Monticello: un presepe ed un murales invitano la comunità a pregare insieme per la Pace
Se sul finire del 2024, nel presepe allestito nella navata laterale della chiesa di Sant'Agata, era stata inserita una panchina rossa – simbolo della condanna alla violenza contro le donne – quest'anno la natività della Parrocchia di Monticello ''omaggia'' le vittime dei conflitti che stanno insanguinando il nostro pianeta.

Il presepe – realizzato con cura da un affiatato gruppo di volontari – è infatti ambientato in una terra devastata dalla distruzione.
Una terra che ricorda Gaza, ma ''rappresenta tante altre terre e tanti altri popoli'' come ci ha spiegato il parroco don Marco Crippa, ringraziando Angelo, Remo, Aldo e Gian Roberto che con cura hanno realizzato l'opera.

Una natività non convenzionale che ''vuole essere un modo per non dimenticare i conflitti in corso e tenere viva la speranza di Pace''. Sotto la rappresentazione, alcuni cartoncini colorati riportano le preghiere scritte dai bambini che frequentano l'attività pastorale in oratorio.
E sono proprio i più giovani gli autori di un'altra opera, realizzata - in occasione delle festività natalizie - a pochi passi dalla chiesa di Torrevilla: un murales davvero particolare.


''Facendo riferimento al concetto di "guerra a pezzi" di Papa Francesco, abbiamo chiesto ai bambini dell'iniziazione cristiana di informarsi con la loro famiglia sui conflitti in corso e di sceglierne uno per cui scrivere una preghiera ed impegnarsi a pregare per la Pace'' ci hanno spiegato dall'Oratorio. ''Il cartoncino che abbiamo distribuito loro per dare struttura a questa attività, prevedeva un'ultima parte da restituire alle catechiste o in parrocchia con la sagoma "vuota" della loro mano e una copia della preghiera stessa''.
Le sagome delle mani sono state utilizzate come stencil per il murales che è stato poi realizzato sul sagrato della chiesa di Torrevilla, mentre le preghiere sono quelle a cui facevamo riferimento prima, posizionate in prossimità del presepe allestito in Sant'Agata. Del resto il tema di entrambe le opere è la Pace, di cui c'è davvero un gran bisogno: in tante parti del mondo, ma anche nella quotidianità di ciascuno di noi.
Tornando al murales, una ragazza adolescente ha poi realizzato un video - che è stato condiviso coi bambini e le loro famiglie come ringraziamento per le loro belle preghiere - e la spiegazione dell'opera e dell'attività (clicca QUI per visualizzarla) a cui si accede tramite un QR posizionato sulla targa installata accanto al disegno.
In questo modo chi di passaggio, ha modo di imbattersi nell'opera, può comprendere meglio il significato della stessa, invocando magari - tramite una preghiera - la Pace.

Il presepe – realizzato con cura da un affiatato gruppo di volontari – è infatti ambientato in una terra devastata dalla distruzione.



Una natività non convenzionale che ''vuole essere un modo per non dimenticare i conflitti in corso e tenere viva la speranza di Pace''. Sotto la rappresentazione, alcuni cartoncini colorati riportano le preghiere scritte dai bambini che frequentano l'attività pastorale in oratorio.



''Facendo riferimento al concetto di "guerra a pezzi" di Papa Francesco, abbiamo chiesto ai bambini dell'iniziazione cristiana di informarsi con la loro famiglia sui conflitti in corso e di sceglierne uno per cui scrivere una preghiera ed impegnarsi a pregare per la Pace'' ci hanno spiegato dall'Oratorio. ''Il cartoncino che abbiamo distribuito loro per dare struttura a questa attività, prevedeva un'ultima parte da restituire alle catechiste o in parrocchia con la sagoma "vuota" della loro mano e una copia della preghiera stessa''.



G.C.














