Storia di una fabbrica modello dal 1944 fino alla chiusura del 1983
Correva l'anno 1925 quando il signor Francesco Vismara iniziò la prima attività artigiana che portava proprio il suo nome, all'interno di una piccola azienda presente sul territorio già dal 1890.

I fratelli Vismara: da sinistra Luigi, Francesco e Vincenzo
Nel 1944 la storia dello stabilimento Vismara si arricchì di un nuovo ed importante capitolo con la costruzione del primo reparto farmaco-biologico dell'azienda: la sua funzione consisteva prevalentemente nel recupero e nella nobilitazione dei sottoprodotti della macellazione utilizzabili a fini terapeutici, un'attività dal crescente successo che portò ben presto alla creazione di una vera e propria sezione chimico-farmaceutica alla quale si diede il nome di "Vismara Terapeutici", abbreviato in Vister, posta sotto la presidenza del dottor Egidio Vismara.

Il primo prodotto della neonata azienda fu il famoso Salvis, un composto a base di proteine che riscosse un notevole successo a livello nazionale grazie anche alla sua pratica innovativa di lavorazione ed estrazione.
Durante il primo dopoguerra, grazie ad un potenziamento degli impianti produttivi ed alla grande disponibilità di materie prime provenienti dal confinante stabilimento Vismara, la Vister conobbe un periodo di forte espansione: tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 circa 500 persone trovavano impiego all'interno dello stabilimento casatese in un ambiente caratterizzato da ottimismo e dinamismo, grazie anche alla giovane età del personale impiegato ed all'entusiasmo generale dettato dalla fine del secondo conflitto mondiale.
![]() | ![]() | ![]() |
Tra le maestranze ed il direttivo si instauravano profonde amicizie che sussistevano anche al di là dell'orario di lavoro, creando una sorta di grande famiglia secondo un concetto completamente sconosciuto alle altre aziende farmaceutiche italiane, che guardavano alla Vister con un profondo rispetto ed una punta di invidia.
Lo stabilimento disponeva di complete e moderne installazioni per la sintesi di composti e principi attivi coperti da brevetto, frutto di importanti ricerche dei dottori dell'azienda che conobbero momenti di grande successo anche su riviste internazionali di settore come il Biochemical Journal. Elemento caratterizzante e fiore all'occhiello della Vister fu la ricerca, sviluppata sui tre grandi settori della chimica degli ormoni steroidei, estrattiva e di sintesi.

L'attività di ricerca portò nel giro di pochi anni alla scoperta di interessanti prodotti coperti da brevetti internazionali quali Fosfovis, Cortivis, Testovis e Luteovis, solo per citarne alcuni.
La fama della Vister arrivò a superare ben presto i confini nazionali,permettendogli di espandersi in altri paesi europei con la costruzione di nuovi poli produttivi in Spagna e Francia.
A partire dagli anni '60, in seguito alle politiche nazionali di riduzione dei contributi al settore farmaceutico e sanitario, il mercato conobbe una drastica diminuzione della domanda dei prodotti specialistici: in questo scenario sfavorevole l'azienda si trovò costretta ad operare importanti ridimensionamenti delle risorse a disposizione della ricerca e degli stessi impianti produttivi.
![]() | ![]() | ![]() |
In assenza di contributi statali finalizzati alla ricerca (a differenza di ciò che avviene oggi), nel '67 la famiglia Vismara si trovò costretta a cedere la Vister alla statunitense Warner Lambert: la nuova presidenza apportò numerosi cambiamenti al settore produttivo, introducendo nuovo personale e modificando i tempi di lavoro dei dipendenti, rompendo definitivamente l'atmosfera di famiglia ed amicizia che si respirava all'interno della vecchia Vister.
In seguito a questi eventi nel '69 il dottor Egidio, non condividendo le scelte della nuova proprietà , rassegnò le dimissioni arrivando a sancire in modo definitivo la rottura e la fine di un'era per lo stabilimento di via Don Rossi.

Ben presto il nuovo direttivo iniziò a considerare l'ipotesi di uno spostamento di alcune unità produttive dell'azienda verso altri poli di ricerca europei: si aprì così un lungo periodo di conflitto aziendale e di lotta sindacale tra il direttivo ed i dipendenti, che portò negli anni '70 al trasferimento di alcuni reparti prima a Milano e poi a Lainate, dove già esistevano altri laboratori della Parke Davis, succedutasi nel frattempo alla Warner Lambert alla guida dell'azienda casatese.
Anno dopo anno, tutti i reparti di Casatenovo vennero chiusi e trasferiti sino al completo abbandono dello stabilimento casatese, avvenuto del 1983.

La Vister come appare oggi
Della gloriosa Vister rimangono oggi soltanto gli scheletri degli edifici e degli impianti produttivi, testimonianza di un importante passato regalato al paese di Casatenovo ed alla Brianza da parte della famiglia Vismara destinato ad essere completamente cancellato dai nuovi progetti edilizi di riqualificazione del centro paese; della Vister continueranno a vivere i ricordi e l'esempio di grande forza e determinazione dei suoi lavoratori, dei ricercatori e del suo presidente, Egidio Vismara.
R.B.