Rogeno, Il gomitolo di Rosanna: una nuova associazione fondata per aiutare gli ''ultimi''
''È un investimento in bontà''. Lo ripetono spesso, quasi fosse un mantra, le venti donne che ogni settimana si ritrovano nella piccola saletta messa a disposizione dal nuovo parroco di Rogeno-Casletto. Si siedono attorno a un tavolo grande, circondata e denso di gomitoli colorati, ferri da maglia mentre ribollono mille idee creative. E mentre le mani si muovono veloci, intrecciando fili e trame, arrotolano gomitoli, intorno si costruisce qualcosa che va oltre una semplice coperta: si costruisce un gesto di cura, un pezzo di calore restituito a chi non ne ha più.

Tutto ciò è dentro la nuova associazione, appena nata a Rogeno-Casletto, e si chiama ''Il gomitolo di Rosanna''. L’ufficialità è attesa a giorni dalla Regione, ma la realtà è già più che consolidata. È stata voluta in ricordo di Rosanna, negoziante del paese scomparsa poco dopo i cinquant’anni.
Il suo negozio di filati era un punto di riferimento: un luogo fatto di colori, chiacchiere e relazioni buone. Oggi quel mondo rivive in queste donne, tutte pensionate, che ogni martedì e giovedì si ritrovano ''armate'' di lane e ferri di ogni misura per trasformare gomitoli in coperte di ogni misura, forma e colore.
Coperte che poi vengono donate a chi vive in strada, a chi non ha nulla per ripararsi dal freddo, agli immigrati senza appoggio che cercano un modo per ripartire e che trovano nulla nei sistemi di accoglienza del nostro paese.
''Non è tempo perso – dice Lorena a nome di tutte -. Ogni sorriso che riceviamo vale più di tutto il lavoro fatto''.

A dare spinta, forma e concretezza al progetto di Associazione sono state Cristina Mauri, consigliera comunale di minoranza del Comune di Rogeno-Casletto, e Rosa Malese, entrambe volontarie anche degli ''Amici di Gastone'', il gruppo che ogni venerdì scende tra le strade di Milano per incontrare e distribuire quelle loro coperte, insieme a giacconi, maglioni, felpe e molto altro a chi ha perso tutto: un lavoro, una casa, una relazione, o semplicemente la possibilità di ricominciare. Un’alleanza nata dalla volontà di agire, di non stare a guardare la fragilità scivolare nell’indifferenza.

Il gruppo de ''Il gomitolo di Rosanna'' è nato già numeroso: Giuliana, Tiziana, Daniela, Luisa, Rosanna, Rita, Natalina, Lorena, Anna, Graziella, e poi Maria, Mariangela, Milena, Liliana, Luisella. Un elenco che somiglia a una catena umana, operosa e saldata dalla solidarietà che esprimono.
Dentro quella saletta non c’è traccia dell’immobilità che di solito si associa alla pensione: è un laboratorio vivo e vivace. Si discute di colori trendy, di accostamenti, di prodotti da creare per i mercatini dove vendere borsette lavorate a maglia, addobbi natalizi, guanti fashion. Il ricavato serve a comprare altra lana: il ciclo della solidarietà si alimenta così, con concretezza.

Gli armadi traboccano di coperte già pronte, piegate con cura. È un esercito silenzioso di calore, in attesa di raggiungere chi dorme su una panchina o sotto un portico. Ma non solo: per Natale le volontarie stanno preparando scatole sorpresa. Vecchie scatole di scarpe rivestite e rimesse a nuovo, riempite di sciarpe, cappelli, calze calde, guanti e prodotti per l’igiene. Regali che arriveranno senza preavviso, come un abbraccio.

C’è però qualcosa di più, che forse oggi si incontra meno spesso. Lo ha notato Matilde, una ragazzina di dodici anni che un giorno è entrata nella saletta per salutare la mamma. Ha osservato il lavoro, le mani che creano e i sorrisi che circolano. Poi ha detto: ''Siete tutte molto buone, ma anche molto gentili''. E, con i suoi pastelli a colori, ha disegnato e consegnato la prima ''Certificazione autentica di Gentilezza'' per l’associazione.
E così, sotto quella certificazione incorniciata e appesa alla parete, il gomitolo di Rosanna continua a srotolarsi: non solo lana, ma relazioni, memoria, cura. Un filo che unisce e che scalda. Un vero investimento in bontà.

Tutto ciò è dentro la nuova associazione, appena nata a Rogeno-Casletto, e si chiama ''Il gomitolo di Rosanna''. L’ufficialità è attesa a giorni dalla Regione, ma la realtà è già più che consolidata. È stata voluta in ricordo di Rosanna, negoziante del paese scomparsa poco dopo i cinquant’anni.


''Non è tempo perso – dice Lorena a nome di tutte -. Ogni sorriso che riceviamo vale più di tutto il lavoro fatto''.

A dare spinta, forma e concretezza al progetto di Associazione sono state Cristina Mauri, consigliera comunale di minoranza del Comune di Rogeno-Casletto, e Rosa Malese, entrambe volontarie anche degli ''Amici di Gastone'', il gruppo che ogni venerdì scende tra le strade di Milano per incontrare e distribuire quelle loro coperte, insieme a giacconi, maglioni, felpe e molto altro a chi ha perso tutto: un lavoro, una casa, una relazione, o semplicemente la possibilità di ricominciare. Un’alleanza nata dalla volontà di agire, di non stare a guardare la fragilità scivolare nell’indifferenza.

Il gruppo de ''Il gomitolo di Rosanna'' è nato già numeroso: Giuliana, Tiziana, Daniela, Luisa, Rosanna, Rita, Natalina, Lorena, Anna, Graziella, e poi Maria, Mariangela, Milena, Liliana, Luisella. Un elenco che somiglia a una catena umana, operosa e saldata dalla solidarietà che esprimono.


Gli armadi traboccano di coperte già pronte, piegate con cura. È un esercito silenzioso di calore, in attesa di raggiungere chi dorme su una panchina o sotto un portico. Ma non solo: per Natale le volontarie stanno preparando scatole sorpresa. Vecchie scatole di scarpe rivestite e rimesse a nuovo, riempite di sciarpe, cappelli, calze calde, guanti e prodotti per l’igiene. Regali che arriveranno senza preavviso, come un abbraccio.

C’è però qualcosa di più, che forse oggi si incontra meno spesso. Lo ha notato Matilde, una ragazzina di dodici anni che un giorno è entrata nella saletta per salutare la mamma. Ha osservato il lavoro, le mani che creano e i sorrisi che circolano. Poi ha detto: ''Siete tutte molto buone, ma anche molto gentili''. E, con i suoi pastelli a colori, ha disegnato e consegnato la prima ''Certificazione autentica di Gentilezza'' per l’associazione.















