Merate: 3 minuti di silenzio al Liceo Agnesi per dedicare un pensiero alla piccola Maria e alla sua mamma Simona. Mercoledì l'autopsia al Manzoni

La campanella ha suonato alle 9,30 in punto. Come d'incanto sul liceo Maria Gaetana Agnesi di Merate è sceso il silenzio, mentre centinaia di studenti, ciascuno dietro il proprio banco, immobile dedicavano un pensiero alla professoressa Simona e alla sua piccola Maria. Tre minuti di agghiacciante silenzio, chi col capo chino, chi con il volto tra le mani. Una tragedia così straziante ha colpito tutti, ragazzi e docenti. Poi di nuovo la campanella per la ripresa delle lezioni. Ma oggi non è un giorno come tanti. E la vita al liceo Agnesi non può tornare a scorrere come sempre. Troppo incredibile e assurda la morte di Maria, due anni, lasciata in macchina dalla mamma che aveva anticipato l'arrivo a scuola per una sostituzione. I gesti di tutti noi spesso sono automatici. Facciamo sempre le stesse cose. La professoressa Verzelletti avrebbe dovuto iniziare alle 9. Prima, di solito accompagna la bimba dalla baby sitter a Brugarolo poi raggiunge Via dei Lodovichi. Ma ieri le cose sono andate diversamente. E lei si è diretta con la bimba sul sedile posteriore, allacciata al suo seggiolone, subito verso la scuola. E' salita in aula è ha iniziato le lezioni. Non si è accorta delle chiamate al cellulare fatte dalla baby sitter che si era preoccupata non vedendola arrivare. La suoneria del telefonino era impostata sul silenzioso. Una catena di coincidenze drammatiche. Finite in tragedia. L'autopsia sul corpicino di Maria sarà eseguita mercoledì dall'anatomopatologo del Manzoni di Lecco. Oggi ai genitori è toccato sottoporsi al riconoscimento di rito della salma. Mentre i carabinieri coordinati dal capitano Santacroce hanno proseguito con la raccolta delle testimonianze del personale scolastico.

E' stato sentito il vice preside, che sostituisce il preside, assente, alla guida dell'istituto. I militari hanno anche acquisto tutti i filmati registrati dalle telecamere del circuito chiuso dell'Agnesi. Le indagini, insomma, continuano in tutte le direzioni ma l'unica ipotesi che resta è quella della tragica fatalità . Un fortissimo stress, dicono gli esperti, può arrivare a rendere meccanici i gesti, può portare perfino a "dimenticanze" così incredibili. L'improvvisa malattia del marito, fortunatamente curata, sembra, con successo, l'impegno per seguire gli altri due bambini, entrambi in età scolare, la casa, la scuola. Insomma, una vita pienissima e certo non priva di pensieri e preoccupazioni. E poi il destino che si accanisce. Se la bimba avesse pianto, singhiozzato, anche sbadigliato, forse sarebbe bastato a strappare la madre dai pensieri in cui era immersa per rivolgerli a Maria, seduta sul suo seggiolone agganciato al sedile posteriore. Se il finestrino fosse rimasto abbassato due centimetri, giusto per far circolare l'aria, forse la tragedia non sarebbe accaduta. Se qualche studente fosse passato accanto alla Touran avrebbe potuto vederla Maria, agitarsi sul sedile. Se. . . . .. Ma niente di tutto ciò si è verificato. E quei tanti "se" tormenteranno la mamma-professoressa per tutto il resto della sua vita. Il fatto ha sconvolto non solo Robbiate ma tutto il meratese. La gente si interroga incredula nei bar, per la strada. E tutti vorrebbero stringersi attorno a mamma Simona e a papà Sergio, apprezzato astronomo dell'osservatorio di Brera, impegnato a Merate nel progetto "Swift". E ai due fratellini di Maria, Pietro, 10 anni e Marta, 5. Incredulo il sindaco di Robbiate Alessandro Salvioni nella cui lista doveva entrare anche Sergio Campana, che poi aveva rinunciato proprio per problemi di salute. Grandissima stima nei confronti della coppia, dice Salvioni. Persone laboriose, attive, molto religiose e molto ben integrate nel tessuto sociale del paese. La legge, intanto, fa il suo corso. Simona Verzelletti, 39 anni, risulta iscritta nel registro degli indagati dal Pm Luca Fuzio con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, per omissione, negligenza o imperizia. Compiva due anni, ieri Maria. Ma la torta è rimasta senza candeline. Toccherà a don Paolo Bizzarri trovare le parole per spiegare dov'era Dio in quelle ore. E perchà© può accadere una tragedia simile.
Luisa BiellaSaba Viscardi