Casatenovo: grazie a UTE un viaggio nella 'musica eroica'

Continuano le proposte culturali di UTE (Università per Tutte le Età) di Casatenovo che in queste settimane ha organizzato due serate aperte a tutti, dedicate alla musica presso i locali di Villa Mariani. Dopo il precedente incontro dedicato ai legami tra la musica pop e la musica classica, l'altra sera è stato proposto un vero e proprio viaggio nel mondo del cinema alla scoperta di quella che viene definita ''musica eroica''. Anche questa volta a condurre la serata è stato Oscar Marino, giovane musicista specializzato nello studio di musica per immagini ed in particolare la pubblicità. 
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Oscar Marino

L’obiettivo della serata è stato prima di tutto quello di definire il concetto di musica eroica, individuarla e capire in che modo una melodia può diventare tale. Sono tanti i film che conosciamo proprio per la colonna sonora che spesso è diventata ancora più iconica delle immagini, ci bastano infatti due note per capire che si tratta della suspense generata dallo ''squalo'' di Steven Spielberg o dell’entrata in azione di Indiana Jones protagonista dell’omonimo film. In entrambi i casi la musica è stata realizzata da John Williams, una leggenda tra i musicisti con i suoi cinque premi Oscar e ventisei Grammy , il compositore ben conosce le strategie per creare la colonna sonora perfetta e in particolare rendere un tema epico. 
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Non tutte le musiche sono eroiche, a renderle tali sono alcune accortezze usate dai musicisti che si possono sintetizzare con orchestrazione e tema. Come orchestrazione si indica la tipologia degli strumenti utilizzati, in questo caso spiccano gli ottoni come trombe e corni che hanno un ruolo predominante per accentuare il tono di eroicità. Nei secoli la struttura dell’orchestra è cambiata, ma soprattutto ampliata, se nello schema classico del Settecento gli strumenti erano a coppie, ecco che tutto si è evoluto fino alla struttura dell’orchestra sinfonica.
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''Per creare musica eroica occorre lavorare e bilanciare il volume non inteso come l’intensità con cui sentiamo la musica quanto più che altro quello del suono riconducibile allo spazio occupato dagli strumenti. È per questo motivo che il grande del lavoro viene affidato agli ottoni che sono gli strumenti a creare un senso di pienezza, ma occorre avere sempre un bilanciamento con tutti gli altri componenti come gli archi e i legni che devono essere messi in numero corretto'' ha spiegato Oscar Marino soffermandosi poi sull’importanza del tema, altro elemento fondamentale per la realizzazione di una musica eroica.
Uno dei motivi principali per cui ci ricordiamo una colonna sonora è proprio quello, una serie di ricorrenze che identificano un determinato film. Non c’è un’unica ricetta per creare un tema di successo, bensì una serie di trucchi, già applicati dai grandi compositori, come l’uso dell’intervallo di quinta (il salto tra una nota all’altra come per esempio avviene nelle prime due note del tema di Star Wars di Superman) che permette di creare una melodia aperta con uno slancio verso l’alto. Un’altra tecnica è la ripetizione del tema che può essere realizzata in vari modi: variazione del tema realizzata dagli stessi strumenti oppure medesimo tema con differenti strumenti. 
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Sopo aver fornito i concetti generali si è così passati all’ascolto delle colonne sonore, ma nono solo. La musica da film ed in particolare quella eroica, è grande debitrice dei maestri classici come Wagner e Strauss che tra i primi hanno fatto risaltare gli ottoni all’interno dell’orchestra comunicando così l’idea di potenza e maestosità. ''Ad inizio Novecento c’era il retaggio della grande musica d’opera e nei film degli anni Quaranta la consuetudine era quella di creare un tema ben riconoscibile in modo tale che lo spettatore lo potesse facilmente individuare durante la visione. Spesso il film veniva ricordato per la musica e lo stesso si è continuato a fare fino a tutti gli anni Settanta e Ottanta. Se prendiamo dei film molto famosi come ad esempio Star Wars, possiamo trovare una serie di temi riconducibili ai personaggi e alle diverse situazioni proprio come faceva Wagner nelle sue opere. Poi con l’arrivo degli anni Duemila i compositori hanno iniziato ad alleggerire la musica eliminando il tema vero e proprio che rimane solo nei film di animazione o nei grandi blockbuster'' ha proseguito Oscar Marino proponendo ai presenti l’ascolto della colonna sonora di SpiderMan realizzata da Danny Elfman che ha fatto un po’ da modello alla tendenza successiva: creare una musica minimalista e ''svuotare l’orchestra''.
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I presenti alla serata hanno potuto affrontare un viaggio nel mondo del cinema soffermandosi non sulle immagini ma sulla musica per notare l’evoluzione di questo tipo di linguaggio. Partendo dai classici degli anni Quaranta si è poi passati ai Blockbuster degli anni Settanta e Ottanta senza dimenticare il grande lavoro di Ennio Morricone, ma anche Hans Zimmer e John Powell. Negli anni le colonne sonore si sono semplificate e sono diventate meno riconoscibili, è sempre più difficile trovare un tema durante l’ascolto della musica da film, eppure quando avviene il successo è assicurato.
E’ il caso del lavoro del compositore Alan Silvestri ingaggiato dalla Marvel per realizzare il tema degli ''Avengers'' che ben si distingue da tutte le altre composizioni legate ai supereroi che spesso si appoggiano a canzoni famose o sono facilmente dimenticabili. La musica di Silvestri è così diventata ben distinguibile per tutti i fan Marvel perché legata ai titoli di apertura con il logo della casa di produzione, ma soprattutto quando i supereroi entrano in azione.
Oltre alla tendenza generale di ''semplificazione'' Oscar Marino ha poi analizzato delle piccole eccezioni come l’uso del Jazz nella colonna sonora de “gli Incredibili” o la scelta di optare per strumenti etnici in ''Kung Fu Panda 2''.
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L’incontro si è concluso con la visione della scena di apertura del film di animazione ''Dragon Trainer''”; un modo per individuare insieme le nozioni imparate durante la serata. E così tra ottoni e archi, si è potuto vedere ancora meglio la tecnica di presentazione dei personaggi e del tema della storia. 
Il pubblico è uscito dall’incontro soddisfatto e arricchito, ma soprattutto con un modo del tutto nuovo con cui approcciarsi ad un film.
G.M.
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