Dolzago: una fiaccolata per ricordare le vittime di femminicidio del 2025
Una fiaccolata silenziosa ma carica di significato ha attraversato ieri sera le vie di Dolzago per ricordare tutte le vittime di femminicidio del 2025. L'iniziativa, organizzata in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ha visto la partecipazione di diversi cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle realtà associative del territorio.



L'evento è nato dall'impegno di Roberta Palladino, volontaria del Gruppo Cultura di Dolzago, che ha voluto dare vita a un momento di riflessione collettiva. "Nella sua semplicità, crediamo che questa fiaccolata abbia una grande forza e possa farci rendere conto di quanto i femminicidi siano ancora parecchi. A tutti noi l’impegno di cambiare la mentalità che li alimenta", le sue parole.


Durante la serata sono stati letti i nomi delle circa 60 vittime di femminicidio registrate quest'anno in Italia. A pronunciarli, cittadini dolzaghesi di diverse età, impegnati nell'Amministrazione comunale e nelle varie associazioni del paese. Il sindaco Paolo Lanfranchi ha rivolto un appello forte ai presenti: "Dobbiamo opporci di fronte a una rappresentazione della donna sessualizzata e oggettificata; dobbiamo avere il coraggio, specialmente fra gli uomini, di non accettare comportamenti molesti, dal cat calling alla violenza fisica. Denunciate".


La partecipazione, comunque, non è rimasta confinata a Dolzago: da Lecco sono infatti intervenuti Emanuele Manzoni, assessore al Welfare, insieme ad Alberto Bonacina, coordinatore provinciale di Libera, testimoniando l'importanza di una rete territoriale sul tema. In particolare, quest'ultimo ha letto la celebre poesia di William Jean Bertozzo che si conclude con il verso “in piedi, Signori, davanti ad una Donna”.



La cerimonia è terminata con un momento di silenzio collettivo, un tributo rispettoso alle vittime e un impegno silenzioso ma determinato verso un futuro libero dalla violenza.



L'evento è nato dall'impegno di Roberta Palladino, volontaria del Gruppo Cultura di Dolzago, che ha voluto dare vita a un momento di riflessione collettiva. "Nella sua semplicità, crediamo che questa fiaccolata abbia una grande forza e possa farci rendere conto di quanto i femminicidi siano ancora parecchi. A tutti noi l’impegno di cambiare la mentalità che li alimenta", le sue parole.

Roberta Palladino

Il sindaco Paolo Lanfranchi
Durante la serata sono stati letti i nomi delle circa 60 vittime di femminicidio registrate quest'anno in Italia. A pronunciarli, cittadini dolzaghesi di diverse età, impegnati nell'Amministrazione comunale e nelle varie associazioni del paese. Il sindaco Paolo Lanfranchi ha rivolto un appello forte ai presenti: "Dobbiamo opporci di fronte a una rappresentazione della donna sessualizzata e oggettificata; dobbiamo avere il coraggio, specialmente fra gli uomini, di non accettare comportamenti molesti, dal cat calling alla violenza fisica. Denunciate".


La partecipazione, comunque, non è rimasta confinata a Dolzago: da Lecco sono infatti intervenuti Emanuele Manzoni, assessore al Welfare, insieme ad Alberto Bonacina, coordinatore provinciale di Libera, testimoniando l'importanza di una rete territoriale sul tema. In particolare, quest'ultimo ha letto la celebre poesia di William Jean Bertozzo che si conclude con il verso “in piedi, Signori, davanti ad una Donna”.

Alberto Bonacina ed Emanuele Manzoni


La cerimonia è terminata con un momento di silenzio collettivo, un tributo rispettoso alle vittime e un impegno silenzioso ma determinato verso un futuro libero dalla violenza.














