Casatenovo: a villa Mariani si parla di Bach con il maestro Mazza e l'UTE

"Tutto può succedere nella musica perché c'è stato Bach e la musica gregoriana. Bach è stato il musicista fondamentale, ha scritto tutto, sacro, profano, per diversi tipi di strumenti. È il fondamento della nostra musica occidentale, senza di lui non ci sarebbe la musica": con queste parole il Maestro Massimo Mazza ha introdotto la serata di lunedì 24 novembre dedicata alla Messa in Si Minore BWV232 di J.S. Bach.
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L'incontro si è tenuto presso Villa Mariani dove ha sede la Civica Scuola di Musica di cui il Maestro è stato direttore. Questo è stato il primo dei due momenti di approfondimento della conoscenza del capolavoro di Bach, organizzati dall'Università per Tutte le Età di Casatenovo, mentre il secondo si svolgerà il 3 dicembre, sempre presso Villa Mariani.
Parte fondamentale della serata è stato l'ascolto della musica, guidata sapientemente dal Maestro che ha permesso al pubblico di accedere ad un ascolto consapevole dell'opera di Bach, sottolineando che "il compito dell'ascoltatore è farsi rapire", bisogna entrare nella musica ascoltandola diverse volte. Tutto incomincia proprio dall’inizio della sinfonia, nel quale, come spiega Mazza, si può riconoscere il tema che poi sarà proprio di tutta la melodia e che l’ascoltatore dovrà provare a memorizzare e rintracciare. Per allenarsi a questo è necessario ascoltare tante volte la stessa opera, innanzitutto perché dice sempre cose nuove. Il Maestro Mazza ha raccontato di aver consumato i libri delle opere che ha diretto tante volte le ha riguardate e lette, studiate e approfondite, perché non si finisce mai di scoprire sfumature belle e interessanti. Ascoltare il Maestro raccontare la propria esperienza è sorprendente e affascinante perché traspare dalle sue parole e dal suo volto tutta la passione che ha per la musica a cui ha dedicato tutta la vita.
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Così invita gli ascoltatori presenti a lasciarsi trasportare e coinvolgere dall’opera di Bach, non lasciandosi distrarre dai telefoni o dai propri pensieri ma provando ad entrare nella profondità delle note così sapientemente composte: “La musica è per tutti” sottolinea di nuovo Mazza, “ma bisogna trovare la strada per entrarci e la strada è stare lì, dentro quelle note, farsi accogliere dalla melodia”. In una società sempre frenetica e di corsa, l’invito a “stare”, cioè a fermarsi e sostare, a rimanere agganciati a quel momento presente, lasciandosi veramente coinvolgere da una musica che ha una sua sacralità, che è stata così importante e ha chiesto così tanto lavoro al suo compositore, ci sembra un invito essenziale e da accogliere.
Infatti, spiegando la sinfonia il Maestro Mazza ne parla paragonandola al Duomo di Milano, un’opera immensa e senza fine, ultimata da Bach nel 1749, nel penultimo anno della sua vita, avendo raccolto materiali durante tutta la sua esistenza, si può definire perciò l’opera di una vita intera. Il Maestro ha poi raccontato alcuni momenti salienti della vita e dell’opera di Bach per permettere agli ascoltatori di comprendere meglio anche lo scopo per cui la Messa era stata composta. La grandiosità e l’importanza dell’opera richiedono chiaramente molto più tempo per favorire un ascolto profondo e consapevole, perciò fondamentale sarà partecipare anche al secondo incontro nel quale il Maestro Mazza approfondirà e concludere il discorso iniziato nella prima serata.
C.F.
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