Casatenovo: nuova scuola media e chiusura della primaria di Crotta nel consiglio comunale 'con la parola' al pubblico

Probabilmente i genitori che martedì 9 dicembre hanno preso parte al consiglio comunale aperto per affrontare a 360 gradi il tema della scuola, sono tornati a casa senza (tutte) le risposte che speravano. Certo però, quella fornita ieri sera su sollecitazione del gruppo di minoranza, è stata una preziosa opportunità per fare il punto su tutta una serie di questioni. Il sindaco Filippo Galbiati ha infatti dato risposta alle domande che l'opposizione aveva posto preliminarmente all'incontro.
''Più se ne parla, più rispondiamo al nostro ruolo di consiglieri comunali'' ha detto Angelo Perego di CasateSi ringraziando il primo cittadino per la disponibilità dimostrata ed il numeroso pubblico intervenuto, perlopiù composto da genitori dei giovani studenti casatesi e da qualche ''affezionato'' delle sedute consiliari.
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''Speriamo possa essere una serata utile per tutti'' ha detto il capogruppo di minoranza, mentre Francesco Sironi dall'altra parte ha precisato come il consiglio aperto di ieri sera arrivasse al termine di un percorso di partecipazione durante il quale erano già stati sviscerati molti dei punti oggetto della serata. ''Ne abbiamo parlato durante le assemblee di frazione o al tavolo di lavoro per la riorganizzazione dei plessi di capoluogo'' ha precisato il capogruppo di PAC, precisando che il consiglio non avrebbe sviscerato argomenti attinenti l'aspetto didattico, in capo all'istituto comprensivo.
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L'intervento del sindaco Filippo Galbiati

E' toccato dunque al sindaco Galbiati prendere la parola, partendo dal tema più spinoso: il cantiere per la nuova scuola media. Il primo cittadino ha ripercorso la vicenda sin dagli albori, quando sindaco era Antonio Colombo e lui, in qualità di assessore all'urbanistica, si era parecchio speso per individuare un'area che potesse ospitare il nuovo edificio scolastico in sostituzione di quello attuale, decisamente vetusto e non più in linea con le esigenze di alunni ed insegnanti.
''Casatenovo ha bisogno di una nuova scuola e noi dobbiamo portarla a termine con serietà e onestà'' ha esordito Galbiati, senza nascondere che forse questo desiderio rincorso con grande sforzo dalle ultime Amministrazioni succedutesi si sia poi rivelato ''una ambizione eccessiva per il paese''. ''A volte mi sostiene il fatto di aver avuto il coraggio politico, ma riconosco di non avercela fatta'' ha aggiunto, chiedendo nuovamente il contributo di tutti nell'affrontare questa partita complessa.
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Il sindaco casatese ha infatti ripercorso tutti i passaggi espletati, molti dei quali in salita: dal concorso di idee commissionato, ai ricorsi al TAR, passando per i problemi con la società che si era aggiudicata l'intervento. Eppure una nuova scuola era necessaria e su questo punto l'amministratore ha ribadito la propria convinzione: ''in passato il nostro paese è stato il motore di tante cose, ma secondo me siamo rimasti al palo su alcuni servizi sui quali altri comuni ha fatto passi più avanti come ad esempio sul centro sportivo. La scuola era un tema sul quale era necessario agire con ambizione: gli ultimi plessi risalivano agli anni Settanta. Noi abbiamo dato lettura di questo bisogno, con un coraggio forse eccessivo. Non nascondo le difficoltà che ci sono state e chiedo il contributo di tutti coloro che siedono a questo tavolo'' ha aggiunto, ricordando il quadro fortemente mutato negli ultimi anni e che ha completamente ribaltato anche l'aspetto economico connesso all'intervento. 
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La nuova scuola potrà accogliere fino a 450 alunni, sarà dotata di accessi indipendenti per mettere gli spazi a disposizione della comunità; dal punto di vista energetico sarà all'avanguardia con fotovoltaico, pompe di calore e tanto altro. Proprio per questi aspetti avenieristici, il costo dell'opera – già alto in origine – è lievitato a dismisura. Se inizialmente si ipotizzava una spesa complessiva di 9 milioni di euro (per i tre lotti previsti), oggi quella cifra è salita a 13 milioni di euro, a causa del rincaro dei prezzi del materiale e di molte altre circostanze legate al post Covid. Il Comune ha messo sul piatto risorse proprie, ha ottenuto un esiguo (54mila euro) ristoro da parte del Governo, ha contratto un mutuo, ma ad oggi mancano ancora parecchie risorse.
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I consiglieri del gruppo di minoranza CasateSi

Il lotto 1 è pressochè ultimato e oggi attende il collaudo ma il cantiere è fermo in attesa di finanziare la restante parte dei lavori. Per questo l'Amministrazione sta puntando al bando GSE grazie al quale si potrebbero ottenere le risorse necessarie; per poter candidare e validare il progetto però, è stato necessario stanziare ulteriori risorse per alcune modifiche ritenute imprescindibili. 
''E se non ci sarà questa fonte di finanziamento? Abbiamo dei mutui in chiusura e speriamo di recuperare ulteriori risorse'' ha aggiunto Galbiati, ricordando anche i rapporti non semplici con l'impresa appaltatrice. ''In queste settimane sono stati chiusi gli accordi economici e c'è un'intesa: riconosceremo loro 50mila euro: seguirà il collaudo statico e quello tecnico/amministrativo dei lavori relativi al lotto 1. Per ora – ha aggiunto Galbiati - la struttura non presenta problemi di ammaloramento, al netto di qualche infiltrazione registrata''.
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Sul fronte riorganizzazione dei plessi della primaria di Capoluogo, con la scelta di chiudere la scuola di Crotta, Galbiati ha parlato di ''confronto lungo''. ''Abbiamo atteso il via libera della dirigenza la prima settimana di settembre e d'intesa inviato una lettera per un parere al consiglio di istituto. Solo una volta che tutti erano stati informati, docenti, genitori, consiglieri comunali, abbiamo redatto la delibera e inviato il comunicato stampa. Personalmente ero sereno perchè avevo incontrato e informato tutti'' ha precisato il sindaco rispetto alla polemica sulla mancata comunicazione alle famiglie.
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''E' nata una discussione ampia con critiche giuste per un passaggio che forse è stato accelerato e non troppo partecipato. Noi comunque abbiamo deciso di riorganizzare le aree esterne della scuola di Via Giovenzana, mettendo le risorse a bilancio. Servono però i tempi di progettazione e realizzazione: il nostro obiettivo è che possa essere pronto entro settembre. Ora stiamo lavorando al tema dei trasporti con tutti gli organismi deputati, avviando magari una nuova linea Piedibus. L'ipotesi sulla mensa invece, è quella di organizzarla su due turni, mentre ci confronteremo con la scuola anche per il tema degli accessi, con percorsi differenziati a seconda del tempo scolastico''.
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Per quanto riguarda il futuro degli attuali plessi di Crotta – primaria e medie - nella variante al PGT recentemente avviata si prende in esame questo tema: ''si può ragionare e capire quale potrebbe esserne il futuro per valorizzare o mettere in vendita l'area. Discuteremo insieme sul da farsi''.
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Al termine del lungo intervento del sindaco, Angelo Perego di CasateSì ha espresso alcune considerazioni: ''nel nostro paese le scuole generano ogni anno una serie di interventi di manutenzione con costi elevati perchè si tratta di strutture vecchie ed energivore. Per noi la scelta della nuova media è stata lungimirante: abbiamo voluto fortemente questa serata perchè ci siamo accorti molti non conoscevano il progetto. Si tratta di una struttura davvero bella, con 18 aule, l'investimento più grosso di questo Comune. Dobbiamo crederci tutti e riuscire a terminarla il prima possibile per mandare i nostri figli in quel plesso. Purtroppo i 9 milioni di investimento iniziale ci potevano anche stare, ma poi la cifra è aumentata e ora mancano le risorse. Non è un aspetto semplice, ce ne rendiamo conto'' ha aggiunto Perego, snocciolando poi altri numeri. ''Nel 2019 sono nati 114 bambini di cui solo 89 iscritti nelle nostre scuole. Il calo delle nascite ridurrà ulteriormente questo dato: dove arriveremo? Dobbiamo prendere atto che il tema va affrontato, anche nelle frazioni''.
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Sul finire dell'incontro la parola è passata ai genitori: in quattro hanno preso la parola. Attraverso i loro interventi hanno chiesto rassicurazioni sull'attuale scuola media dopo il crollo della copertura dell'auditorium avvenuta lo scorso anno. ''Abbiamo la certezza che un evento del genere non possa accadere? Quanto l'edificio è sicuro? Sono previste verifiche periodiche? Le macerie per quanto dovranno stare lì?''.
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Uno dei genitori intervenuti

Critiche sono state nuovamente espresse in merito alla scelta di chiudere Crotta e sull'aspetto della comunicazione: ''le famiglie non sono mai state considerate da nessuno, l'abbiamo saputo prima dai giornali e poi dai canali ufficiali, invece dovevamo essere i primi. Una cosa tanto straordinaria doveva essere condivisa da subito per affrontare il cambiamento con partecipazione, la scuola di Giovenzana non ci appare adeguata''.
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Il gruppo di maggioranza PAC

Altre mamme hanno puntato il dito contro il tema delle manutenzioni ordinarie, soprattutto dell'attuale scuola media fra tapparelle rotte, problemi di riscaldamento e tanto altro, chiedendo altresì rassicurazioni sui servizi che dovranno essere garantiti agli alunni che oggi frequentano la primaria di Crotta e che dal prossimo anno passeranno al plesso di Via Giovenzana. Fra le maggiori criticità emerse, anche il tema della viabilità.
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La lunga serata si è chiusa con le risposte fornite dal sindaco: dall'attuale scuola media ad esempio, le macerie non potranno essere spostate sino a quanto l'auditorium resterà sotto sequestro. ''C'è ancora un'indagine in corso e non possiamo che attendere le risultanze della magistratura'' ha detto Galbiati, ben consapevole di quanto la mancanza di uno spazio del genere possa essere importante per l'attività scolastica.
''Magari possiamo aggiornare i genitori dei bambini della primaria di Crotta fra qualche settimana, fornendo le risposte che cercano'' la proposta di Angelo Perego che, insieme alle considerazioni espresse dalla collega Chiara Caspani e con l'appello di Alessio Cabello di poter visitare il cantiere della nuova scuola media, hanno chiuso il consiglio comunale, non prima che Gaetano Caldirola della maggioranza lanciasse un appello alle famiglie per sostenere il Piedibus e dare una ulteriore alternativa al trasporto scolastico in vista della riorganizzazione dei plessi.
G.C.
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