Veduggio, morte di Luca Zoia: individuato il soggetto che lo avrebbe investito, un 32enne
E' stato individuato e denunciato il conducente del veicolo che a inizio settimana avrebbe travolto a Veduggio (MB) Luca Zoia, il 46enne residente in paese trovato senza vita poco dopo le ore 7 di mercoledì 5 novembre ai margini di Via Verdi, località Cascina Tremolada. Una zona situata a poca distanza dall'innesto della SS36.
Le indagini hanno consentito ai Carabinieri della Compagnia di Seregno di stringere il cerchio intorno ad un soggetto di 32 anni, residente nella provincia di Monza e Brianza, ritenuto responsabile dell’omicidio stradale.
L’attività dei militari - coordinata dal sostituto procuratore Marco Santini - ha preso il via subito dopo il rinvenimento, su un pendio erboso, del corpo ormai senza vita di Zoia (che per un certo periodo della propria vita aveva abitato a Cassago ndr). Inutile l’intervento dei soccorritori: per l'uomo - che non presentava segni di violenza compatibili con un’aggressione - non c'era ormai più nulla da fare.
Gli immediati accertamenti hanno consentito di ricondurre il decesso a un investimento stradale, eseguito da un veicolo il cui conducente si era poi dato alla fuga, omettendo di prestare soccorso. Una vicenda molto simile a quella di Ambra De Dionigi, la 29enne di Pasturo trovata senza vita il 23 dicembre dello scorso anno nella vicina Nibionno, lungo l'arteria che costeggia la SS36.
I militari sono riusciti a conferire una decisa svolta alle indagini grazie al rinvenimento, nei pressi del presunto punto d’impatto, di alcuni frammenti riconducibili a un fanale.
Le successive analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza urbana e il confronto con veicoli compatibili, hanno consentito di restringere progressivamente il campo, fino all’individuazione del mezzo e del presunto conducente.
Il 32enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di omicidio stradale (art. 589-bis codice penale).
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, anche in attesa dell’esito dell’esame autoptico disposto sulla salma, e per verificare la sussistenza di eventuali aggravanti, in particolare quelle legate alla fuga e all’omissione di soccorso.
Una morte, quella di Zoia - figura conosciuta soprattutto a Veduggio, dove era cresciuto - che ha destato grande sconcerto e dolore nell'intero territorio.
Le indagini hanno consentito ai Carabinieri della Compagnia di Seregno di stringere il cerchio intorno ad un soggetto di 32 anni, residente nella provincia di Monza e Brianza, ritenuto responsabile dell’omicidio stradale.
L’attività dei militari - coordinata dal sostituto procuratore Marco Santini - ha preso il via subito dopo il rinvenimento, su un pendio erboso, del corpo ormai senza vita di Zoia (che per un certo periodo della propria vita aveva abitato a Cassago ndr). Inutile l’intervento dei soccorritori: per l'uomo - che non presentava segni di violenza compatibili con un’aggressione - non c'era ormai più nulla da fare.
Gli immediati accertamenti hanno consentito di ricondurre il decesso a un investimento stradale, eseguito da un veicolo il cui conducente si era poi dato alla fuga, omettendo di prestare soccorso. Una vicenda molto simile a quella di Ambra De Dionigi, la 29enne di Pasturo trovata senza vita il 23 dicembre dello scorso anno nella vicina Nibionno, lungo l'arteria che costeggia la SS36.
Luca Zoia in un'immagine tratta dalla sua pagina FB
I militari sono riusciti a conferire una decisa svolta alle indagini grazie al rinvenimento, nei pressi del presunto punto d’impatto, di alcuni frammenti riconducibili a un fanale.
Le successive analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza urbana e il confronto con veicoli compatibili, hanno consentito di restringere progressivamente il campo, fino all’individuazione del mezzo e del presunto conducente.
Il 32enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di omicidio stradale (art. 589-bis codice penale).
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, anche in attesa dell’esito dell’esame autoptico disposto sulla salma, e per verificare la sussistenza di eventuali aggravanti, in particolare quelle legate alla fuga e all’omissione di soccorso.
Una morte, quella di Zoia - figura conosciuta soprattutto a Veduggio, dove era cresciuto - che ha destato grande sconcerto e dolore nell'intero territorio.
