Valaperta: all'asilo uno spettacolo all'insegna dell'inclusione con il CSE

Quando l’inclusione incontra la narrazione, nascono pomeriggi magici capaci di scaldare il cuore di un’intera comunità. È quanto accaduto lo scorso venerdì 12 dicembre presso la Scuola dell’Infanzia Statale di Valaperta, dove i bambini, la dirigente, gli insegnanti e i genitori hanno accolto un evento speciale: "Il Natale delle Pulcette".
L'iniziativa si inserisce nel più ampio Progetto ALL (Attività, Luoghi, Legami), finanziato dal bando Sprint- Lombardia Insieme di Regione Lombardia.
Il progetto vede come capofila l’Azienda Speciale Retesalute e la Cooperativa Sociale La Vecchia Quercia come partner attivo nella promozione di interventi di empowerment per famiglie con figli dagli 3 ai 18 anni.
L'obiettivo di ALL è chiaro: costruire ponti, abbattere barriere e riscoprire il valore della condivisione sociale nei luoghi della quotidianità.
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Protagoniste del pomeriggio sono state le persone con disabilità e gli educatori del Centro Socio Educativo (CSE) di Casatenovo della cooperativa sociale La Vecchia Quercia che, attraverso l'antica tecnica giapponese del Kamishibai (un teatro d'immagini che scorrono in una valigetta di legno), hanno dato vita a una narrazione delicata e coinvolgente. L’evento, realizzato in stretta collaborazione con le volontarie dell’Angolo Lettura, ha saputo catturare l'attenzione dei più piccoli, trasportandoli in un mondo di fantasia e leggerezza.
"C’è stata una bellissima accoglienza da parte della scuola" spiegano gli organizzatori "un momento di festa vera, culminato in una performance che ha visto tutti i partecipanti ricevere il simbolico 'fiocco di neve delle pulcette', un gesto che ha unito generazioni e realtà diverse''.
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L’appuntamento di venerdì fa parte del ciclo "Genitori si diventa! Occasioni di relazione” una serie di attività pensate per sostenere il ruolo educativo delle famiglie attraverso l'esperienza diretta e il gioco condiviso.
Con il "Natale delle Pulcette", Casatenovo dimostra ancora una volta che l’integrazione non è solo un concetto teorico, ma un’esperienza fatta di sguardi, racconti e fiocchi di neve che volano tra le mani di tutti.
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