Molteno: in consiglio 2° lotto della biblioteca e aumento Irpef

Intervento per la realizzazione della biblioteca nell’ex asilo Isabella Riva, tangenzialina di Raviola, by-pass tra Bevera e Gandaloglio, ponte di viale Consolini e aumento dell’addizionale Irpef: sono questi temi affrontati nel consiglio comunale riunito a Molteno nella serata di lunedì 24 novembre.
Molteno_cc00001.JPG (136 KB)
Il gruppo di maggioranza

Il gruppo di maggioranza ha presentato le modifiche al documento unico di programmazione semplificato (DUPS) 2025-2027, all’interno del quale, tra gli altri interventi, rientra l’inserimento del secondo lotto della biblioteca per un importo di 300.000 euro, finanziato integralmente con avanzo libero. La giunta, con delibera 121 del 13 novembre, ha modificato il piano triennale delle opere pubbliche: figurano quindi all’interno la tangenzialina, i lavori di efficientamento, il by-pass e il secondo lotto della biblioteca. Non è più presente nel documento il primo lotto in quanto è già avviato e quasi terminato, per un importo di 700.000 euro. Il sindaco Giuseppe Chiarella, rispondendo alle richieste di chiarimento del consigliere di minoranza Giovanni Galimberti, ha spiegato che la progettazione esecutiva del secondo lotto della biblioteca è già stata approvata e che l’obiettivo è concludere i lavori entro la metà del prossimo anno. La minoranza si è astenuta in fase di votazione.
Molteno_cc00002.JPG (160 KB)
Nella variazione del bilancio di previsione 2025-2027, illustrata nelle principali voci dal consigliere con delega al bilancio Marcello Casiraghi, la maggioranza ha confermato l’impegno a destinare 300.000 euro di avanzo libero proprio al secondo lotto della biblioteca. Il primo cittadino ha sottolineato come, “a differenza del primo lotto finanziato parzialmente da Regione Lombardia, questa seconda fase è completamente coperta con risorse comunali”. La minoranza, ancora una volta astenuta su questo punto, ha posto alcune domande puntuali: Galimberti ha chiesto chiarimenti sui 24.000 euro destinati all’illuminazione, cifra che il sindaco ha confermato essere relativa alle bollette, mentre il consigliere Marco Riva ha chiesto aggiornamenti sul progetto PNRR riguardante la toponomastica, del valore di circa 4.000 euro. Chiarella ha spiegato: “Entro la metà del 2026, il comune deve verificare tutta la toponomastica e molti nuclei familiari saranno interessati dal cambiamento del numero civico”.
Molteno_cc00004.JPG (166 KB)
Il gruppo di minoranza. Secondo da sinistra, il capogruppo Giovanni Galimberti

Nella nota di aggiornamento del DUPS 2026-2028 sono stati confermati gli interventi più attesi: la tangenzialina di Raviola, il bypass e le opere di messa in sicurezza del torrente Bevera, oltre al consolidamento strutturale del ponte di viale Consolini, stimato in 550.000 euro. “Non rientrano qui il primo lotto biblioteca né il bypass perché è stata avviata la progettazione, quindi l’opera si ritiene avviata” ha precisato il primo cittadino.
Galimberti ha chiesto chiarimenti sull’accensione di un mutuo da 800.000 euro. In merito a Viale Consolini ha detto: “La fonte cui avete fatto richiesta è la direttiva del dipartimento di protezione civile. Avete fatto richiesta di contributo per altri canali? Sull’eventuale accesso ad altri canali di finanziamento, evidenziando la difficoltà per i cittadini di avere, a distanza di un anno dalla chiusura, solo una riapertura parziale del ponte”.
Molteno_cc00006.JPG (191 KB)
Da sinistra il consigliere Marcello Casiraghi, il segretario comunale dottor Valerio Esposito e il sindaco Giuseppe Chiarella

Sulla riapertura del ponte di viale Consolini, la maggioranza preferisce attendere l’esito del possibile finanziamento statale prima di intervenire poiché un’apertura parziale richiederebbe almeno 100.000 euro.
Il sindaco ha poi aggiunto: “Tangenzialina e bypass devono procedere insieme, almeno nei tratti in cui si intersecano. Per questo nel 2026 sono previsti 800.000 euro per la tangenzialina e 900.000 per il bypass, con la copertura del secondo importo tramite mutuo. L’intenzione è di appaltare contestualmente le opere: il tempo del bypass è fine 2026, mentre vogliamo appaltare la tangenzialina l’anno prossimo per poi fare l’opera nel 2027. Per il bypass l’ente attuatore è il comune, mentre l’opera è di Regione Lombardia: auspico che, se fossero necessari ulteriori costi, questi vengano ripianati da Regione. In merito all’indebitamento, l’ufficio finanziario va a ricercare le risorse: una parte saranno coperte da mutuo e una parte tramite l’aumento dell’addizionale Irpef. In questo modo si coprirà il costo dell’opera”.
Molteno_cc00005.JPG (164 KB)
Il tema più divisivo del consiglio comunale è stato proprio quello dell’addizionale Irpef. La maggioranza ha approvato la modifica del regolamento e l’aumento dell’aliquota per il primo scaglione di reddito (da 0,45% a 0,62% per la fascia da 0 a 28.000 euro e 0,70% per la fascia tra 28.000 e 50.000 euro), mantenendo invariata la soglia di esenzione a 13.000 euro e confermando l’aliquota per lo scaglione di reddito sopra 50.000 euro. Casiraghi ha illustrato gli impatti economici: per un reddito di 18.000 euro l’aumento è di 3,50 euro mensili, mentre per un reddito di 25.000 euro è di 4,88 euro.
Se nel 2025 il gettito previsto è di 316.000 euro, con la rimodulazione delle tariffe il Comune avrà un’entrata di 416.000 euro per il 2026: queste risorse serviranno appunto a garantire la copertura delle opere pubbliche, come esposto sopra.
Molteno_cc00003.JPG (152 KB)
La minoranza, con un voto contrario, ha contestato la scelta, ritenendo che l’aumento annulli i benefici fiscali previsti dalla legge di bilancio nazionale in discussione alla Camera. Galimberti ha spiegato che, per un contribuente con reddito medio di 25.800 euro (sono complessivamente 2.500 i contribuenti a Molteno), il risparmio Irpef statale sarebbe pari a zero mentre l’aumento locale comporterebbe un saldo negativo per i cittadini. “L’amministrazione comunale finisce così per “mangiare” un beneficio introdotto dallo Stato: di fatto sui redditi medi di Molteno, i nostri cittadini pagano più tasse” ha commentato Galimberti. La maggioranza non ha condiviso questa posizione, richiamando la necessità di sostenere opere strutturali fondamentali per il paese. “I comuni sono costretti ad aumentare le tasse comunali perché lo Stato non dà più le risorse che dava un tempo”.
In chiusura, il consiglio ha affrontato anche il punto relativo alla convenzione per la gestione dei servizi bibliotecari nel territorio lecchese per il periodo 2026-2035. L’assessore alla cultura Sara Brenna ha spiegato che la quota comunale, pari a 1,10 euro per abitante, rimarrà stabile almeno fino al 2028. La minoranza, pur astenendosi, ha richiamato l’attenzione sugli aspetti legati alla tutela dei dati personali: “La corresponsabilità dei Comuni in caso di violazioni del GDPR richiede procedure chiare e personale adeguatamente formato, affinché eventuali incidenti non ricadano su chi opera quotidianamente nelle biblioteche del sistema lecchese” ha detto Galimberti, invitando a fare una riflessione su questo tema.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.