Oggiono: alla presenza di un ospite speciale il Bachelet premia le sue ''eccellenze''

Nella mattinata di sabato 20 dicembre l’Istituto di Istruzione Superiore Bachelet di Oggiono ha dato spazio alle sue eccellenze. Un momento di condivisione, riconoscenza e ispirazione ha animato infatti il Palabachelet, luogo scelto per accogliere anche famiglie, istituzioni e un ospite d'eccezione.
In questo clima di gioia e soddisfazione, l'incontro ha rappresentato non solo un riconoscimento dei risultati raggiunti, ma anche un’importante opportunità di riflessione sul ruolo della scuola come spazio di dialogo, impegno e futuro.
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La dirigente Anna Panzeri e il professor Gianluca Alzati

''Ringrazio i genitori e gli ospiti per condividere insieme a noi un momento così importante per il nostro istituto'' ha esordito la dirigente scolastica Anna Panzeri. ''Questa cerimonia è un appuntamento che viviamo con orgoglio ed emozione, che organizziamo con cura perché custodisce la crescita dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Ci teniamo a ringraziare anche il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, per essere qui presente insieme all’assessore alla cultura, Giovanni Corti. Come si dice, per crescere i ragazzi ci vuole un intero villaggio, non solo la scuola. Ringrazio anche i genitori per il costante e quotidiano supporto ai vostri figli: il loro successo è anche frutto del vostro impegno e della vostra collaborazione con noi. Oggi lo riconosciamo con gratitudine. Un ringraziamento sentito è rivolto anche ai docenti che, con passione, accompagnano i nostri ragazzi, soprattutto nei momenti di fatica. Grazie a loro, le aule diventano luogo di scoperta e di futuro, motore del successo dei nostri studenti. Quindi, celebriamo il loro talento, alimentato di una comunità educativa che li sostiene e li ispira''.
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Dalle parole della dirigente emerge come questo scambio costruttivo reciproco tra giovani e comunità diventi la chiave per una educazione costruttiva. ''E' proprio in un contesto così ricco di significato - ha concluso Anna Panzeri - che abbiamo il piacere di accogliere il nostro ospite: Gianluca Alzati, scrittore e docente di lettere in una scuola secondaria di primo grado. Abbiamo deciso di invitarlo perché rappresenta una voce vicina ai giovani e alla loro formazione. Per noi è fonte di ispirazione perché è riuscito a costruire la sua carriera, intrecciando la dimensione educativa con quella narrativa con una sensibilità capace di parlare ai ragazzi con autenticità. Con questo linguaggio, quindi, Gianluca è riuscito ad affrontare temi cruciali per questa età, riportando aspetti del mondo e della vita quotidiana che toccano da vicino. Il filo comune delle sue opere è il desiderio di parlare a voi in modo autentico, nel tentativo di incoraggiarvi ad affacciarvi al mondo con curiosità e coraggio''.
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Le storie dell’autore stesso, infatti, ricordano l’unicità del percorso di ogni protagonista, in cui i ragazzi possono identificarsi. L’intreccio di ogni trama esorta a interpretare le difficoltà come opportunità, che valorizza la ricchezza interiore di ciascuno. La parola è poi stata lasciata al professore, che si è addentrato nel suo percorso formativo.
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''Vi ringrazio per l’invito - ha dichiarato il docente - e sono onorato di prendere parte alla cerimonia di premiazione. Vorrei parlare di me come scrittore, nonostante sia insegnante in una scuola vicina a voi. Vorrei raccontarvi questo lato della mia professione per mostrarvi come una persona, che non ha mai avuto nessun genere di vantaggio, sia riuscita a realizzare uno dei suoi obiettivi con impegno e passione. Grazie a questi due importanti valori sono riuscito a pubblicare quattordici libri. Prima di insegnare, in realtà, ho lavorato per cinque anni come educatore con persone con disabilità''.
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Nel corso del racconto della propria esperienza personale, l’autore ha mostrato che un percorso ricco di esperienze diverse porti a scoprire i propri interessi e le proprie risorse. ''Successivamente - ha concluso Alzati - ho tentato il concorso per accedere all’insegnamento. Così sono arrivato a Cassago, dove sono rimasto e continuo a insegnare da ventiquattro anni. Da quel momento, ho cominciato a scrivere: i miei primi romanzi sono una trilogia, ambientanti proprio a Cassago. Una particolarità delle mie opere è proprio la scelta di luoghi della Brianza come scenari della trama. In seguito, mi sono sperimentato in un libro di educazione civica, in collaborazione con un giurista, per poi concentrarmi su un’opera dedicata a Luciano Manara''.
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L’incontro con Gianluca Alzati ha lasciato un segno profondo, arricchendo la cerimonia con una testimonianza autentica di passione, impegno e perseveranza. Le sue parole hanno offerto agli studenti uno sguardo concreto su come i sogni possano trasformarsi in realtà, attraverso il lavoro e la dedizione. In un clima di festa e partecipazione, la cerimonia si è conclusa con la consegna di un piccolo premio agli studenti meritevoli dell’istituto, accolti dal caloroso affetto del pubblico che ha gremito la sala.
V.I.
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