Sul presunto inquinamento del Lago di Pusiano

Gentile redazione,

in riferimento all’articolo pubblicato sul Lago di Pusiano e ai dati sui PFAS citati dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, ritengo utile introdurre alcuni elementi di contesto basati sulle normative vigenti, per evitare interpretazioni allarmistiche.

Penso che sia fondamentale rimarcare l'enorme differenza tra:

presenza di contaminanti ambientali, che merita monitoraggio e attenzione nel tempo e su cui posso concordare rispetto a quanto indicato dal Circolo ambientale "Ilaria Alpi";
e balneabilità del lago, che è regolata da parametri sanitari specifici e controlli effettuati da ATS Brianza durante la stagione estiva.
Consultando gli standard europei di qualità ambientale per il PFOS (Environmental Quality Standards – EQS), definiti a livello UE e pubblicati dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), con una concentrazione massima ammissibile di 36 ng/L per eventi puntuali (fonte: ECHA https://echa.europa.eu/environmental-quality-standards/-/legislationlist/substance/100.015.618)  

Anche considerando il valore più elevato riportato nel vostro articolo, le concentrazioni citate risultano inferiori agli standard ambientali europei, collocandosi quindi al di sotto delle soglie utilizzate per la valutazione dello stato chimico delle acque: circa 8 volte meno del massimo dichiarato e circa 14 volte meno del medio.

Quei dati meritano attenzione, ma non giustificano le conclusioni "allarmistiche" sulla normale fruibilità del lago: questo aspetto fondamentale non è stato minimamente affrontato nell'articolo che dal mio punto di vista risulta essere ingiustamente denigratorio nei confronti del lago di Pusiano.

Cordiali saluti,
Federico, frequentatore del Lago di Pusiano  
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.