Tao Love Bus: il nuovo modo di fare musica per una serata di solidarietà

Tao Love Bus: nella serata di solidarietà , un nuovo modo di fare musica Una chitarra, un basso, una batteria e un pulmino Volkswagen degli anni '70 addobbato come nei grandi films holliwoodiani che parlano dei mitici anni del rock. Questo è il 'Tao Love Bus Experience Tour', ed è tutto quello che serve a un giovane cantautore milanese, Tao, e alla sua rock band, composta da Giusteppe Fiori e Luca Campagnari, per suonare in giro tra le piazze e le feste di paese; per portare la musica direttamente alle persone. Il suo è un moto di ribellione nei confronti dell'industria della musica. Lo abbiamo incontrato domenica sera, durante la serata "Note di Condivisione" a Maresso di Missaglia.
Cos'è il 'Tao Love Bus Experience Tour'?
"Un bel giorno, stanco di piangermi addosso perchà© le radio e le televisioni non mi davano spazio, mi sono chiesto quale potesse essere un modo per portare la musica direttamente alle persone. Abbiamo comprato un furgone del 1974, ci abbiamo messo dentro un mixer e 4 casse e abbiamo dato vita al primo rock'n'roll tour dove il concerto segue le persone".
Il tuo è un moto di ribellione nei confronti dell'industria della musica?
"Il problema è, appunto, il concetto di industria. La musica può essere fatta industrialmente, l'importante è che non si perda il concetto fondamentale: quelli che ascoltano sono persone, non gente, sono degli individui dotati di intelligenza e di gusto".

Qual'è l'idea alla base del tuo tour?
"Se presumo di avere talento e di scrivere delle belle canzoni, allora le porto direttamente al pubblico, poi è il pubblico che decide se quello che vede è degno di essere visto, decide se acquistare il disco, oppure se tornare a casa con un bel ricordo".
Come reagisce il pubblico quando suonate?
"Benissimo. È bellissimo vedere la trasformazione nelle facce delle persone: prima sono stupite; poi sorridono quando vedono arrivare questo pulmino che produce musica; infine le facce cambiano, si avvicinano, quasi serie, rapite. Poi, a seconda della canzone, se sono energiche o drammatiche, si vede cambiare l'espressione sul volto. Ma il bello è che è un rapporto vis à vis, diretto".

Com'è cambiata la musica?
"La musica si è industrializzata, ormai l'aspetto biusness ha preso il sopravvento. Si producono tante marchette, e le canzoni veramente vissute sulla pelle sono sempre meno. La mia sfida è portare un modo di fare musica diverso: portare canzoni pop-rock, e quindi orecchiabili, ma sono autentiche al 100%. la qualità nella musica c'è ancora, ma le persone sono in grado di riconoscerla? Secondo me si, e tutto il pubblico che ci segue mi da ragione".
Le prossime tappe?
"Questo giovedì abbiamo un concerto a Milano, al Goganga, poi domenica prossima saremo ancora qui, al festival "Note di condivisione". Poi questa estate avremo un "Acqua Tour", durante il quale gireremo con il nostro pulmino tutti i parchi acquatici del nord e centro Italia. Per informazioni abbiamo il sito, che è http://www.taovox.com".
Un commento a questa manifestazione?
"Secondo me è una bella idea e, come tutte le cose fatte con un certo spirito, sono sicuramente da incentivare; sono molto contento che ci sia stata così tanta gente".

Matteo Civillini