Annone: vvf al lavoro tutta la notte per spegnere il rogo. Danni per migliaia di €


Un odore acre, forte, a tratti irrespirabile aleggia attorno al luogo in cui, venerdì sera, è divampato il pauroso incendio che ha devastato l'azienda agricola dei coniugi Giuseppina Riva e Guido Pellegatta. Il fatto è accaduto ad Annone Brianza, nella frazione Donzeno, verso le 18 di venerdì sera; le fiamme hanno divorato il capannone dell'azienda, che conteneva il fieno raccolto lo scorso anno.

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I resti dopo l'incendio di venerdi sera














Non si conoscono ancora le cause che hanno scatenato il rogo, l'unica cosa certa è che tutto si è verificato all'improvviso: in pochi minuti le fiamme hanno iniziato ad ardere, causando una densa colonna di fumo visibile anche a grande distanza. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, ma hanno incontrato numerose difficoltà  nel riuscire a domare le fiamme; in particolare, sono stati due i motivi che hanno reso arduo il lavoro dei pompieri: il fatto che stavano bruciando delle rotoballe di fieno, che sono difficili da spegnere, e il fatto che, essendo Donzeno una frazione lontana dal centro, ci sono state difficoltà  a reperire l'acqua. Sono dovute intervenire ben 5 autopompe del 115 per riuscire ad avere la meglio, e il lavoro dei soccorritori si è prolungato fino a notte inoltrata.







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I danni sono ingenti: il capannone è stato divorato dalle fiamme, così come la maggior parte del suo contenuto (pare essere bruciato un trattore); alcuni capi di bestiame - che erano tenuti nelle vicinanze del capannone - sono morti soffocati a causa del fumo. L'azienda possiede molti animali, tra cui mucche, capre e alcuni tori, che sono stati messi in salvo dal coraggioso intervento del proprietario e di un passante, che non appena viste le fiamme, hanno subito pensato a far scappare le bestie portandole lungo la riva del vicino lago. Poi hanno dato una mano ai vigili del fuoco, manovrando alcuni trattori per spostare le rotoballe di fieno che ancora non erano state attaccate dalle fiamme, cercando, in questo modo, di isolare le lingue di fuoco.

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Il giorno dopo si procede con la conta dei danni: sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e di vigili del fuoco per scoprire le cause che hanno scatenato l'incendio (anche se al momento l'ipotesi più accreditata è quella del corto circuito) e per valutare la stabilità  del capannone, il cui tetto e i cui muri hanno subito notevoli danni.
Matteo Civillini
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