Casatenovo: rapina impropria alla guardia medica. Il giudice dispone la perizia psichiatrica
Il giudice dell’udienza preliminare dottor Salvatore Catalano ha disposto la perizia psichiatrica a carico del 34enne accusato di rapina impropria a danno della guardia medica di Casatenovo, avvenuta lo scorso mese di maggio.
Sentito il consulente di parte, il magistrato ha accolto la richiesta dell’avvocato Francesca Cascione, difensore dell’uomo, attualmente ai domiciliari, per ulteriori accertamenti finalizzati a stabilire se l’uomo, affetto da una particolare patologia neurologica, nell’accadimento dei fatti fosse in grado di intendere e di volere.

Nel corso della prossima udienza, calendarizzata per il 18 novembre, ci sarà la nomina con l’affidamento dell’incarico al professionista incaricato di svolgere tale compito e si dovranno poi attendere gli esiti della perizia svolta.
La vicenda, come si ricorderà, risale al 4 maggio quando l’uomo si era recato dalla Guardia Medica per ritirare alcune ricette, a seguito di una forte cefalea.
La dottoressa di turno, che lo aveva atteso pur trattandosi della fascia oraria della pausa pranzo, non gli aveva però consegnato le prescrizioni, in quanto non l’uomo non aveva portato con sé la documentazione attestante la sua patologia e invalidità.
Un diniego che lo aveva alterato al punto da strappare dalle mani del medico le ricette e il timbro, colpendola poi per darsi alla fuga.
Un allontanamento durato poco in quanto i militari erano presto risaliti a lui traendolo in arresto.
Comparso davanti al giudice, il 34enne era stato alleviato della misura detentiva con gli arresti domiciliari, attraverso il braccialetto elettronico.
Non comparso questa mattina, sarà ora sottoposto a perizia psichiatrica come disposto dal giudice.
Sentito il consulente di parte, il magistrato ha accolto la richiesta dell’avvocato Francesca Cascione, difensore dell’uomo, attualmente ai domiciliari, per ulteriori accertamenti finalizzati a stabilire se l’uomo, affetto da una particolare patologia neurologica, nell’accadimento dei fatti fosse in grado di intendere e di volere.

Nel corso della prossima udienza, calendarizzata per il 18 novembre, ci sarà la nomina con l’affidamento dell’incarico al professionista incaricato di svolgere tale compito e si dovranno poi attendere gli esiti della perizia svolta.
La vicenda, come si ricorderà, risale al 4 maggio quando l’uomo si era recato dalla Guardia Medica per ritirare alcune ricette, a seguito di una forte cefalea.
La dottoressa di turno, che lo aveva atteso pur trattandosi della fascia oraria della pausa pranzo, non gli aveva però consegnato le prescrizioni, in quanto non l’uomo non aveva portato con sé la documentazione attestante la sua patologia e invalidità.
Un diniego che lo aveva alterato al punto da strappare dalle mani del medico le ricette e il timbro, colpendola poi per darsi alla fuga.
Un allontanamento durato poco in quanto i militari erano presto risaliti a lui traendolo in arresto.
Comparso davanti al giudice, il 34enne era stato alleviato della misura detentiva con gli arresti domiciliari, attraverso il braccialetto elettronico.
Non comparso questa mattina, sarà ora sottoposto a perizia psichiatrica come disposto dal giudice.
S.V.














