Casatenovo: musica e poesia per Gaza a Villa Mariani
Una serata intensa, dedicata all’arte e all’umanità, quella andata in scena a Villa Mariani di Casatenovo, dove la Scuola di Musica Antonio Guarnieri e le volontarie dell’associazione Piccoli Idilli hanno dato vita a un concerto e a una lettura di poesie ispirati alla mostra fotografica ''C’era una volta Gaza'' di Paolo Trainito.
L’iniziativa, promossa dal tavolo ''Umanità alla Deriva'' con il patrocinio del Comune di Casatenovo, si è aperta presso l’Auditorium Graziella Fumagalli, alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni del territorio.

Ad aprire la serata è stata Meri Sanvito, in rappresentanza del tavolo Umanità alla Deriva, che ha introdotto il senso profondo della mostra fotografica di Trainito. ''L’obiettivo della mostra – ha spiegato – è restituire umanità a chi viene spesso rappresentato solo attraverso immagini di guerra. Le fotografie raccontano volti, storie e individualità: una bambina che recita poesie, un atleta di parkour, un’artigiana produttrice di sapone, un artista che trasforma le pagine strappate del passaporto in opere d’arte''.

Sanvito ha inoltre richiamato il termine arabo ''Sumud'', che significa ''fermezza, perseveranza, resistenza'', come chiave per comprendere la forza che tiene viva Gaza e che Trainito ha cercato di trasmettere attraverso i suoi scatti.
Nel corso dell’intervento, Filippo Ughi ha dato voce a un toccante scritto proveniente da Gaza, offrendo al pubblico un momento di grande intensità emotiva che ha contribuito a rendere ancora più vivo il legame tra le parole, le immagini e la realtà narrata dalla mostra.

La serata è poi proseguita nelle sale della Scuola di Musica Antonio Guarnieri, dove docenti e allievi hanno proposto un raffinato concerto, intervallato da letture poetiche tratte dal libro “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”, interpretate dalle volontarie dei Piccoli Idilli.

Qui a portare i saluti istituzionali sono stati i consiglieri comunale Francesco Sironi e Paola Trabucchi, che hanno sottolineato l’importanza di eventi culturali come questo ''per mantenere viva l’attenzione sul valore della pace e della dignità umana, in un momento storico così complesso''. Sironi ha inoltre ricordato come Casatenovo abbia intrapreso un percorso di attenzione e solidarietà verso la Palestina, a partire dalla mozione approvata in Consiglio comunale ''Due popoli in due Stati'', fino alle successive iniziative come il digiuno per Gaza nell’ambito della campagna #Leccohafamedipace e la fiaccolata per Gaza, che hanno coinvolto numerosi cittadini e associazioni del territorio.
Il concerto si è aperto con un brano per violino e pianoforte, che ha introdotto il pubblico in un’atmosfera raccolta e intensa, segnando l’inizio di un percorso musicale di grande finezza espressiva. Le prime note, delicate e vibranti, hanno subito catturato l’attenzione degli spettatori, predisponendoli a un ascolto attento e partecipe.

A seguire, il programma musicale ha proposto composizioni eseguite dal Guitar Landscape Ensemble, accompagnato da due soprano, che con le loro voci hanno donato calore e profondità ai brani in scaletta. Sono stati interpretati con sensibilità e precisione Bizet (Carmen Suite), Reynaldo Hahn (À Chloris, L’heure exquise), Richard Strauss (Morgen), Brahms (Siete melodie, Zieth es mir) e Arvo Pärt (Spiegel im Spiegel).
Ogni esecuzione ha alternato momenti di lirismo e intensità, creando un dialogo emozionale tra gli strumenti, le voci e il silenzio attento della sala.
A chiudere il concerto è stato il neonato coro della Scuola di Musica Antonio Guarnieri, che ha debuttato proprio in questa occasione con alcuni brani, tra cui un’intensa interpretazione di O Bone Jesu di Palestrina. L’ensemble corale ha mostrato grande sensibilità, partecipazione e affiatamento, regalando al pubblico un finale carico di emozione e spiritualità.

Le esecuzioni si sono alternate a momenti di lettura e riflessione, creando un dialogo profondo tra suoni e parole, tra musica e testimonianza. Un intreccio armonioso che ha reso la serata non solo un evento artistico, ma anche un momento di condivisione e consapevolezza collettiva.
Ha concluso la serata Sara Benedetti che ha ringraziato in particolare i volontari che in questi giorni si stanno alternando nell’apertura della mostra e ricordato che la stessa è aperta fino a sabato il pomeriggio dalle 15 alle 18.30 presso l’auditorium Graziella Fumagalli.
L’iniziativa, promossa dal tavolo ''Umanità alla Deriva'' con il patrocinio del Comune di Casatenovo, si è aperta presso l’Auditorium Graziella Fumagalli, alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni del territorio.

Ad aprire la serata è stata Meri Sanvito, in rappresentanza del tavolo Umanità alla Deriva, che ha introdotto il senso profondo della mostra fotografica di Trainito. ''L’obiettivo della mostra – ha spiegato – è restituire umanità a chi viene spesso rappresentato solo attraverso immagini di guerra. Le fotografie raccontano volti, storie e individualità: una bambina che recita poesie, un atleta di parkour, un’artigiana produttrice di sapone, un artista che trasforma le pagine strappate del passaporto in opere d’arte''.

Sanvito ha inoltre richiamato il termine arabo ''Sumud'', che significa ''fermezza, perseveranza, resistenza'', come chiave per comprendere la forza che tiene viva Gaza e che Trainito ha cercato di trasmettere attraverso i suoi scatti.
Nel corso dell’intervento, Filippo Ughi ha dato voce a un toccante scritto proveniente da Gaza, offrendo al pubblico un momento di grande intensità emotiva che ha contribuito a rendere ancora più vivo il legame tra le parole, le immagini e la realtà narrata dalla mostra.

La serata è poi proseguita nelle sale della Scuola di Musica Antonio Guarnieri, dove docenti e allievi hanno proposto un raffinato concerto, intervallato da letture poetiche tratte dal libro “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”, interpretate dalle volontarie dei Piccoli Idilli.

Qui a portare i saluti istituzionali sono stati i consiglieri comunale Francesco Sironi e Paola Trabucchi, che hanno sottolineato l’importanza di eventi culturali come questo ''per mantenere viva l’attenzione sul valore della pace e della dignità umana, in un momento storico così complesso''. Sironi ha inoltre ricordato come Casatenovo abbia intrapreso un percorso di attenzione e solidarietà verso la Palestina, a partire dalla mozione approvata in Consiglio comunale ''Due popoli in due Stati'', fino alle successive iniziative come il digiuno per Gaza nell’ambito della campagna #Leccohafamedipace e la fiaccolata per Gaza, che hanno coinvolto numerosi cittadini e associazioni del territorio.


A seguire, il programma musicale ha proposto composizioni eseguite dal Guitar Landscape Ensemble, accompagnato da due soprano, che con le loro voci hanno donato calore e profondità ai brani in scaletta. Sono stati interpretati con sensibilità e precisione Bizet (Carmen Suite), Reynaldo Hahn (À Chloris, L’heure exquise), Richard Strauss (Morgen), Brahms (Siete melodie, Zieth es mir) e Arvo Pärt (Spiegel im Spiegel).



Le esecuzioni si sono alternate a momenti di lettura e riflessione, creando un dialogo profondo tra suoni e parole, tra musica e testimonianza. Un intreccio armonioso che ha reso la serata non solo un evento artistico, ma anche un momento di condivisione e consapevolezza collettiva.















