Bulciago: emozioni alla serata con il GAMB nel ricordo di Giulio Bucceri
Un'atmosfera raccolta e carica di emozione ha caratterizzato la serata di giovedì scorso alla baita del GAMB di Bulciago. Il Gruppo Amici della Montagna ha infatti riunito famigliari, amici e membri della comunità per commemorare Giulio Bucceri, il concittadino scomparso tragicamente sul Legnone dieci anni fa.
La serata, intima e partecipata, ha visto la presenza del parroco e dell'Amministrazione comunale, insieme a chi ha avuto il privilegio di conoscere Giulio e condividere con lui la passione per la montagna. Le fotografie proiettate hanno raccontato la sua intensa attività alpinistica, dalle prime escursioni sui sentieri del circondario fino alle ascensioni più impegnative, estive e invernali.

Due momenti hanno toccato profondamente i presenti. Il primo è stata la lettura di un contributo di Egidio Bona, ex presidente del GAMB, che ha ricordato Giulio come un uomo pieno di vita, dotato di una contagiosa allegria e di una disponibilità sempre generosa. "Giulio diventò un apprezzato 'Gambino' nel 1998", ha ricordato Bona, ripercorrendo la sua evoluzione da neofita dell'ambiente montano ad alpinista esperto, fino a ottenere il brevetto di Aiuto Accompagnatore di Alpinismo Giovanile. "Era dotato di un fisico forte e scattante che gli consentiva di avere una soglia della fatica molto più alta di quella comune", ha continuato Bona, ricordando anche come Giulio avesse anche “un naturale atteggiamento gioviale e giocoso che letteralmente spopolava tra i ragazzi".
Ancora più toccante è stata la lettera del nipote tredicenne Lorenzo, che pur avendo conosciuto il nonno quando aveva appena tre anni, ne conserva ricordi vividi: le passeggiate con il cane Zac, l'equilibrio sui muretti, le piccole roccette da scalare. "Nonno non sai quanto mi manchi - ha scritto il giovanissimo -, quanto avrei voluto riempire il mio bagaglio di ricordi e quante volte mi sarebbe piaciuto vederti fare il tifo per me e Giulia alle nostre gare di nuoto". Il ragazzo, che oggi viene spesso paragonato al nonno e ne va orgoglioso, ha concluso dicendo: “Tu per me sei stato un mito e so che eri un gran figo!".

Come ha ricordato ancora Bona citando Sant'Agostino, "coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo". E in quella baita, giovedì sera, Giulio c'era davvero. Nel chiudere il suo intervento, l'ex presidente ha espresso il sentimento di tutti i presenti dicendo: “Ringraziamo ancora Giulio per averci offerto a piene mani la sua amicizia”.
Per quanto riguarda l'escursione al Rifugio Griera prevista per la scorsa domenica - durante la quale il GAMB avrebbe dovuto apporre una targa commemorativa nel punto esatto in cui Giulio perse la vita - è stata rinviata a causa della neve. “L'evento verrà riprogrammato in primavera, a data da destinarsi”, hanno spiegato i membri del GAMB a fine serata.
La serata, intima e partecipata, ha visto la presenza del parroco e dell'Amministrazione comunale, insieme a chi ha avuto il privilegio di conoscere Giulio e condividere con lui la passione per la montagna. Le fotografie proiettate hanno raccontato la sua intensa attività alpinistica, dalle prime escursioni sui sentieri del circondario fino alle ascensioni più impegnative, estive e invernali.

Due momenti hanno toccato profondamente i presenti. Il primo è stata la lettura di un contributo di Egidio Bona, ex presidente del GAMB, che ha ricordato Giulio come un uomo pieno di vita, dotato di una contagiosa allegria e di una disponibilità sempre generosa. "Giulio diventò un apprezzato 'Gambino' nel 1998", ha ricordato Bona, ripercorrendo la sua evoluzione da neofita dell'ambiente montano ad alpinista esperto, fino a ottenere il brevetto di Aiuto Accompagnatore di Alpinismo Giovanile. "Era dotato di un fisico forte e scattante che gli consentiva di avere una soglia della fatica molto più alta di quella comune", ha continuato Bona, ricordando anche come Giulio avesse anche “un naturale atteggiamento gioviale e giocoso che letteralmente spopolava tra i ragazzi".
Ancora più toccante è stata la lettera del nipote tredicenne Lorenzo, che pur avendo conosciuto il nonno quando aveva appena tre anni, ne conserva ricordi vividi: le passeggiate con il cane Zac, l'equilibrio sui muretti, le piccole roccette da scalare. "Nonno non sai quanto mi manchi - ha scritto il giovanissimo -, quanto avrei voluto riempire il mio bagaglio di ricordi e quante volte mi sarebbe piaciuto vederti fare il tifo per me e Giulia alle nostre gare di nuoto". Il ragazzo, che oggi viene spesso paragonato al nonno e ne va orgoglioso, ha concluso dicendo: “Tu per me sei stato un mito e so che eri un gran figo!".

Come ha ricordato ancora Bona citando Sant'Agostino, "coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo". E in quella baita, giovedì sera, Giulio c'era davvero. Nel chiudere il suo intervento, l'ex presidente ha espresso il sentimento di tutti i presenti dicendo: “Ringraziamo ancora Giulio per averci offerto a piene mani la sua amicizia”.
Per quanto riguarda l'escursione al Rifugio Griera prevista per la scorsa domenica - durante la quale il GAMB avrebbe dovuto apporre una targa commemorativa nel punto esatto in cui Giulio perse la vita - è stata rinviata a causa della neve. “L'evento verrà riprogrammato in primavera, a data da destinarsi”, hanno spiegato i membri del GAMB a fine serata.














