Cassago chiama Chernobyl: in partenza per l'Ucraina un tir carico di aiuti
La raccolta ha preso il via da qualche settimana fa, ma il tir ormai è carico ed in partenza. Non cessa, da parte di Cassago chiama Chernobyl, l'attenzione all'Ucraina, flagellata da un conflitto che non sembra conoscere una fine. L'associazione capitanata da Armando Crippa ha promosso una iniziativa per donare generi alimentari e più in generale, aiuti umanitari, che saranno spediti proprio in questi giorni al popolo amico.

''Abbiamo coinvolto in questa iniziativa la nostra ormai consolidata rete di solidarietà e alcuni comuni che si sono resi disponibili, come Lomagna e Ponte Lambro che spontaneamente hanno voluto contribuire alla raccolta, specialmente con alimenti. Ad ottobre – ci ha spiegato il cassaghese – siamo stati nei supermercati Iperal a Civate e MD a La Valletta Brianza ottenendo un buon riscontro da parte di chi, presente per fare la spesa, ci ha dato una mano''.
Crippa ha voluto ringraziare le associazioni Abbraccio e Solidarietà di Nerviano (Milano), il Comitato Accoglienza Bambini di Chernobyl di Cerro Maggiore (Milano), Insieme – Rasom Odv di Rogno (Bergamo) per il contributo, nonchè Regala un Sorriso di Desio (Monza e Brianza) che ha contribuito all'iniziativa acquistando oltre 10 quintali di alimentari. Infine un pensiero colmo di riconoscenza è stato rivolto ai cittadini che spontaneamente hanno portato gli aiuti nei due punti di raccolta di Lecco e La Valletta Brianza.

''Il materiale- ha aggiunto il presidente Crippa - è stato poi preparato e imballato presso il deposito messo a disposizione dall'amico Santino a Valmadrera, per un totale di oltre 13 tonnellate''.
Il tir carico di aiuti umanitari e alimenti vuole essere un piccolo ma significativo contributo da parte dell'associazione, in vista del Natale, agli amici ucraini della regione di Chernihiv.
''Cercheremo di non far mancare la nostra solidarietà e di dimostrare ancora una volta che non saranno lasciati soli, nella speranza che si giunga presto ad una giusta e duratura pace'' ha proseguito il volontario.

Restano comunque giorni di incertezza e di preoccupazione per il destino dell’Ucraina. ''Putin da una parte sta intensificando i bombardamenti nelle città, provocando morte e distruzione tra i civili, non solo a Kiev ma anche nelle città lontane dal fronte del Donbass, come Leopoli vicina al confine Polacco e nella regione di Chernihiv, danneggiando perfino il sarcofago costruito per la protezione di fuoriuscita di materiale radioattivo dal reattore nr.4 di Chernobyl'' ha asserito Crippa, evidenziando il ''totale silenzio di Trump che anzi, sembra infastidito rispetto alla difesa dell'Ucraina che punta a resistere, non accettando le sue condizioni che sembravano essere più una resa nei confronti della Russia che una vera proposta di pace dal Paese che l'ha aggredita''.

''Abbiamo coinvolto in questa iniziativa la nostra ormai consolidata rete di solidarietà e alcuni comuni che si sono resi disponibili, come Lomagna e Ponte Lambro che spontaneamente hanno voluto contribuire alla raccolta, specialmente con alimenti. Ad ottobre – ci ha spiegato il cassaghese – siamo stati nei supermercati Iperal a Civate e MD a La Valletta Brianza ottenendo un buon riscontro da parte di chi, presente per fare la spesa, ci ha dato una mano''.
Crippa ha voluto ringraziare le associazioni Abbraccio e Solidarietà di Nerviano (Milano), il Comitato Accoglienza Bambini di Chernobyl di Cerro Maggiore (Milano), Insieme – Rasom Odv di Rogno (Bergamo) per il contributo, nonchè Regala un Sorriso di Desio (Monza e Brianza) che ha contribuito all'iniziativa acquistando oltre 10 quintali di alimentari. Infine un pensiero colmo di riconoscenza è stato rivolto ai cittadini che spontaneamente hanno portato gli aiuti nei due punti di raccolta di Lecco e La Valletta Brianza.

''Il materiale- ha aggiunto il presidente Crippa - è stato poi preparato e imballato presso il deposito messo a disposizione dall'amico Santino a Valmadrera, per un totale di oltre 13 tonnellate''.
Il tir carico di aiuti umanitari e alimenti vuole essere un piccolo ma significativo contributo da parte dell'associazione, in vista del Natale, agli amici ucraini della regione di Chernihiv.
''Cercheremo di non far mancare la nostra solidarietà e di dimostrare ancora una volta che non saranno lasciati soli, nella speranza che si giunga presto ad una giusta e duratura pace'' ha proseguito il volontario.

Restano comunque giorni di incertezza e di preoccupazione per il destino dell’Ucraina. ''Putin da una parte sta intensificando i bombardamenti nelle città, provocando morte e distruzione tra i civili, non solo a Kiev ma anche nelle città lontane dal fronte del Donbass, come Leopoli vicina al confine Polacco e nella regione di Chernihiv, danneggiando perfino il sarcofago costruito per la protezione di fuoriuscita di materiale radioattivo dal reattore nr.4 di Chernobyl'' ha asserito Crippa, evidenziando il ''totale silenzio di Trump che anzi, sembra infastidito rispetto alla difesa dell'Ucraina che punta a resistere, non accettando le sue condizioni che sembravano essere più una resa nei confronti della Russia che una vera proposta di pace dal Paese che l'ha aggredita''.
G.C.














