La lettera scritta dalla mamma missagliese
Pubblichiamo il testo della lettera inviata dalla mamma missagliese a Roberto Poletti e pubblicata martedì 16 settembre dal quotidiano nazionale Libero dove il giornalista tiene una rubrica giornaliera.
Ciao Roberto, mi chiamo Riccardo, ho 14 mesi e vivo con mamma e papà in un paesino in provincia di Lecco: Missaglia. Purtroppo non sono ancora un bimbo come tutti gli altri perchà© la mia testina è un po' pigra e funziona piano. Mia mamma mi porta a fare fisioterapia tre volte la settimana perchà© sono anche ipotonico sai, ho imparato solo ora a stare seduto!!! Ancora i medici non sanno dirmi cosa ho di preciso. Continuo a fare esami ma non viene fuori nulla. Ora sono in cura da un medico ma anche lui non ne viene a capo. Una cosa però la sappiamo. Ho bisogno di essere stimolato, di stare in ambienti vivi ed è per questo che mi hanno vivamente consigliato un asilo nido. E' qui che nasce il problema per i miei genitori. La mia mamma ha chiesto il mio inserimento in più nidi (a nostre spese naturalmente), ma purtroppo a causa di questo mio ritardo ho bisogno di avere accanto una persona specializzata e ciò comporta delle spese che gli asili non possono sostenere. Così mia mamma si è rivolta all'assistente sociale la quale, dopo essersi informata anche con il sindaco, che io ho diritto ad un'assistenza a partire dalla scuola materna in quanto i nidi sono privati e loro non hanno disponibilità economica. I miei genitori dovrebbero accollarsi la spesa sia del nido che dell'assistenza e purtroppo non ne hanno la possibilità (sono semplici operai). Ma non è un mio diritto? Perchà© devo aspettare per poter migliorare? Ho voglia di essere come gli altri e almeno provarci!! Abbiamo saputo che alcuni Comuni questa spesa la sostengono, il nostro non è fra questi. La mia mamma ha provato anche a chiamare la Regione Lombardia, ma anche loro hanno detto che è una spesa che deve affrontare il comune. Com'è possibile che in Lombardia ci sia questa indifferenza nei confronti di noi bimbi? Mia mamma (che ti ascolta in televisione quando io dormo) non si è ancora arresa e probabilmente proverà a chiamarti per chiederti un aiuto perchà© lei vuole il massimo per me, come credo ogni mamma per il proprio cucciolo soprattutto se è più bisognoso. Spero che quando sarò grande diventerò così tanto forte da tirare dei calci nel sedere a tutte queste persone che stanno rendendo triste la mia mamma. Grazie per aver letto questa mia letterina. Un bacione grande. Riccardo |