Barzago: in scena la 14°edizione del presepe vivente
''Che il Natale rappresentato tocchi il nostro cuore e ci faccia vivere la gioia''. Con queste parole don Giovanni Colombo ha introdotto la quattordicesima edizione del Presepe Vivente di Barzago, una tradizione storica che ha coinvolto l’intera comunità nel pomeriggio e nella serata di sabato 20 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.

Gran parte della rappresentazione della Natività di quest'anno è stata pensata all’interno dell’edificio religioso: una circostanza inedita, dovuta sia alla necessità di ripararsi maggiormente dal freddo, sia a motivazioni sceniche. Infatti la narrazione ha alternato momenti di attualità, in cui una famiglia ha costruito un presepe di grandi dimensioni sull’altare, e l’apparizione dei rispettivi personaggi man mano inseriti.
Un’idea originale che ha permesso ad adulti e piccini di identificarsi con le figure della storia e di immergersi nell’atmosfera di un tempo.

Una melodia armoniosa e le voci delicate di un piccolo coro hanno accompagnato l’avanzamento dei protagonisti verso l’altare, oltre a rendere partecipi i presenti con canti rinomati adatti all’occasione e battiti di mani. I primi ad apparire sono stati Maria e Giuseppe, accostati da presenze angeliche e raggiunti poco dopo dai legionari romani che hanno letto l’ordine di censimento. È toccato poi ai numerosissimi pastori presentarsi sulla scena, i quali, insieme ai re magi, hanno seguito la stella cometa fino alla capanna.
Proprio da quel momento il presepe vivente e tutti in partecipanti si sono spostati all’esterno della chiesa, dove è stato allestito un riparo in legno per la sacra famiglia, illuminato dai lumini degli angeli e reso ancora più attivo dalla presenza di zampognari del gruppo folkloristico I Picétt del Grenta.

Intorno alla capanna tantissimi banchetti di pastori, artigiani e locandieri che hanno offerto diversi assaggi dolci e salati, hanno profumato l’aria con denso incenso e hanno scaldato gli animi con dell’ottimo vin brulè. Immancabili i Fabrizio’s Boy’s tra i responsabili dell’organizzazione, i quali invece hanno distribuito una fetta di pandoro o di panettone in pieno spirito natalizio.

''Sono stati tanti coloro che sono andati a Betlemme, oggi anche noi abbiamo rivissuto l’annuncio gioioso della nascita di Gesù e ci siamo uniti al loro cammino. Che stasera la luce del Natale ci vesti, che sia l’inizio di uno splendore che non abbia mai fine, che possiamo portare agli altri uomini la buona notizia'' ha concluso la serata il parroco, per poi ringraziare di cuore tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione della rappresentazione e nel rendere questo momento unico e speciale.

Gran parte della rappresentazione della Natività di quest'anno è stata pensata all’interno dell’edificio religioso: una circostanza inedita, dovuta sia alla necessità di ripararsi maggiormente dal freddo, sia a motivazioni sceniche. Infatti la narrazione ha alternato momenti di attualità, in cui una famiglia ha costruito un presepe di grandi dimensioni sull’altare, e l’apparizione dei rispettivi personaggi man mano inseriti.
Un’idea originale che ha permesso ad adulti e piccini di identificarsi con le figure della storia e di immergersi nell’atmosfera di un tempo.

Una melodia armoniosa e le voci delicate di un piccolo coro hanno accompagnato l’avanzamento dei protagonisti verso l’altare, oltre a rendere partecipi i presenti con canti rinomati adatti all’occasione e battiti di mani. I primi ad apparire sono stati Maria e Giuseppe, accostati da presenze angeliche e raggiunti poco dopo dai legionari romani che hanno letto l’ordine di censimento. È toccato poi ai numerosissimi pastori presentarsi sulla scena, i quali, insieme ai re magi, hanno seguito la stella cometa fino alla capanna.
Proprio da quel momento il presepe vivente e tutti in partecipanti si sono spostati all’esterno della chiesa, dove è stato allestito un riparo in legno per la sacra famiglia, illuminato dai lumini degli angeli e reso ancora più attivo dalla presenza di zampognari del gruppo folkloristico I Picétt del Grenta.

Intorno alla capanna tantissimi banchetti di pastori, artigiani e locandieri che hanno offerto diversi assaggi dolci e salati, hanno profumato l’aria con denso incenso e hanno scaldato gli animi con dell’ottimo vin brulè. Immancabili i Fabrizio’s Boy’s tra i responsabili dell’organizzazione, i quali invece hanno distribuito una fetta di pandoro o di panettone in pieno spirito natalizio.

''Sono stati tanti coloro che sono andati a Betlemme, oggi anche noi abbiamo rivissuto l’annuncio gioioso della nascita di Gesù e ci siamo uniti al loro cammino. Che stasera la luce del Natale ci vesti, che sia l’inizio di uno splendore che non abbia mai fine, che possiamo portare agli altri uomini la buona notizia'' ha concluso la serata il parroco, per poi ringraziare di cuore tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione della rappresentazione e nel rendere questo momento unico e speciale.
C.Fu.














