Sirtori: Marco Scarfò, uno degli ultimi artisti del vetro e la sua passione per il volo e gli autogiri
Intraprendendo un viaggio alla ricerca dei mestieri di una volta, quelli artigianali che si vanno via via estinguendo, ci siamo imbattuti nel laboratorio di vetrate artistiche di Marco Scarfò situato in Via Risorgimento a Sirtori.
Residente in paese da parecchi anni, l'artista ci ha spiegato come la sua passione per il vetro sia nata in lui una decina di anni fa quando, dopo aver trascorso alcuni anni lavorando come grafico pubblicitario, ha deciso di dare una svolta alla propria vita, cimentandosi nella creazione di vetrate artistiche. "Ho iniziato a fare questo lavoro nel 1995 - ci ha spiegato Scarfò - inizialmente con l'aiuto di mio padre, poi da solo. Provenendo da una famiglia con l'arte nel sangue, visto che sia i miei genitori che mia sorella sono stati pittori, mi definisco un creativo per natura, sempre alla ricerca di nuove forme da sperimentare. Dopo aver chiacchierato con Sante Pizzol, anche lui impiegato in questo settore, ho deciso di dedicarmi a questa attività ".
Marco Scarfò ci ha spiegato di essersi approcciato a quest'arte inizialmente da autodidatta ma che in seguito, ha preso notevole confidenza con vetri e colori, tanto da essere l'unico artigiano a realizzare vetrate avvalendosi dell'antica tecnica "tubage", risalente addirittura ai primi anni del Novecento. "Si tratta di un metodo di lavorazione che durò pochi decenni - ci ha spiegato il sirtorese - in quanto le poche fabbriche che realizzavano questo tipo di vetrate scomparvero con lo scoppio della seconda guerra mondiale e, di conseguenza, il segreto di quest'arte risevata a pochi artisti di allora andò perso. Questo è il motivo per il quale le vetrate a tubage sono oggi molto richieste dai collezionisti".
Scarfò ci ha spiegato di lavorare prettamente su commissione, eseguendo dapprima il disegno su carta per poi riprodurlo su vetro, decorandolo poi con colori detti "a spessore" che egli stesso realizza. La sua è una clientela "di elite" perchà©, come lui stesso ci ha spiegato, il vetro decorato è divenuto un bene di lusso, acquistabile da chi ha un reddito medio alto.
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Oltre alle opere eseguite per le abitazioni di privati, l'artista ha realizzato dei lavori per la chiesa di S.Bernardo a Montevecchia, mentre per quanto riguarda l'estero, alcune sue opere sono giunte sino a San Pietroburgo e in Arabia Saudita.
Oltre alla passione per il disegno e la pittura, Marco Scarfò ne possiede un'altra, ancora più originale, realizzando degli "autogiro", ossia dei picccoli aeroplani dotati di motore a scoppio.

Un esempio di autogiro realizzato da Scarfò
Anticipando di due decenni l'avvento dell'elicottero, l'autogiro fu l'unico mezzo aereo ad ala rotante che nella Seconda metà degli anni venti poteva volare realisticamente. "Un'altra mia passione è quella per il volo - ha concluso Scarfò - avendo un trascorso sul deltaplano, attività che ho praticato fino al 2003. Ora mi cimento nella costruzione di questi modelli, che insieme ad alcuni amici dell'associazione L'Ala di Lecco, facciamo volare in un'area idonea ad Oggiono".