorsa quando son passato dal bar dell’oratorio ed eri ancora lì. Come sempre. Sempre disponibile e solare mai imbronciata anche se le cose non stavano andando per il verso giusto o come volevi andassero.
Col tuo carattere forte ci hai sempre seguiti e se qualcosa non andava intervenivi per il bene dell’oratorio e mai per il tuo tornaconto; ti sei impegnata fino all’ultimo senza mai lamentarti: ho saputo oggi del male che ti ha colpita e di cui non hai mai fatto cenno.
Se penso ad un ricordo significativo non lo trovo: ce ne sono tanti, troppi che non riesco ad isolarne uno. Ci conosciamo da oltre 40 anni e individuare un ricordo sarebbe come scordare gli altri e non me la sento.
Ti auguro di fare buon viaggio nella vita che ti attende: anche là con Peppo e tutti gli altri che ti hanno preceduto avrai da impegnarti e lo farai senza lamentarti.
Grazie Renza per tutto quello che sei stata per noi.
Paolo Redaelli, sindaco di Missaglia














