Missaglia: da 5 anni è vuoto il Collegio S.Carlo, memore dell'educazione di centinaia di cittadini
E' rimasto nel cuore di molti missagliesi, che proprio lì trascorsero gli anni dell'infanzia, frequentando le scuole elementari e medie. Stiamo parlando del collegio San Carlo di Missaglia, situato nella parte alta del paese, a pochi passi dalla suggestiva Villa Sormani. Un patrimonio di indiscusso valore storico, ricco di ricordi per molti cittadini.
Il collegio San Carlo come appare oggi
Eppure, dalla sua chiusura, avvenuta nel 2003, l'edificio è vuoto, senza presente, nà© futuro, memore soltanto di quello che è stato in passato. Di proprietà delle Suore della Riparazione di Milano, che per circa un secolo lo gestirono, occupandosi dell'educazione degli alunni, il collegio San Carlo aspetta un nuovo acquirente, una nuova destinazione, per dare un degno proseguo all'attività storica esercitata negli anni.
“Da quello che sappiamo - ci ha spiegato l' assessore all'urbanistica Piera Comi - la congregazione che ne detiene la proprietà , ha cercato di vendere l'edificio in più di un'occasione o comunque di darlo in gestione ad una scuola, per occuparne i locali, che costituiscono indubbiamente un valore. Purtroppo sino a questo momento non ci sono riusciti, probabilmente a causa della posizione viabilistica in cui è collocato'.
Situato in Via Palestro, il collegio si trova “intrappolato' tra due colli di bottiglia piuttosto critici: Via Cavour, la strada che conduce in pieno centro, e Via Beretta, in corrispondenza di una strettoia a cui a fatica transita una vettura. L'apertura della scuola, avvenuta il 12 ottobre 1885, in concomitanza con l'arrivo in paese delle Pie Signore di Nazareth, si deve a Don Ambrogio Pozzi e all'allora prevosto Don Giuseppe Quirici. Madre Angiolina Arnaboldi, fondatrice dell'ordine nel 1859, scelse il palazzo che si affaccia su piazza Sormani per aprire l'istituto San Carlo. Era il 1885 e da allora, le madri che si sono avvicendate all'interno di quelle austere mura hanno svolto in modo egregio quanto il loro ordine impone: educazione alla cultura e alla religione. Arrivarono in poche, per lo più dalla casa generalizia di Milano e poi, poco alla volta, divennero più numerose, dedicandosi all'educazione e all'istruzione dell'infanzia e della gioventù nella scuola e nelle opere parrocchiali. E all' interno delle austere mura dell'istituto San Carlo nel corso dei decenni sono state educate centinaia e centinaia di fanciulle, venute dalla Brianza, ma molto spesso anche da Milano. Con il trascorrere del tempo, all'interno dell' istituto alle prime scuole se ne affiancarono delle altre. Dopo le scuole elementari e medie vennero quindi create le sezioni per le scuole superiori tecniche e commerciali. Quindi, ancora più tardi, venne aperto anche l' oratorio, chiuso anni fa, e frequentatissimo. Tanto che in paese non c'è un cinquantenne che non abbia passato intere giornate a giocare vegliato dallo sguardo delle religiose. Ma l'importanza dell'istituto San Carlo è legata anche ad altre vicende.
Durante la seconda guerra mondiale, per esempio, divenne rifugio per tutti gli orfani della zona. E poi, ancora più avanti, fino agli anni Sessanta, quando fu scelto come sede di noviziato, al suo interno vennero accolte le giovani che intendevano consacrarsi a Dio. Arrivavano da ogni parte d'Italia e a Missaglia si fermavano fino a prendere gli ordini, per poi essere indirizzate altrove, in qualche altra casa dell'ordine. Ma l'istituto ha raggiunto il massimo della fama quando al suo interno ha aperto un collegio, esclusivamente femminile, famoso fino a Milano, dove le famiglie benestanti inviavano per gli studi le giovani ragazze che insieme ai rudimenti della cultura imparavano anche la dottrina cristiana.
Gloria Crippa