Annone: utili e dividendi di Silea, la minoranza interroga
Interrogazione sugli utili e sui dividendi da Silea Spa ai comuni soci: un’interrogazione è stata presentata dal consigliere Paolo Cesana del gruppo Vivere Annone.
Il testo prende spunto dall’assemblea ordinaria degli azionisti della società, svoltasi lo scorso 19 giugno 2025, nel corso della quale, anche con il voto favorevole del Comune, rappresentato dal sindaco, è stato approvato il bilancio 2024 e deliberata la distribuzione di 1,6 milioni di euro di dividendi ai Comuni soci.
Cesana chiede al sindaco e all’assessore competente di chiarire perché una decisione di ''una delle società partecipate più strategiche'' non sia stata portata preventivamente in discussione in consiglio comunale, così da consentire un confronto sul tema.
Secondo il consigliere, Silea in quanto la società interamente pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti, dovrebbe destinare le risorse principalmente a investimenti in impianti di riciclo e innovazione e, qualora residuassero utili, ridurre i costi della TARI a carico dei cittadini. ''Perché non è stata presentata in questa assemblea, o addirittura già nel comitato ristretto (visto che il nostro Sindaco fa parte di questo organo) la proposta di riportare l'utile a copertura di una politica di riduzione dei costi a carico dei cittadini e quindi della TARI?''.
A giudizio del consigliere di minoranza, il tema meriterebbe un confronto aperto all’interno del consiglio comunale, nel rispetto dei principi democratici di trasparenza, collaborazione e discussione, affinché il primo cittadino possa partecipare alle riunioni e assemblee societarie rappresentando non solo la propria visione, ma anche quella dell’intero consiglio.
Il consigliere Cesana ha inoltre espresso una riflessione più generale sul ruolo delle società pubbliche sostenendo che esse dovrebbero limitarsi a coprire i costi del servizio, senza perseguire utili, così da tenere ''basse il più possibile le tariffe in modo tale che siano sufficienti a coprire ampiamente i costi''.
Nella parte conclusiva dell’interrogazione, Cesana ha posto l’attenzione anche sull’aspetto fiscale. Ha ricordato infatti che gli utili di una società come Silea sono soggetti prima alla tassazione con IRES (24%) e IRAP (3,9%), e successivamente, in caso di distribuzione ai soci, a un’imposta sostitutiva del 26%. Ciò comporta, ha osservato, che circa il 45% dell’utile complessivo finisca allo Stato, mentre il restante 55% ai Comuni soci. ''Non ritenete che sia una forma subdola di prelievo indiretto nelle tasche dei cittadini, per rimpinguare le casse dello Stato e dei Comuni stessi?'' rilancia il consigliere di minoranza.
L’interrogazione verrà discussa nel consiglio comunale fissato per giovedì 13 novembre alle 20.
Il testo prende spunto dall’assemblea ordinaria degli azionisti della società, svoltasi lo scorso 19 giugno 2025, nel corso della quale, anche con il voto favorevole del Comune, rappresentato dal sindaco, è stato approvato il bilancio 2024 e deliberata la distribuzione di 1,6 milioni di euro di dividendi ai Comuni soci.
Cesana chiede al sindaco e all’assessore competente di chiarire perché una decisione di ''una delle società partecipate più strategiche'' non sia stata portata preventivamente in discussione in consiglio comunale, così da consentire un confronto sul tema.

Il capogruppo di minoranza Paolo Cesana
Secondo il consigliere, Silea in quanto la società interamente pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti, dovrebbe destinare le risorse principalmente a investimenti in impianti di riciclo e innovazione e, qualora residuassero utili, ridurre i costi della TARI a carico dei cittadini. ''Perché non è stata presentata in questa assemblea, o addirittura già nel comitato ristretto (visto che il nostro Sindaco fa parte di questo organo) la proposta di riportare l'utile a copertura di una politica di riduzione dei costi a carico dei cittadini e quindi della TARI?''.
A giudizio del consigliere di minoranza, il tema meriterebbe un confronto aperto all’interno del consiglio comunale, nel rispetto dei principi democratici di trasparenza, collaborazione e discussione, affinché il primo cittadino possa partecipare alle riunioni e assemblee societarie rappresentando non solo la propria visione, ma anche quella dell’intero consiglio.
Il consigliere Cesana ha inoltre espresso una riflessione più generale sul ruolo delle società pubbliche sostenendo che esse dovrebbero limitarsi a coprire i costi del servizio, senza perseguire utili, così da tenere ''basse il più possibile le tariffe in modo tale che siano sufficienti a coprire ampiamente i costi''.
Nella parte conclusiva dell’interrogazione, Cesana ha posto l’attenzione anche sull’aspetto fiscale. Ha ricordato infatti che gli utili di una società come Silea sono soggetti prima alla tassazione con IRES (24%) e IRAP (3,9%), e successivamente, in caso di distribuzione ai soci, a un’imposta sostitutiva del 26%. Ciò comporta, ha osservato, che circa il 45% dell’utile complessivo finisca allo Stato, mentre il restante 55% ai Comuni soci. ''Non ritenete che sia una forma subdola di prelievo indiretto nelle tasche dei cittadini, per rimpinguare le casse dello Stato e dei Comuni stessi?'' rilancia il consigliere di minoranza.
L’interrogazione verrà discussa nel consiglio comunale fissato per giovedì 13 novembre alle 20.
M.Mau.














