Annone: presentato il nuovo impianto di compostaggio. Lavora 20.000 T. anno di frazione umida. Lecchese all'avanguardia nella gestione dei rifiuti


E' finalmente entrato in funzione l'impianto di compostaggio situato ad Annone Brianza. Dopo circa due anni di lavori, rallentati da una lunga e difficoltosa via autorizzativa e di realizzazione, il cuore dello stabilimento ha iniziato ufficialmente a battere. Un percorso storico di circa 4950mq di superficie, dove vengono svolte sia operazioni di messa in riserva, sia di recupero mediante compostaggio di matrici organiche quali scarti alimentari, vegetali e ligneo cellulosici. "All'inizio la nostra posizione era chiara - ha affermato il sindaco di Annone, Carlo Colombo - non eravamo favorevoli al progetto dal punto di vista ambientale. Tuttavia altri aspetti positivi ci hanno permesso di rivalutare le nostre scelte: l'impianto si trova completamente fuori dal centro ed è sicuramente di grande importanza per il territorio".

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Da sinistra: Marco Molgora,assessore all'ambiente di Lecco;
Giovanni Colombo,  presidente Silea; Carlo Colombo,
sindaco di Annone Brianza;
Paolo Masserdotti, amministratore delegato dell'impianto di compostaggio lecchese.





Sette i milioni di euro versati complessivamente per le opere civili e tecnologiche, 20.000 tonnellate/anno la potenzialità  di trattamento dell'impianto, di cui il 25 % sarà  destinato a compost. Un'unica sorpresa: nessun cattivo odore, nessuna emissione odorosa nelle vicinanze dell'impianto, neppure a pochi metri dall'ingresso della zona di ricezione e stoccaggio degli scarti. Questo avviene principalmente per due motivi; nello stabilimento sono installati particolari ventilatori dove l'aria circola solamente dall'esterno all'interno oltre alla presenza di biofiltri. Quest'ultimi, posizionati in un'area con tettoia divisa in 10 moduli di 96mq/cad., provvedono all'abbattimento dei composti odorigeni presenti nelle arie esauste, provenienti dalle sezioni impiantistiche del capannone. Il vero segreto tuttavia è rappresentato dal contenuto del presidio biofiltrante; la vasca, infatti, è riempita per circa 2000m3 da legno che viene sostituito ogni quattro anni e che trattiene circa il 95% degli odori, permettendo così di passare da 7000 unità  odorimetriche a sole 250 unità . "E' un impianto trasparente perchè funziona alla perfezione, non crea disturbo ma soprattutto non comporta alcun rischio di salute" ha precisato Paolo Masserdotti, amministratore delegato dell'impianto di compostaggio lecchese. Nel capannone sono previste altre cinque zone di lavorazione.

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da sinistra: Paolo Masserdotti, amministratore delegato dell'impianto di
compostaggio lecchese; Mario Tentori, presidente della commissione ambiente
della provincia; Giovanni Colombo, presidente Silea;  Virginio Brivio, presidente
della provincia di Lecco; Marco Molgora,assessore all'ambiente di Lecco;
Carlo Colombo,  sindaco di Annone Brianza.




Una di ricezione e stoccaggio degli scarti, caratterizzata dalla presenza di due ingressi distinti per la frazione umida e per il verde; la zona di biodissidazione accelerata composta da quattro biocelle, dove la biomassa va incontro ad un ciclo di trasformazione biologica della durata di circa 20 giorni; la zona di maturazione, dove il materiale proveniente dalle biocelle viene disposto in un unico cumulo e sottoposto  a maturazione; la zona di raffinazione che separa il prodotto finito dal sovvallo, frazione grossolana e inquinante ed infine, la zona di stoccaggio compost, dove viene depositato il materiale raffinato pronto per essere commercializzato. "Con la realizzazione di questo impianto abbiamo voluto dimostrare che è possibile creare stabilimenti di gestione dei rifiuti  che non creino alcun tipo di problema. - ha sottolineato Marco Molgora, assessore all'ambiente ed ecologia della provincia di Lecco- E' stato un percorso lungo, abbiamo incontrato molti ostacoli ma abbiamo comunque raggiunto risultati brillanti. Forza, costanza e tenacia per un unico obiettivo: creare un impianto che funzionasse e desse molte garanzie".





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Uno stabilimento che rappresenta quindi il fiore all'occhiello per un comune come Annone, perfettamente in regola con i requisiti minimi richiesti dalle linee guida regionali e che mira ancora a migliorarsi. In quanto a parametri di sicurezza, 21 sono le telecamere installate per il monitoraggio dell'intero stabilimento, numerosi gli apparecchi sofisticati, programmati per misurare la temperatura dell'aria di riciclo e per valutare il valore d'umidità  della terra che deve essere costantemente tenuta sotto controllo per favorire il processo di fermentazione. Un ultimo appello finale è stato lanciato da Masserdotti "Sebbene il nostro impianto sia stato progettato per eliminare eventuali sostanze superflue come la plastica, è comunque doveroso fare attenzione ai prodotti che vengono buttati. Invito quindi tutti i cittadini ad impegnarsi  a svolgere al meglio la raccolta differenziata". Per i cittadini lecchesi e della provincia è inoltre possibile recarsi al nuovo impianto di Annone tutti i pomeriggi, a partire dalle ore 16  per ritirare gratuitamente un sacchetto di compost. E' bene ricordare che non bisogna assolutamente abusare con le dosi, ma limitarsi a seguire una semplice regola: utilizzare solo un quantitativo pari al 10% del volume del terreno a cui è destinato.

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C.C.
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