Barzanò: il gruppo missionario presenta il progetto in Kenya ''Acqua per la vita'' e ne promuove uno in Mozambico
Nell'ambito del ciclo di iniziative legate al risparmio idrico e organizzate dall'assessorato all'ambiente, mercoledì 27 è andato in scena a Barzanò, presso il salone del centro Paolo VI, l'ultimo incontro sul tema. Protagonista della serata, il gruppo missionario "La sola verità è amarsi", che ha presentato il progetto "Acqua per la vita", in corso da svariati anni in Kenya, nella missione di Matiri. A presentare i risultati Franco Godina, Marcello Maggioni e Rodolfo Cazzaniga del gruppo missionario, che hanno proposto alcune diapositive sul progetto di una centrale idroelettrica per il pieno funzionamento di strutture come la scuola, l'ospedale e la missione stessa. "L'impegno del gruppo missionario in Kenya - ha spiegato Godina - è iniziato una quindicina di anni fa, quando insieme alla fondazione Tavini di Brescia ed al Ministero degli affari esteri, venne creata a Matiri una struttura scolastica per la giovane popolazione locale. Purtroppo però, nonostante l'ingente spesa economica la scuola ancora oggi stenta a decollare a causa della scarsità di acqua ed energia elettrica".
Fratel Argese, missionario della Consolata, profondo conoscitore del Kenya,ha proposto al gruppo la costruzione di una sorta di centrale idroelettrica; attraverso lo scavo di un canale, della lunghezza di 2 chilometri, che preleva l'acqua dal fiume Mutonga, si può sfruttare la forza della corrente per creare, attraverso una turbina, energia elettrica. Essa consentirà di produrre 70 Kwatt che durante il giorno saranno utilizzata per la missione di Matiri, la struttura scolastica ed il vicino ospedale, mentre durante la notte per il pompaggio di acqua potabile ed irrigua.
Al centro il pubblico intervenuto alla serata. A destra
Domenico Colombo, presidente di Mondo Giusto Lecco
Un progetto che consentirà di eliminare i generatori che hanno un costo particolarmente elevato. Il progetto, partito 3 anni fa, in collaborazione con l'associazione Mondo Giusto di Lecco, si avvale della manodopera di circa 40 operai keniani, per i quali da qualche tempo a questa parte, si è costituito un servizio mensa direttamente presso il cantiere, in grado di dar loro sollievo nelle dure fasi di costruzione. "La scelta di avvalersi della manodopera locale - ha proseguito Godina - è stata presa con l'obiettivo di garantire uno stipendio alle famiglie del posto, ma soprattutto per far sentire loro il progetto. Non sono arrivati i bianchi a costruire, ma sono loro stessi insieme ai bianchi ad occuparsi del lavoro. Trattandosi di persone con poca esperienza sui lavori di cantiere, i tempi di realizzazione dell'opera si stanno allungando molto, anche perchè è stato necessario all'inizio, istruirli passo passo su quanto era da fare. Ci è sembrata però la scelta migliore".
Per completezza bisogna dire che il progetto comprende un ulteriore elemento, ovvero la realizzazione di una passerella pedonale sul fiume Mutonga, che completerà l'opera della centrale idroelettrica, in quanto proprio attraverso essa passeranno i cavi elettrici e le tubazioni dell'acqua; la realizzazione di questo ponte inoltre, consentirà alla popolazione locale di evitare un percorso di circa 7 chilometri per recarsi ai villaggi limitrofi, risparmiando più di un'ora di cammino all'andata e al altrettanto al ritorno.
Da sinistra Franco Godina e l'assessore all'ambiente di Barzanò, Gabriele Cazzaniga
Attualmente infatti, sono in molti a guadare il fiume per risparmiare tempo ed accorciare il lungo cammino, ma quest'azione è molto pericolosa per la presenza di coccodrilli. Il progetto a Matiri è stato realizzato in collaborazione con il Cap, consorzio acqua potabile di Milano, l'Asil spa di Merone, l'associazione Mondo giusto di Lecco, la Parrocchia ed il comune di Barzanò. A fine serata, Godina ha citato l'altro progetto che il gruppo missionario si appresta a finanziare, la trivellazione di un pozzo a Kanchorro di Murraca, in Mozambico, una missione devastata e con le falde acquifere completamente inquinate. "Ci stiamo adoperando per trovare i soldi - ha concluso Godina - per dare una goccia di speranza a chi è meno fortunato di noi".