Consumo di suolo: a Casate + 19% tra il 2006 e il 2024
Il 5 dicembre ricorre la Giornata Mondiale del Suolo istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il consumo maggiore è avvenuto nell’ultimo secolo ma il fenomeno non si arresta nonostante gli allarmi. I terreni permeabili e vegetati aiutano a assorbire l’acqua piovana, regolare la temperatura, immagazzinare carbonio e migliorare la qualità dell’aria. Nel 2024 in Italia sono stati coperti da nuove superfici artificiali quasi 84 chilometri quadrati, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Con oltre 78 chilometri quadrati di consumo di suolo netto (poco più di 5 sono quelli restituiti alla natura) si tratta del valore più alto dell’ultimo decennio. Il consumo di suolo è ai massimi in Lombardia, Veneto e Campania. In dettaglio, al 2024 in 15 regioni risulta ormai consumato più del 5% di territorio, con massimi in Lombardia (12,22%), Veneto (11,86%) e Campania (10,61%).
La provincia di Lecco include comuni con la più alta cementificazione di Lombardia. Le tre tabelle riportano i dati della superficie di suolo consumato in ettari, in percentuale sulla superficie comunale e l’incremento di consumo avvenuto tra il 2006 e il 2024.

A guidare la non invidiabile classifica di consumo è ancora Molteno, comune da decenni tra i più urbanizzati di Lombardia. La superficie comunale è di 3 milioni e 120mila metri quadrati; di questi 1 milione a 444mila mq. è urbanizzato pari al 46.28%. Ma la corsa allo sviluppo tipica degli anni settanta-novanta non si è fermata: dal 2006 al 2024 la crescita è stata del 5.28%.
Alle spalle di Molteno troviamo Viganò, in teoria un bel paese collinare, in parte nel Parco, violentemente urbanizzato negli anni ottanta. L’indice di copertura del suolo è del 41.66%. Fortunatamente la crescita negli ultimi 18 anni si è quasi fermata con un + 1.79%.
Scorrendo la classifica della percentuale di consumo del suolo tra le città principali la prima è Merate, al quinto posto tra gli 84 comuni lecchesi. La seconda città della provincia denuncia un consumo di suolo del 35% circa con un incremento del 10.31% dal 2006 al 2024. Va ricordato che proprio nel 2006 è entrato in vigore il Prg e nel 2012 il primo PGT.
Il capoluogo si trova nella seconda metà della classifica con un indice di copertura del 17.83%
Casatenovo è al 25.14%, Calolziocorte al 32.70%, Oggiono al 29%.
La dinamica di crescita è forse la colonna più interessante, e più preoccupante dato che l’allarme sull’eccesso di consumo di suolo ormai suona da un ventennio. La classifica dello sviluppo incontrollato è aperta da Colico che, nel complesso, ha una superficie coperta pari al 10.40% dell’intera superficie comunale ma dal 2006 al 2024 l’indice di copertura è cresciuto del 23.39%.
Impressionanti gli indici di Casatenovo e Merate, rispettivamente del 19 e del 10.31%.
La media lecchese è del 12.20%.
CLICCA QUI per la classifica in base all'incremento in percentuale tra il 2006 e il 2024
CLICCA QUI per la classifica in base al suolo consumato in percentuale
CLICCA QUI per la classifica del consumo di suolo in ettari
La provincia di Lecco include comuni con la più alta cementificazione di Lombardia. Le tre tabelle riportano i dati della superficie di suolo consumato in ettari, in percentuale sulla superficie comunale e l’incremento di consumo avvenuto tra il 2006 e il 2024.

A guidare la non invidiabile classifica di consumo è ancora Molteno, comune da decenni tra i più urbanizzati di Lombardia. La superficie comunale è di 3 milioni e 120mila metri quadrati; di questi 1 milione a 444mila mq. è urbanizzato pari al 46.28%. Ma la corsa allo sviluppo tipica degli anni settanta-novanta non si è fermata: dal 2006 al 2024 la crescita è stata del 5.28%.
Alle spalle di Molteno troviamo Viganò, in teoria un bel paese collinare, in parte nel Parco, violentemente urbanizzato negli anni ottanta. L’indice di copertura del suolo è del 41.66%. Fortunatamente la crescita negli ultimi 18 anni si è quasi fermata con un + 1.79%.
Scorrendo la classifica della percentuale di consumo del suolo tra le città principali la prima è Merate, al quinto posto tra gli 84 comuni lecchesi. La seconda città della provincia denuncia un consumo di suolo del 35% circa con un incremento del 10.31% dal 2006 al 2024. Va ricordato che proprio nel 2006 è entrato in vigore il Prg e nel 2012 il primo PGT.
Il capoluogo si trova nella seconda metà della classifica con un indice di copertura del 17.83%
Casatenovo è al 25.14%, Calolziocorte al 32.70%, Oggiono al 29%.
La dinamica di crescita è forse la colonna più interessante, e più preoccupante dato che l’allarme sull’eccesso di consumo di suolo ormai suona da un ventennio. La classifica dello sviluppo incontrollato è aperta da Colico che, nel complesso, ha una superficie coperta pari al 10.40% dell’intera superficie comunale ma dal 2006 al 2024 l’indice di copertura è cresciuto del 23.39%.
Impressionanti gli indici di Casatenovo e Merate, rispettivamente del 19 e del 10.31%.
La media lecchese è del 12.20%.
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E.Ma.














