Costa: pensieri e riflessioni sul futuro del nostro pianeta
Uno sguardo diretto, critico e senza sconti sul futuro del pianeta. In questo intervento per la rubrica “A Voce Alta”, una giovane redattrice de “Il Gatto e la Volpe”, il giornalino della scuola media di Costa Masnaga, esamina il rapporto tra ambiente, responsabilità e generazioni.

Tra riflessioni critiche e provocatorie, l’autrice si interroga sul ruolo delle nuove generazioni di fronte alla crisi ambientale e alle contraddizioni degli adulti: tra conferenze, pannelli solari e macchine elettriche, spesso i grandi sembrano più concentrati su questioni politiche e conflitti che sul futuro del pianeta. Dalla raccolta differenziata ai lavoretti a contatto con la natura, passando per l’educazione alla sostenibilità, la ragazza evidenzia come anche piccoli gesti possano diventare strumenti di cambiamento. Il messaggio è chiaro: i giovani non sono solo il futuro, ma possono diventare protagonisti attivi nel tutelare l’ambiente, far sentire le proprie idee e trasformare la passione in azione concreta. Un appello sincero e urgente a prendersi cura della Terra, perché il pianeta è la loro casa, e meritano di difenderla.

Tra riflessioni critiche e provocatorie, l’autrice si interroga sul ruolo delle nuove generazioni di fronte alla crisi ambientale e alle contraddizioni degli adulti: tra conferenze, pannelli solari e macchine elettriche, spesso i grandi sembrano più concentrati su questioni politiche e conflitti che sul futuro del pianeta. Dalla raccolta differenziata ai lavoretti a contatto con la natura, passando per l’educazione alla sostenibilità, la ragazza evidenzia come anche piccoli gesti possano diventare strumenti di cambiamento. Il messaggio è chiaro: i giovani non sono solo il futuro, ma possono diventare protagonisti attivi nel tutelare l’ambiente, far sentire le proprie idee e trasformare la passione in azione concreta. Un appello sincero e urgente a prendersi cura della Terra, perché il pianeta è la loro casa, e meritano di difenderla.
I giovani possono davvero salvare il mondo?
Oggi si parla spesso di ambiente, sostenibilità, riciclaggio. Ma cosa si può fare davvero per il pianeta?
Beh, la risposta è sia semplice sia difficile. È complicato.
Partendo dalla raccolta differenziata, passando per il riutilizzo della spazzatura e infine arrivando ai lavoretti a contatto con la natura (perché, sì, secondo me anche quelli sono un modo di educare i piccoli al rispetto per l’ambiente) si possono dare idee a bambini, ragazzi e adulti per aiutare l’ambiente e provare a salvare il pianeta.
Secondo alcuni dati, la Terra ora è inquinata quanto all’inizio del secolo scorso, sì, esatto, siamo arrivati al livello di inquinamento di quanto le fabbriche avevano le ciminiere con colonne di fumo nere e dense come la pece. Ma i giovani possono davvero cambiale le cose? Secondo me, sì! I giovani sono il futuro del pianeta, gli adulti no.
A scuola si sta imparando come riciclare, avere cura dell’ambiente, capire che la situazione è grave. E gli adulti?
Gli adulti sono quelli che stanno pensando se bombardare uno Stato, stanno giudicando tutti gli immigrati arrivati in un Paese, come se questo fosse molto più importante dell’unico pianeta, ad oggi conosciuto, con forme di vita. Un applauso!
Ma ci sono delle grandi rivoluzioni per l’ambiente, no? I grandi si vantano che hanno installato i pannelli solari, che hanno la macchina elettrica, che fanno conferenze per decidere cosa fare per l’ambiente (tipo la COP30). A me viene da ridere! I pannelli solari vengono prodotti inquinando, le macchine elettriche si ricaricano con l’energia portata alle torrette (installate inquinando) inquinando. E le conferenze spesso non portano a nessun risultato concreto.
Io penso che si debba fare qualcosa di utile.
Prendiamo come esempio l’Agenda 2030, quell’anno avrebbe dovuto essere l’anno in cui il pianeta sarebbe stato finalmente in pace, sia dal punto di cista umanitario che ambientale. Sono passati undici anni, ne mancano solo quattro al 2030 e a che punto siamo? La Terra è ancora più inquinata!
E quindi, se gli adulti non riescono a migliorare il pianeta, chi può farlo?I giovani!
Ma a questo punto sorge un problema: come fanno i giovani a far sentire le proprie idee per l’ambiente al di fuori del proprio piccolo paesino di provincia? Ora sto per dire una cosa assurda, mai pensata prima e forse stupida ma… secondo me i ragazzi dovrebbero entrare in politica.
Sì, lo so, alcuni giovani d’oggi hanno in mente tutt’altro, ma se altri hanno idee da far sentire, perché no? Non voglio fare l’egocentrica, ma io sinceramente avrei tanto da dire ai potenti italiani.
Perché, diciamocelo, quella storia del: “tutti possiamo fare la nostra piccola parte” non convince.
Noi possiamo (e dobbiamo!) fare nel nostro piccolo qualcosa, certo, ma non basta.
I politici non capiscono che hanno in mano il potere per cambiare le cose e se ne stanno lì a litigare perché uno ha un pensiero diverso dal proprio! Pufh!
Alcuni ragazzi hanno poca sensibilità verso l’ambiente, è vero, ma personalmente mi sono avvicinata alla natura grazie a diversi fattori. In primo luogo sono state importanti le lezioni alle medie con la professoressa Carlini. Poi ho svolto attività a contatto con l’ambiente fin da piccola, come ricalcare le foglie in autunno, seccare i fiori in primavera, raccogliere conchiglie d’estate o giocare con la neve in inverno. Stare nella natura aiuta a sentirla più vicina. Fondamentale è stato imparare a trattare la natura come una sorella: da bambina mi prendevo cura del grande amareno nel mio giardino, gli preparavo “piatti”, gli parlavo e mi preoccupavo per la sua salute, considerandolo quasi una persona.
In conclusione il mio verdetto è che l’ambiente è importante, va aiutato e, dato che chi avrebbe molto potere per farlo pensa ad altro, serve qualcuno che lo faccia. I giovani devono tenere al pianeta perché è il loro futuro; quindi, devono far sentire la propria voce e cambiare le cose. E se qualcuno mai mi venisse a dire: «I giovani possono davvero salvare la Terra?», alzerei lo sguardo, accennerei un sorriso e direi: «Sì, i giovani non solo possono salvare il mondo, ma lo faranno!»
Caterina Galli















