Monticello: sulle balze torna il presepe in ferro illuminato
Tra le tante iniziative del Comune di Monticello per celebrare il Natale, quella sicuramente più di impatto è il presepe sulla collina che sta illuminando le notti del paese. Lo scenario è bellissimo: ci sono la natività, i pastori, le pecore e gli angeli. A completare il quadro, il campanile della chiesa di Sant’Agata.
Per ammirarlo si può andare sulla provinciale 51 o percorrere a piedi via Manzoni verso via Volta, ma il bellissimo presepe può essere osservato anche dai non monticellesi, da tutti coloro che transitano anche per caso su una delle arterie principali del territorio. Persone che abitano altrove e che ricevono un augurio di Natale davvero speciale.

È dal 2023 che il Comune allestisce il presepe sulle balze sottostanti la chiesa: un progetto già iniziato molto prima e che ha avuto uno scopo ben preciso, ricordare a tutti l’importanza del Natale. "Da diverso tempo avevamo l’intenzione di mettere un segno visibile della festa, in modo che tutti coloro che passano per Monticello lo potessero vedere; nel nostro paese ci sono delle balze bellissime sotto la chiesa che sono perfette per costruirci qualcosa. Abbiamo scelto di non partire subito con un grande allestimento, ma di farlo crescere anno dopo anno, come un piccolo tesoro di cui prenderci cura. Credo davvero che il presepe ci porti al cuore più autentico del Natale, al suo significato più profondo, parla sia ai credenti che ai non credenti; vedo la nascita di Gesù come un annuncio di pace, speranza e unità. Il Natale è riuscito ad attraversare i secoli e oggi più che mai ci interroga sulla nostra quotidianità: sappiamo fare spazio agli altri ed accoglierli? Sappiamo ascoltare? Siamo in grado di aprirci il cuore di luce? Ed è proprio questo messaggio legato al Natale che vorremmo trasmettere a coloro che lo ammireranno" ci ha spiegato il sindaco Alessandra Hofmann, che con tutto il gruppo di maggioranza ha voluto portare avanti l’iniziativa con l’idea di farla crescere anno dopo anno aggiungendo delle nuove figure.
Il presepe è tutto di matrice monticellese ed è stato costruito grazie alla cooperazione di molti cittadini che hanno voluto darsi da fare. Le figure in metallo sono state realizzate dall’artista e consigliere comunale Sergio Crippa che anno dopo anno ha dato vita a nuovi personaggi. Alla parte luminosa, invece, ha pensato Ernesto Motto, che ha installato il presepe sulla collina anche con l’aiuto di Roberto Gargarella ed Aldo Redaelli. Inizialmente c’era solo la natività con Maria e Giuseppe, una stella e una culla, poi nel 2024 è stato aggiunto un pastore con due pecore e da quest’anno sono stati realizzati un ulteriore pastore e due angeli. Così ogni Natale, approfittando della fantasia di Sergio Crippa, il presepe diventa sempre più popolato e luminoso.


"Il presepe non è un’abitudine vuota, ma un’identità, e noi delle nostre tradizioni dobbiamo essere fieri. Una tradizione è come una trama che tiene insieme le generazioni, non dobbiamo avere paura di sottolinearlo: quello che siamo è stato tramandato di generazione in generazione, nasce da radici profonde che parlano di lavoro, di fede e di chi siamo; il custodirle è un atto di rispetto verso noi stessi e soprattutto verso chi ci ha preceduto" ha proseguito il sindaco Alessandra Hofmann. "Per noi il Natale è natività, se ancora oggi ci ritroviamo per festeggiare il 25 dicembre è perché celebriamo l’arrivo di Gesù e non dobbiamo vergognarci di rimarcarlo. Fare il presepe non significa escludere gli altri come sostiene qualcuno, ma piuttosto ci dà la possibilità di accogliere tutti facendo sapere chi siamo, facendo loro conoscere le nostre tradizioni e la nostra identità. La scelta di non fare più il presepe ci fa rinnegare chi siamo. Il nostro, quindi, non è un semplice gesto, ma un modo di prenderci cura dei nostri simboli, di renderli vivi".
Il presepe di Monticello sarà visibile almeno fino all’Epifania.
Per ammirarlo si può andare sulla provinciale 51 o percorrere a piedi via Manzoni verso via Volta, ma il bellissimo presepe può essere osservato anche dai non monticellesi, da tutti coloro che transitano anche per caso su una delle arterie principali del territorio. Persone che abitano altrove e che ricevono un augurio di Natale davvero speciale.

È dal 2023 che il Comune allestisce il presepe sulle balze sottostanti la chiesa: un progetto già iniziato molto prima e che ha avuto uno scopo ben preciso, ricordare a tutti l’importanza del Natale. "Da diverso tempo avevamo l’intenzione di mettere un segno visibile della festa, in modo che tutti coloro che passano per Monticello lo potessero vedere; nel nostro paese ci sono delle balze bellissime sotto la chiesa che sono perfette per costruirci qualcosa. Abbiamo scelto di non partire subito con un grande allestimento, ma di farlo crescere anno dopo anno, come un piccolo tesoro di cui prenderci cura. Credo davvero che il presepe ci porti al cuore più autentico del Natale, al suo significato più profondo, parla sia ai credenti che ai non credenti; vedo la nascita di Gesù come un annuncio di pace, speranza e unità. Il Natale è riuscito ad attraversare i secoli e oggi più che mai ci interroga sulla nostra quotidianità: sappiamo fare spazio agli altri ed accoglierli? Sappiamo ascoltare? Siamo in grado di aprirci il cuore di luce? Ed è proprio questo messaggio legato al Natale che vorremmo trasmettere a coloro che lo ammireranno" ci ha spiegato il sindaco Alessandra Hofmann, che con tutto il gruppo di maggioranza ha voluto portare avanti l’iniziativa con l’idea di farla crescere anno dopo anno aggiungendo delle nuove figure.

La versione del 2023
Il presepe è tutto di matrice monticellese ed è stato costruito grazie alla cooperazione di molti cittadini che hanno voluto darsi da fare. Le figure in metallo sono state realizzate dall’artista e consigliere comunale Sergio Crippa che anno dopo anno ha dato vita a nuovi personaggi. Alla parte luminosa, invece, ha pensato Ernesto Motto, che ha installato il presepe sulla collina anche con l’aiuto di Roberto Gargarella ed Aldo Redaelli. Inizialmente c’era solo la natività con Maria e Giuseppe, una stella e una culla, poi nel 2024 è stato aggiunto un pastore con due pecore e da quest’anno sono stati realizzati un ulteriore pastore e due angeli. Così ogni Natale, approfittando della fantasia di Sergio Crippa, il presepe diventa sempre più popolato e luminoso.

Il presepe nel 2024

"Il presepe non è un’abitudine vuota, ma un’identità, e noi delle nostre tradizioni dobbiamo essere fieri. Una tradizione è come una trama che tiene insieme le generazioni, non dobbiamo avere paura di sottolinearlo: quello che siamo è stato tramandato di generazione in generazione, nasce da radici profonde che parlano di lavoro, di fede e di chi siamo; il custodirle è un atto di rispetto verso noi stessi e soprattutto verso chi ci ha preceduto" ha proseguito il sindaco Alessandra Hofmann. "Per noi il Natale è natività, se ancora oggi ci ritroviamo per festeggiare il 25 dicembre è perché celebriamo l’arrivo di Gesù e non dobbiamo vergognarci di rimarcarlo. Fare il presepe non significa escludere gli altri come sostiene qualcuno, ma piuttosto ci dà la possibilità di accogliere tutti facendo sapere chi siamo, facendo loro conoscere le nostre tradizioni e la nostra identità. La scelta di non fare più il presepe ci fa rinnegare chi siamo. Il nostro, quindi, non è un semplice gesto, ma un modo di prenderci cura dei nostri simboli, di renderli vivi".
Il presepe di Monticello sarà visibile almeno fino all’Epifania.
G.M.














