Molteno, Via Battisti: la minoranza è critica sul metodo

''Una scelta che poteva essere condivisibile nel merito, ma che lascia perplessi nel metodo''. È questa la posizione espressa dai consiglieri comunali di Molteno Bene Comune in merito alla scelta della maggioranza di intitolare una parte di Via Aldo Moro al cantautore Lucio Battisti.
L’amministrazione comunale ha infatti approvato la modifica con una delibera di giunta, senza alcun passaggio in consiglio comunale. Una scelta formalmente legittima, ma che, secondo la minoranza, avrebbe potuto rappresentare un’occasione per aprirsi al confronto pubblico.
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I consiglieri di Molteno Bene Comune

''Sarebbe stato un gesto di trasparenza e partecipazione, permettendo un confronto pubblico su una decisione che riguarda tutto il paese e che, tra l’altro, incide sui residenti e le attività della via''. Non è la prima volta, evidenziano i consiglieri, che decisioni di questo tipo vengono prese senza un reale confronto con la cittadinanza: ''Come già accaduto in passato – basti ricordare il caso di via Roma, trasformata in un senso unico e ridisegnata senza un vero confronto con tutti i residenti, o la decisione di spostare la sede della Biblioteca dal parco di Villa Rosa all’ex asilo Isabella – anche questa volta la scelta è stata calata dall’alto, senza coinvolgere i cittadini di quel tratto di via Aldo Moro, che quindi si sono organizzati autonomamente con una raccolta firme per poter aver la possibilità di far sentire la loro opinione a riguardo''. 
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Il tratto in rosso evidenzia il tratto di strada interessato dal provvedimento

L’iniziativa peraltro è giunta completamente inaspettata, come rilevano i consiglieri di minoranza Giovanni Galimberti, Giorgio Binda, Marco Riva e Domenico Magni: ''L’iniziativa arriva come un fulmine a ciel sereno: mai è stata menzionata nei programmi elettorali della maggioranza che amministra Molteno da quasi 17 anni, anzi, lo stesso Sindaco nel 2011, quando era Vicesindaco, bocciò una proposta in Consiglio Comunale che chiedeva l’intitolazione della via a Battisti, dichiarando pubblicamente “cosa ha mai fatto Battisti per Molteno?''.
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Secondo la minoranza, inoltre la decisione conferma un approccio politico chiuso e autoreferenziale grazie a strumenti che finiscono per rafforzare un’immagine unilaterale dell’amministrazione: ''Il dialogo con la cittadinanza viene sostituito da decisioni unilaterali, comunicati e post sui social dove agisce una sorta di ufficio stampa in favore del sindaco''. 
Un processo di decisione partecipato avrebbe potuto essere arricchente e portare alla valutazione di alternative: ''Un confronto aperto - sottolineano da Molteno Bene Comune - avrebbe permesso di proporre e valutare alternative più significative rispetto al dedicargli il nome di una via, ad esempio uno spazio pubblico dedicato, un luogo di arte, fruibile da tutti, dove la memoria dell’artista potesse essere celebrata e condivisa, non solo ricordata da una segnaletica stradale. Un gesto che avrebbe reso onore a Battisti e, al tempo stesso, contribuito a raccontare a tutti la sua musica e la sua storia. Se l’intenzione del Sindaco era quella di ricomporre il rapporto di Battisti con il paese, è evidente che ha sortito l’effetto opposto''. 
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Per la minoranza, questa vicenda rappresenta quindi le priorità in seno all’amministrazione al governo del paese: ''Nel frattempo, mentre Molteno ha numerose problematiche da risolvere, per le quali serve predisporre progetti, trovare soluzioni e fonti di finanziamento, l’amministrazione sembra trovare il modo di dedicarsi a cambiare il nome di una via, impegnando anche gli uffici comunali e impattando sui cittadini. Una questione di priorità, verrebbe da dire''.
Una scelta - quella di intitolare una strada alla memoria del cantautore - che continua a dividere. In tanti hanno preso posizione sull'argomento, da ultimo Giulio Rapetti, alias Mogol, che oltre all'esperienza musicale con Battisti aveva condiviso pure la residenza moltenese del Dosso di Coroldo. Per anni i due erano stati (anche) vicini di casa.
M.Mau.
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