Oggiono: restyling concluso per il Monumento ai Caduti
Il Monumento ai Caduti di Oggiono è tornato a mostrarsi alla città quest'oggi, sabato 6 dicembre, dopo mesi di lavori. Un restauro atteso, partecipato e seguito con curiosità dalla comunità, che stamani ha potuto finalmente ammirare il nuovo volto di uno dei simboli più riconoscibili della città.

''La salvaguardia di questo bene storico e culturale - ha spiegato al pubblico l’assessore alla Cultura, Giovanni Corti - presenta un duplice scopo. Il primo riguarda la conservazione del monumento così come è giunto fino a noi, bloccando tempestivamente il rapido avanzamento del degrado. Il secondo obiettivo è quello di donare maggiore bellezza e decoro. È utile ricordare che il materiale utilizzato è la pietra arenaria molera, che tende a subire gli effetti degli agenti atmosferici. Per questa ragione ciò che riconsegneremo oggi alla cittadinanza non è un risultato definitivo: deve rappresentare un invito per le future amministrazioni a garantire una corretta manutenzione, accompagnata da interventi mirati e puntuali. Concludo con l’auspicio che chiunque si avvicinerà al monumento saprà guardarlo con occhi nuovi, non solo per godere della sua bellezza. Spero che trasmetta l’importanza di onorare i Caduti per rispetto, ma soprattutto come opportunità per riflettere sui valori che hanno reso possibile la costruzione di un’Italia unita e libera''.


A entrare nel dettaglio dell’intervento sono state le restauratrici Annalisa Bonfanti ed Elisa Figus, che hanno descritto così l’impegno degli ultimi mesi: ''L’intervento ha preso vita a luglio ed è giunto ufficialmente al termine il 5 dicembre. In particolare, siamo abilitate in restauri di superfici murarie e stucchi. Da dieci anni ci occupiamo insieme di interventi su beni culturali. Questo, in particolare, è stato un lavoro sfidante, abbastanza complesso anche per lo stato di degrado in cui versava il monumento. I lavori sono stati seguiti dalla Soprintendenza per la Tutela dei Beni Culturali delle province di Lecco, Como, Varese e Sondrio. Ci teniamo a sottolineare il grande piacere provato nel vedere avvicinarsi al monumento, ancora in fase di restauro, tante persone interessate all’andamento del nostro lavoro''.


Un ringraziamento sincero per il lavoro svolto e per la vicinanza delle autorità locali è arrivato anche dal sindaco di Oggiono, Chiara Narciso: ''Vorrei dedicare un momento ai ringraziamenti: in particolare al prefetto Paolo Ponta, al capitano dei Carabinieri Giovanni Casamassima, al luogotenente Nicolino Ombrosi e al consigliere comunale e provinciale Alessandro Negri. Ringrazio anche la dirigente della scuola secondaria di primo grado, Piera Montella, accompagnata da Mattia Montanelli, sindaco dei ragazzi, e dai consiglieri del Consiglio comunale dei ragazzi. Includo la professoressa Sara Casagranda, che da tanti anni guida gli studenti con grande impegno ed è sempre proattiva in questo genere di iniziative''.


''Importante - ha aggiunto Narciso - anche la presenza dei rappresentanti dell’ANC di Oggiono, del gruppo di Protezione Civile e del consigliere regionale Gian Mario Fragomeli. A rendere questa occasione ancora più partecipata è la presenza dei colleghi sindaci dei comuni limitrofi. Sono molto contenta e orgogliosa della partecipazione delle numerose associazioni, tra cui gli Alpini di Oggiono e di Ello, con cui collaboriamo costantemente''.


Giunti in Piazza Manzoni per la riconsegna ufficiale, ha preso la parola anche il sindaco dei ragazzi, Mattia Montanelli, che ha presentato un testo biografico per raccontare il punto di vista delle nuove generazioni.


''Questa è la storia di Marco, un ragazzo come me che passa ogni giorno davanti al Monumento ai Caduti e ne osserva il deterioramento: la pietra scura, le scritte coperte dalla patina, le crepe e le scaglie che si staccano. Quando iniziano i lavori segue con curiosità ciò che accade dietro l’impalcatura. A poco a poco vede riapparire i colori, le superfici pulite, le lettere finalmente leggibili. Alla fine del restauro comprende che non si è trattato solo di pulire il monumento, ma di ridargli dignità e permettere alla città di ritrovare un luogo della memoria bello e chiaro, di cui essere fieri'' le parole del giovanissimo alunno.


Con il restauro appena concluso, il Monumento ai Caduti torna a essere non solo un simbolo storico, ma anche uno spazio di riflessione e bellezza. Un invito, per le generazioni di oggi e di domani, a custodire la memoria come bene comune.


L’amministrazione comunale ha colto l'occasione per invitare la cittadinanza a un incontro di approfondimento mercoledì 17 dicembre alle 21 in sala consiliare: un momento prezioso per dialogare con le restauratrici e scoprire nel dettaglio le fasi del restauro.

''La salvaguardia di questo bene storico e culturale - ha spiegato al pubblico l’assessore alla Cultura, Giovanni Corti - presenta un duplice scopo. Il primo riguarda la conservazione del monumento così come è giunto fino a noi, bloccando tempestivamente il rapido avanzamento del degrado. Il secondo obiettivo è quello di donare maggiore bellezza e decoro. È utile ricordare che il materiale utilizzato è la pietra arenaria molera, che tende a subire gli effetti degli agenti atmosferici. Per questa ragione ciò che riconsegneremo oggi alla cittadinanza non è un risultato definitivo: deve rappresentare un invito per le future amministrazioni a garantire una corretta manutenzione, accompagnata da interventi mirati e puntuali. Concludo con l’auspicio che chiunque si avvicinerà al monumento saprà guardarlo con occhi nuovi, non solo per godere della sua bellezza. Spero che trasmetta l’importanza di onorare i Caduti per rispetto, ma soprattutto come opportunità per riflettere sui valori che hanno reso possibile la costruzione di un’Italia unita e libera''.


L'assessore Giovanni Corti
A entrare nel dettaglio dell’intervento sono state le restauratrici Annalisa Bonfanti ed Elisa Figus, che hanno descritto così l’impegno degli ultimi mesi: ''L’intervento ha preso vita a luglio ed è giunto ufficialmente al termine il 5 dicembre. In particolare, siamo abilitate in restauri di superfici murarie e stucchi. Da dieci anni ci occupiamo insieme di interventi su beni culturali. Questo, in particolare, è stato un lavoro sfidante, abbastanza complesso anche per lo stato di degrado in cui versava il monumento. I lavori sono stati seguiti dalla Soprintendenza per la Tutela dei Beni Culturali delle province di Lecco, Como, Varese e Sondrio. Ci teniamo a sottolineare il grande piacere provato nel vedere avvicinarsi al monumento, ancora in fase di restauro, tante persone interessate all’andamento del nostro lavoro''.


Le restauratrici Annalisa Bonfanti ed Elisa Figus
Un ringraziamento sincero per il lavoro svolto e per la vicinanza delle autorità locali è arrivato anche dal sindaco di Oggiono, Chiara Narciso: ''Vorrei dedicare un momento ai ringraziamenti: in particolare al prefetto Paolo Ponta, al capitano dei Carabinieri Giovanni Casamassima, al luogotenente Nicolino Ombrosi e al consigliere comunale e provinciale Alessandro Negri. Ringrazio anche la dirigente della scuola secondaria di primo grado, Piera Montella, accompagnata da Mattia Montanelli, sindaco dei ragazzi, e dai consiglieri del Consiglio comunale dei ragazzi. Includo la professoressa Sara Casagranda, che da tanti anni guida gli studenti con grande impegno ed è sempre proattiva in questo genere di iniziative''.


''Importante - ha aggiunto Narciso - anche la presenza dei rappresentanti dell’ANC di Oggiono, del gruppo di Protezione Civile e del consigliere regionale Gian Mario Fragomeli. A rendere questa occasione ancora più partecipata è la presenza dei colleghi sindaci dei comuni limitrofi. Sono molto contenta e orgogliosa della partecipazione delle numerose associazioni, tra cui gli Alpini di Oggiono e di Ello, con cui collaboriamo costantemente''.


Il prefetto di Lecco Paolo Ponta accanto al sindaco Chiara Narciso
Giunti in Piazza Manzoni per la riconsegna ufficiale, ha preso la parola anche il sindaco dei ragazzi, Mattia Montanelli, che ha presentato un testo biografico per raccontare il punto di vista delle nuove generazioni.


''Questa è la storia di Marco, un ragazzo come me che passa ogni giorno davanti al Monumento ai Caduti e ne osserva il deterioramento: la pietra scura, le scritte coperte dalla patina, le crepe e le scaglie che si staccano. Quando iniziano i lavori segue con curiosità ciò che accade dietro l’impalcatura. A poco a poco vede riapparire i colori, le superfici pulite, le lettere finalmente leggibili. Alla fine del restauro comprende che non si è trattato solo di pulire il monumento, ma di ridargli dignità e permettere alla città di ritrovare un luogo della memoria bello e chiaro, di cui essere fieri'' le parole del giovanissimo alunno.


Il sindaco dei ragazzi Mattia Montanelli
Con il restauro appena concluso, il Monumento ai Caduti torna a essere non solo un simbolo storico, ma anche uno spazio di riflessione e bellezza. Un invito, per le generazioni di oggi e di domani, a custodire la memoria come bene comune.


Il sindaco dei ragazzi con la dirigente del comprensivo di Oggiono, Pierina Montella
L’amministrazione comunale ha colto l'occasione per invitare la cittadinanza a un incontro di approfondimento mercoledì 17 dicembre alle 21 in sala consiliare: un momento prezioso per dialogare con le restauratrici e scoprire nel dettaglio le fasi del restauro.
V.I.














