Cassago: parrocchia gremita per l'ultimo saluto a Padre Mauro, deceduto per un malore in Liguria




IMG_0804.JPGPadre Mauro Sangalli


Una parrocchia gremita di fedeli, ha dato l'ultimo saluto a Padre Mauro Sangalli, il religioso originario di Cassago, scomparso lo scorso sabato a causa di un improvviso malore.
L'uomo, che avrebbe compiuto 40 anni a fine mese, da qualche tempo era in ritiro spirituale nell'abbazia di Borzone, in Liguria, la terra che lo ha ospitato negli ultimi istanti della sua esistenza.


 


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A dargli l'addio, nella parrocchia di Cassago, i suoi confratelli passionisti della comunità  di Basella, oltre ai parenti e ai numerosi amici e fedeli conosciuti nel corso del suo peregrinare religioso per l'Italia.
Ad officiare la cerimonia, insieme al parroco Don Luigi Redaelli, anche Monsignor Serafino Spreafico, vescovo emerito di Grajaù, Brasile e Padre Giuseppe Martinelli, superiore provinciale dei passionisti del Nord Italia.


 


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E' stato proprio quest'ultimo, nel corso dell'omelia, a lanciare un messaggio di conforto diretto ai presenti, turbati dal dolore improvviso dato dalla perdita di Padre Mauro.
"Mi rivolgo a tutti voi, provocati e sfidati da avvenimenti gravi come questo. Sforziamoci tutti insieme, di agire in modo positivo, e di uscire dal torpore e dalla tristezza che queste situazioni possono generare. I pigri e i rassegnati non entreranno nel regno di Dio, quindi lasciamoci illuminare dalla parola del Signore".






 


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Il superiore passionista ha poi mosso una critica piuttosto acuta alla società  odierna, fatta di superficialità , ritmi frenetici che spesso costringono l'uomo a perdere il senso della propria esistenza e a non vedere l'essenziale. Una crisi, quella della civiltà  occidentale, che spesso si ripercuote sulla Chiesa e sulla religione, ponendo l'uomo in una condizione di solitudine e incompatibilità .


 


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Il parroco Don Luigi Redaelli


"Padre Mauro si batteva contro questo mondo - ha continuato il religioso - fatto di frivolezza e spesso lo dichiarava apertamente, apparendo forse, irriverente e sfrontato, ma al tempo stesso sincero nelle intenzioni. Spesso si avventurava in imprese difficili, perchà© quello che a lui stava a cuore era il vero senso della vita, e di fronte alla poca serietà  da parte di alcuni, si arrabbiava, restando deluso e mortificato. Anche lui si trovava in difficoltà  di fronte agli avvenimenti che l'esistenza a volte gli riservava, ma non si scoraggiava, perchà© il suo obiettivo era quello di riuscire a conoscere e a capire".






 


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Una personalità  generosa, ma nello stesso combattiva quella del cassaghese, caratterizzata dal confronto, dal dialogo, dall'amore verso Dio e dalla preghiera; ma anche animata dalla passione per lo sport, in particolare per la sua bicicletta, in sella alla quale, nel comune ligure di Moneglia, ha abbracciato la morte.
"Aveva solo quarant'anni - ha concluso Padre Giuseppe - ma ha risposto immediatamente alla chiamata del Signore, anche se aveva ancora molte cose da completare nella sua vita. Per esempio gli studi, ma anche la sua fede, che desiderava irrobustire sempre di più. Prendiamo spunto da Padre Mauro, imparando ad usare più grinta per esprimere la nostra fede cristiana".






 


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Al termine della cerimonia, anche la sorella Laura, a nome della famiglia, è salita sull'altare, ringraziando i numerosi fedeli intervenuti alla cerimonia. "Vi ringrazio per la sentita vicinanza e il dono di questa celebrazione. Siamo certi che anche lui, da lassù, starà  gioendo per questo".
La salma di Padre Mauro è stata trasportata e tumulata, nella cappella dei passionisti, del cimitero di Basella.


Gloria Crippa
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